ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 20 del 27/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: CASCIELLO LUIGI
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASANO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/06/2018
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00578
presentato da
CASCIELLO Luigi
testo di
Mercoledì 27 giugno 2018, seduta n. 20

   CASCIELLO e FASANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nella notte tra il 24 e il 25 giugno 2018, nel comune di Battipaglia, lo stabilimento dell'azienda Nappi Sud, impegnata nel trattamento di rifiuti, per cause ancora da chiarire, è stato avvolto da fiamme altissime, lo scenario è stato infernale, l'azienda che opera nel settore della raccolta e trattamento dei rifiuti ha iniziato a bruciare poco dopo la mezzanotte per un rogo che ha interessato i cieli di Eboli e Battipaglia;

   le lingue di fuoco alte fino a 50 metri hanno determinato anche esplosioni avvertite in tutta la zona; si sono immediatamente diffusi la paura e il panico tra i residenti che hanno repentinamente serrato le finestre per evitare che la dispersione di fumi tossici nell'aria invadesse le abitazioni;

   l'incendio segue, a distanza di circa un anno, un altro analogo ai danni di un impianto dello stesso tipo;

   gli episodi ripetuti, in presenza di un'emergenza rifiuti che attanaglia il territorio e il malfunzionamento degli impianti destano preoccupazione negli amministratori locali e nella popolazione;

   sul territorio di Battipaglia operano almeno 24 impianti di trattamento, stoccaggio e smaltimento rifiuti, a quanto risulta dalle risposte che la regione Campania e il comune di Battipaglia hanno fornito ai comitati di protesta; all'elenco del Comune, poi, si aggiunge quello della direzione generale ciclo integrato delle acque e dei rifiuti; nell'elenco, sono riportate le autorizzazioni ambientali rilasciate dalla regione Campania a 7 aziende dislocate nella zona;

   in aggiunta, gli uffici regionali elencano anche le cinque autorizzazioni vigenti, inclusa quella del comune, per il territorio di Eboli;

   in pratica, sui circa 200 chilometri quadrati di territorio suddiviso fra i comuni di Battipaglia ed Eboli, insistono oltre 30 impianti di trattamento rifiuti, oltre a quelli privati; infatti, occorre tener presente anche lo Stir e i siti di stoccaggio provvisori, all'incirca, un impianto di rifiuti ogni 6 chilometri e mezzo;

   il primo passo da compiere è, naturalmente, che le autorità locali sanitarie monitorino attentamente la situazione con rilievi e campionamenti per la salvaguardia della salute della popolazione;

   si attendono, inoltre, i risultati dei rilievi Arpac e l'esito delle indagini delle forze dell'ordine e della magistratura per capire le cause dell'incendio; non si esclude infatti la natura dolosa dello stesso;

   desta, infatti, preoccupazione il ripetersi di roghi in aziende di tale tipologia;

   quest'ultimo incendio alla Nappi Sud di Battipaglia impone improcrastinabilmente una riflessione sulle responsabilità e sui ritardi accumulati dalla regione Campania in merito all'applicazione del piano regionale dei rifiuti e sulle discutibili scelte di far governare il sistema dei rifiuti ai privati, considerando le comunità locali solo come luoghi dove far sversare rifiuti, facendone sopportare ai cittadini l'enorme carico ambientale –:

   se, nell'ambito delle proprie competenze, non si intendano assumere iniziative per la verifica dei danni causati all'ambiente e alla salute dalla situazione esposta in premessa, e per l'attuazione di tutti gli interventi di messa in sicurezza del sito e di sanificazione igienico-sanitaria del territorio;

   se non si intenda provvedere all'istituzione di un tavolo permanente fra comuni, assessorato regionale e Ministeri competenti, al fine di individuare le opportune iniziative volte a dare soluzione alle criticità sanitarie e ambientali legate alla gestione dei rifiuti, e garantire la salute pubblica dei cittadini del territorio di cui in premessa.
(4-00578)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato B della seduta n. 122
4-00578
presentata da
CASCIELLO Luigi

  Risposta. — Con riferimento alle questioni poste, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Per quanto concerne, in primo luogo, l'incendio verificatosi nel giugno 2018 presso la Nappi Sud di Battipaglia, sebbene dai primi rilievi si sia accertato che il rogo non ha interessato i rifiuti ma il capannone industriale con i macchinari ed alcuni materiali legnosi, il comune di Battipaglia, a fini esclusivamente cautelativi, ha emanato, nell'immediatezza dell'evento, un'ordinanza urgente disponendo, per tutti i residenti, l'allontanamento dalle case e dagli edifici ricadenti entro un raggio di 100 metri, fino al termine delle operazioni di spegnimento. Sono, inoltre, intervenuti, l'Arpac, le squadre dei vigili del fuoco e la polizia di Stato.
  Più in particolare, secondo quanto riferito dall'Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambientale in Campania) dall'esito analitico del campionamento di terreno
top soil per la verifica suolo è emerso che: i campioni di terreno c1 e c2 presentavano valori di concentrazione inferiori alle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) per i siti ad uso commerciale e industriale e il campione c2 di terreno presentava valori di concentrazione inferiori alle CSC per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale. Anche per quanto attiene la ricerca dei parametri PCB, PCDD, PCDF gli esiti analitici hanno riportato, per tutti e tre i campioni esaminati, valori di concentrazione inferiore alle CSC per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale. In riferimento ai superamenti per il parametro berillio nei campioni di suolo denominati c1 e c3, l'Arpac ha ritenuto che gli stessi possano essere attribuiti a valori di fondo naturale. Inoltre, dalle risultanze analitiche dei campionamenti utili alla ricerca nell'aria di idrocarburi policiclici aromatici effettuati tra il 25 e il 26 giugno Arpac non ha evidenziato criticità in merito all'andamento della qualità dell'aria.
  In merito agli aspetti prettamente sanitari inerenti gli incendi in questione, la ASL competente ha riferito che non sono pervenute segnalazioni di fastidi o disagi da parte della popolazione circostante. La ASL ha inoltre attivato uno specifico monitoraggio sulla produzione agricola e sugli allevamenti.
  Per quanto attiene, più in generale, il verificarsi nella regione Campania di episodi incendiari, il Ministero dell'interno ha segnalato, da parte sua, di aver adottato apposita circolare del 13 luglio 2018, in seguito alla quale è stato deciso di sottoporre i siti regionali ad una più assidua attività di controllo, e di inserirli, quali obiettivi da vigilare, nell'ambito dei piani di controllo coordinato del territorio, adottando determinazione in tal senso in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il Ministero dell'interno ha fatto presente, altresì, di aver richiamato l'attenzione del presidente della provincia di Salerno – ente che gestisce l'impianto S.T.I.R. di Battipaglia, nonché il sindaco di Salerno, alla più ampia collaborazione per il soddisfacimento delle richiamate esigenze. I predetti enti hanno assicurato la loro tempestiva attivazione presso le società partecipate che gestiscono i siti di stoccaggio, per l'adozione delle necessarie misure di difesa passiva nelle strutture interessate.
  Ferme restando le considerazioni esposte, si segnala che, considerata la frequenza degli episodi di combustione, nel mese di marzo scorso, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha provveduto a pubblicare una circolare recante «Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi», con l'obiettivo di prevenire l'innesco d'incendi e favorire la corretta gestione degli stoccaggi presso gli impianti di trattamento dei rifiuti. Il Ministero ha avviato, inoltre, congiuntamente al comando dei vigili del fuoco e alle autorità regionali, le attività finalizzate all'aggiornamento delle linee guida per una gestione in sicurezza dei rifiuti.
  La regione Campania, a sua volta, ha fatto presente di aver avviato, con delibera 705 dell'ottobre scorso, un rafforzamento delle attività di pattugliamento per i siti ritenuti maggiormente sensibili e vulnerabili e di aver previsto, con legge regionale n. 29 del 2018, l'elaborazione di linee guida volte all'implementazione di misure di prevenzione antincendio per gli impianti di trattamento dei rifiuti.
  A ciò si aggiunga che, in fase di conversione del decreto-legge n. 113 del 2018, è stata introdotta una norma che prevede l'obbligo per i gestori di impianti di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti di dotarsi di un piano di emergenza interna al fine, tra l'altro, di controllare e circoscrivere gli incidenti e provvedere al ripristino dell'ambiente; la norma prevede altresì che, al fine di limitare gli effetti dannosi di incidenti rilevanti, il Prefetto predispone un piano di emergenza esterna e ne coordina l'attuazione.
  Inoltre, nel recente protocollo d'intesa sul «Piano d'azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti» sono state introdotte, tra l'altro, specifiche misure volte ad intensificare il coordinamento delle attività di prevenzione, gestione dell'evento e ripristino delle aree coinvolte dagli incendi, allo scopo di aumentare la sicurezza del territorio e garantire la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rassicura che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per quanto di competenza, monitora costantemente l'impatto regolatorio della normativa di settore e continuerà a svolgere le proprie attività di monitoraggio e controllo, senza ridurre in alcun modo il livello di attenzione su questa delicata questione.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

rifiuti

edificio per uso industriale