ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00561

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: LONGO FAUSTO
Gruppo: MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Data firma: 26/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/06/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00561
presentato da
LONGO Fausto
testo di
Martedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   LONGO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   con l'articolo 5-bis del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, è stata introdotta una norma che modifica il regime delle entrate riscosse dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale quale corrispettivo del riconoscimento della cittadinanza italiana;

   nello specifico, il comma 1 inserisce l'articolo 7-bis nella sezione I della tabella dei diritti consolari, allegata al decreto legislativo 3 febbraio 2011, n. 71, da riscuotere presso le ambasciate ed i consolati all'estero a fronte dei numerosi servizi da questi prestati;

   l'articolo 7-bis in questione introduce, nella tariffa consolare la fattispecie dei diritti da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana a persona maggiorenne, fissando l'importo nella misura di 300 euro;

   la relazione tecnica governativa al provvedimento in questione riportava che gli atti di riconoscimento della cittadinanza italiana hanno visto negli ultimi anni una crescita esponenziale, che renderebbe irragionevole mantenere la gratuità della relativa pratica amministrativa. Infatti, le operazioni di ricostruzione iure sanguinis della cittadinanza risultano di grande complessità, in particolare nelle Americhe, dove l’iter può estendersi anche oltre le sei generazioni;

   il suddetto tributo aggiuntivo dovrebbe comportare un miglioramento, in termini di accelerazione del procedimento amministrativo per il riconoscimento della cittadinanza o, in generale, della qualità dei servizi consolari resi agli utenti;

   una parte dei fondi risulta arrivata ai consolati, anche se non esiste rendicontazione di tali risorse;

   la legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208) ha disposto all'articolo 1, comma 622, uno stanziamento di 2 milioni di euro per il 2016 a favore delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari, finalizzati, tra l'altro, all'assistenza alle comunità di italiani residenti nella circoscrizione consolare di riferimento;

   questo perché da tempo si sentiva l'esigenza di modificare i criteri di gestione finanziaria degli uffici italiani all'estero, prevedendo la possibilità che la riscossione dei diritti consolari potesse confluire direttamente in fondi di gestione presso le singole sedi diplomatico-consolari in modo da poter essere reinvestite nelle stesse e finanziare direttamente molte delle attività degli istituti diplomatico-consolari, dal personale, gravato dalla mole di lavoro arretrato, agli immobili che necessitano di manutenzione, alle attività di assistenza alle comunità di italiani ivi residenti;

   infatti, le risorse del comma 622 sono in particolare finalizzate alle seguenti tipologie d'intervento: manutenzione degli immobili, attività di istituto, su iniziativa della rappresentanza diplomatica o dell'ufficio consolare interessati e assistenza alle comunità di italiani residenti nella circoscrizione consolare di riferimento;

   il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale pro tempore Gentiloni, in un intervento in Aula in sede di question time nell'ottobre del 2016 dichiarò: «Siamo riusciti, negli ultimi due anni, a far rimanere una parte dei ricavi delle nuove emissioni di documenti nelle reti consolari e siamo riusciti (...) a rafforzare la nostra attività. È possibile che le risorse acquisite da ciascun consolato rimangano, tra virgolette, in casa, cioè che ogni consolato possa trattenerle? È una discussione che abbiamo in corso con il Ministero dell'economia e delle finanze e credo sia una discussione sensata» –:

   in che modo vengano distribuite ed adoperate le somme prelevate per la trattazione delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza italiana;

   se il Ministro interrogato intenda fornire dettagli sull'attuazione del comma 622 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016, chiarendo quali siano stati i criteri di ripartizione e, di conseguenza, i destinatari dei fondi stanziati per il 2016 tra le varie rappresentanze diplomatiche, e se non ritenga utile continuare sulla strada intrapresa nel 2016 assumendo iniziative per stanziare ulteriori fondi per migliorare l'attività delle rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari.
(4-00561)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00561
presentata da
LONGO Fausto

  Risposta. — Nel 2014 è stata introdotta, nella tariffa consolare, una disposizione che prevede la riscossione di un contributo pari a 300 euro per la trattazione delle istanze di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis.
  La legge di bilancio per il triennio 2017-2019 (legge n. 232 del 2016, articolo 1, comma 429) ha stabilito che una quota pari al 30 per cento delle entrate derivanti dalla trattazione delle pratiche di cittadinanza sia riassegnata, a decorrere dal 2017, sullo stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  La rendicontazione delle entrate riscosse ha cadenza trimestrale e viene presentata dagli uffici all'estero entro due mesi dalla chiusura di ogni trimestre. La relativa riassegnazione, sulla base della richiesta presentata, ha luogo con l'emanazione di un decreto a firma del Ministro dell'economia e finanze. La norma non consente alcuna discrezionalità nel riparto tra le sedi interessate: ogni ufficio riceve esattamente il 30 per cento delle percezioni riscosse (cioè 90 euro per ciascuna pratica acquisita nel corso del periodo di riferimento).
  Le somme riassegnate confluiscono sul capitolo 1613 (che finanzia i bilanci delle sedi all'estero), per poter essere destinate agli stessi Uffici consolari che abbiano contribuito alla relativa riscossione, come previsto dalla norma, al fine del «rafforzamento dei servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all'estero, con priorità per la contrattualizzazione di personale locale da adibire, sotto le direttive e il controllo dei funzionari consolari, allo smaltimento dell'arretrato riguardante le pratiche di cittadinanza presentate presso i medesimi uffici consolari.».
  La direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie ha, a più riprese, fornito — di concerto con le altre direzioni generali interessate — indicazioni alla rete sull'impiego di tali risorse economiche, che possono essere utilizzate per diverse finalità, quali:

    reclutare personale in regime di somministrazione a tempo determinato (cosiddetto interinale);

    valorizzare le strutture ricettive dell'utenza;

    garantire una rinnovata formazione del personale;

    avviare o potenziare l'informatizzazione degli archivi;

    prevedere ulteriori forme di comunicazione;

    digitalizzare l'erogazione dei servizi;

    acquistare beni strumentali;

   La ripartizione delle somme è effettuata in proporzione al numero delle pratiche trattate da ogni sede (90 euro a pratica).
   Quanto all'andamento complessivo delle riassegnazioni, nell'anno 2016 la somma complessiva «restituita» alle sedi è stata pari a 2.955.420,00 euro.
   Tra le sedi che hanno registrato gli importi riassegnati più cospicui figura Porto Alegre e San Paolo del Brasile (con circa 300.000 ciascuna), seguite da Buenos Aires (233.000 euro circa).
   Per l'anno 2017 l'importo è aumentato di oltre il 10 per cento, e l'andamento sembra tuttora essere complessivamente al rialzo (con quasi 2.500.00 euro da riassegnare fino a tutto il mese di agosto 2018, e circa 3.700.00 proiezione fino a fine anno).
   Con la legge di bilancio n. 208 del 2015 (articolo 1, comma 622), sul capitolo 1613 sono stati stanziati per il solo esercizio 2016, 2 milioni di euro da destinare a varie finalità: principalmente spese di manutenzione degli immobili per incrementare i livelli di sicurezza, attività di istituto ed assistenza alla comunità di italiani residenti nella circoscrizione consolare di riferimento.
   Il Ministero ha provveduto a destinare tali fondi, in proporzione alle esigenze rappresentate dalle sedi. Le modalità di utilizzo di tali somme per le suddette finalità, in aggiunta alle assegnazioni ordinarie che vengono annualmente disposte a favore degli uffici all'estero per sopperire alle esigenze di funzionamento e attività istituzionali, sono poi state stabilite dalle sedi stesse valutando le singole realtà locali, in base alla propria autonomia gestionale sancita dal decreto del Presidente della Repubblica n. 54 del 2010.
   Resta, tuttavia, la necessità, più volte segnalata, di incrementare le risorse umane dedicate ai servizi consolari per gli italiani all'estero. Senza un deciso potenziamento del personale, sia di ruolo che a contratto, la rete estera non può fare fronte alla domanda crescente di servizi, sia da parte delle centinaia di migliaia di oriundi che, soprattutto in America latina, chiedono il riconoscimento della cittadinanza italiana sia da parte della «nuova emigrazione», ai quali questo Governo intende fornire servizi di qualità.
   

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consolato

beneficiario dell'aiuto

rappresentanza diplomatica