ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00543

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: SIRACUSANO MATILDE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 25/06/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 29/12/2018
Stato iter:
29/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/12/2018
VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 29/12/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/12/2018

CONCLUSO IL 29/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00543
presentato da
SIRACUSANO Matilde
testo di
Martedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   SIRACUSANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il Teatro di Messina ha avviato numerose collaborazioni anche fuori regione, al fine di intraprendere azioni specifiche di formazione di giovani attori e professionisti delle arti e dello spettacolo dal vivo e di partecipare a nuove produzioni;

   l'Ente autonomo regionale – Teatro di Messina ha firmato, nel febbraio del 2018, un protocollo di intesa con la città metropolitana di Messina finalizzato a concordare la convocazione di teatri pubblici e privati e di Fondazioni culturali del territorio della stessa città metropolitana, al fine di coordinare la programmazione dei teatri aderenti all'intesa e di rafforzare la competitività del comparto della cultura e dello spettacolo, interagendo con le filiere parallele, quali turismo, fruizione dei beni culturali, attività culturali ad ampio raggio e anche formazione, per lo sviluppo integrato del territorio;

   la costituzione di una rete contribuisce a promuovere un modello di governance del territorio che non trascura l'aspetto economico dell'attività, ma contemporaneamente sostiene lo sviluppo e la diffusione culturale dell'attività anche dei piccoli teatri del territorio, considerati minori in qualità della loro dislocazione in località più piccole ma non per questo meno rilevanti da un punto di vista culturale;

   il sostegno e lo sviluppo delle attività teatrali ricoprono un ruolo fondamentale nell'ambito dell'educazione alla cittadinanza attiva e alla convivenza civile;

   il sistema teatrale è finanziato con contributi erogati a valere sul fondo unico per lo spettacolo: la normativa in materia prevede che al contributo possono accedere i teatri nazionali, teatri di rilevante interesse culturale, imprese di produzione anche giovanili, imprese di produzione di teatro di innovazione sperimentazione e infanzia e gioventù, imprese di produzione di teatro di figura e di immagine, soggetti che svolgono teatro di strada, centri di produzione teatrale, circuiti regionali, organismi di programmazione, festival, soggetti pubblici e privati che realizzino progetti di promozione finalizzati: a) al ricambio generazionale; b) alla coesione e inclusione sociale; c) al perfezionamento professionale; d) alla formazione del pubblico;

   i finanziamenti erogati all'Ente autonomo regionale – Teatro di Messina risultano non adeguati a far fronte ai numerosi impegni che il Teatro di Messina dovrà affrontare per manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, e anche nei confronti di alcune categorie di lavoratori;

   Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha recentemente concluso dei lavori di ristrutturazione e messa a norma degli impianti per un totale di 998 posti a sedere, in merito ai quali è stato espresso un parere favorevole dalla competente commissione comunale di vigilanza locali pubblico spettacolo –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare, anche alla luce dei recenti contributi erogati a livello nazionale a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, a favore di teatri di rilevante interesse culturale, così da permettere al Teatro di Messina, struttura di eccellenza a livello nazionale, all'interno della quale lavorano diverse categorie di lavoratori, di completare l'opera di ristrutturazione e di programmazione iniziata e allo stato attuale incompleta a causa della carenza di fondi.
(4-00543)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Sabato 29 dicembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 105
4-00543
presentata da
SIRACUSANO Matilde

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di sapere quali iniziative, di competenza, questo Ministero intende adottare per completare l'opera di ristrutturazione del teatro di Messina, avviata ma non completata per carenza di fondi.
  Sulla base delle precisazioni fornite dalla direzione generale dello spettacolo, si rappresenta quanto segue.
  L'ente autonomo regionale-Teatro di Messina è un organismo che è stato finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – direzione generale spettacolo a valere sui Fondi FUS dal 2008 al 2013 per il settore della lirica.
  Nel 2014 detto ente ha rinunciato al finanziamento ottenuto a tale titolo.
  Nel triennio 2015/2017 l'ente ha fatto domanda di contributo per il settore «Organismi di programmazione» nelle città al di sotto dei cinquecentomila abitanti (articolo 17, comma 1, lettera
b), del decreto ministeriale 1° luglio 2014) ricevendo i seguenti contributi:

   anno 2015 euro 39.404,00;

   anno 2016 euro 40.506,00;

   anno 2017 euro 43.341,00.

  L'entità di tali contributi annuali si è attestata sulla media di quanto ottenuto da altri organismi nel medesimo settore.
  Nel triennio 2018/2020, l'ente, per la prima volta, ha fatto domanda come «Centro di produzione Teatrale» non raggiungendo, però, la soglia minima di qualità artistica, pari a dieci punti.
  La domanda è stata pertanto respinta.
  Avvalendosi della disposizione prevista dall'articolo 5, comma 2, del decreto ministeriale 27 luglio 2017, in base al quale «Nel primo anno del triennio di riferimento, qualora il progetto triennale non raggiunga la soglia minima di ammissibilità qualitativa di cui al comma 1, l'Amministrazione, sentita la Commissione consultiva competente per materia, può valutare la possibilità di ammettere a contributo il predetto progetto a titolo diverso da quello richiesto, qualora le caratteristiche soggettive dell'organismo richiedente o l'oggetto del progetto possano essere diversamente classificate nell'ambito delle attività considerate dal presente decreto», l'amministrazione ha invitato l'ente autonomo regionale-teatro di Messina a riformulare la domanda ad altro titolo, ovvero nel settore degli «Organismi di programmazione» tipologia per la quale l'organismo era stato già finanziato nel triennio 2015/2017, come sopra ricordato.
  Il decreto ministeriale 27 luglio 2017 prevede che ogni soggetto istante possa candidarsi ad uno o all'altro dei settori previsti dalla disciplina sulla base del possesso dei requisiti minimi di accesso previsti per ogni tipologia o settore individuato dal decreto stesso.
  Tale condizione preliminare di ammissibilità viene accertata dall'amministrazione in fase di istruttoria.

  Successivamente la domanda viene ammessa alla valutazione qualitativa, funzione esercitata dalle commissioni consultive competenti per ogni ambito: teatro, danza, musica, circo e multidisciplinare.
  
Il raggiungimento di una valutazione qualitativa del progetto artistico presentato, pari almeno a dieci punti su trentacinque, è determinante per l'ammissibilità ai contributi, la cui entità annuale è successivamente determinata, su base comparativa ed automatica, dai punteggi totalizzati rispettivamente nella qualità indicizzata e nella dimensione quantitativa che si sommano a quelli della qualità artistica.
  L'ammissibilità per la sola presenza di requisiti minimi richiesti nel settore a cui l'organismo fa domanda di contributo triennale, non produce quindi, di per sé, un'automatica assegnazione di risorse.
  Si ricorda, inoltre, che l'entità degli stanziamenti riservati ad uno o all'altro settore è oggetto della procedura definita all'articolo 4 «Ripartizione delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo» che stabilisce che il Direttore generale, con proprio decreto, tenuto conto di quanto previsto dalle leggi di stabilità e di bilancio e del decreto ministeriale di
ripartizione del Fondo, ferme restando le previsioni di cui agli articoli 45, 46 e 47 del presente decreto, sentite le Commissioni consultive competenti ed acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, che si esprime entro trenta giorni dalla richiesta da parte del Direttore medesimo, trascorsi i quali il decreto può comunque essere adottato, stabilisce, in armonia con l'entità numerica, i deficit e i costi dei programmi relativi alle domande complessivamente presentate, la quota delle risorse da assegnare a ciascuno dei settori di cui all'articolo 3, comma 5, lettere da a) a f).
  Negli ultimi anni il settore nel quale l'ente autonomo regionale-teatro Messina è stato finanziato per il triennio 2015/2018 ha avuto i seguenti stanziamenti:

   2015: euro 647.677,00;

   2016: euro 659.997,56;

   2017: euro 663.303,00.

  L'ente autonomo regionale-teatro di Messina è stato ammesso ai contributi Fus per il triennio 2018/2020 con un punteggio pari a 11,50 relativo al progetto triennale presentato a preventivo, corredato dal programma di attività per la prima annualità.
  Evidenziato quanto sopra, non può non rilevarsi che il decreto ministeriale 27 luglio 2017 e successive modificazioni non prevede sostegni o finanziamenti per opere di ristrutturazione, giacché i contributi Fus ivi disciplinati, sono destinati al sostegno delle attività progettuali di produzione, programmazione, promozione nei diversi ambiti dello spettacolo al vivo.
  I finanziamenti finalizzati alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria a cui l'interrogazione fa riferimento, si collocano, infatti, non nel quadro di quanto disposto dal decreto ministeriale 27 luglio 2017, discendendo, invece, da disposizioni legislative primarie che per natura, finalità e modalità di attuazione esulano dalle erogazioni a valere sui fondi Fus, prevedendo specifiche e circoscritte destinazioni in relazione ai beneficiari e agli obiettivi del sostegno stesso.
  Al fine, comunque, di reperire le risorse finanziarie necessarie, si ritiene utile che l'ente regionale autonomo-teatro di Messina – proprietario del bene – attivi il meccanismo del cosiddetto
Art Bonus introdotto con legge n. 106 del 29 luglio 2014 e successive modificazioni e integrazioni.
  Il predetto meccanismo, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale, consente a chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura di godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito imposta.
  Occorre, infatti, al fine di reperire risorse, favorire la massima collaborazione tra pubblico e privato per la cultura.
  Oltre ai benefici fiscali, il coinvolgimento dei privati (siano essi cittadini, imprese...) rappresenta un plusvalore: la scelta dell'opera da restaurare ha infatti un valore partecipativo e soprattutto pedagogico.
  Si assicura comunque la massima collaborazione con l'ente regionale per consentire al teatro di Messina il rilancio delle attività produttive e valorizzare il teatro come luogo di accoglienza per spettatori,
fruitori e attori e restituirlo in pieno alla sua funzione culturale.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali: Gianluca Vacca.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto allo sviluppo

formazione professionale

condizione economica