Legislatura: 18Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/06/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/06/2018
FRATOIANNI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
a quanto appreso dall'interrogante, il call center Cellulopoli di Terlizzi (Bari) ha avviato un pesante processo di revisione aziendale, con il licenziamento di 190 persone, su 220 assunti, e la modifica delle condizioni contrattuali cui sono sottoposti i lavoratori, usufruendo del contratto nazionale firmato da Ugl Assocall e disattendendo il contratto sottoscritto appena un anno fa, con Cgil, Cisl, Uil e parti datoriali, che prevedeva condizioni migliori per i lavoratori;
a ciò si aggiunga che i lavoratori lamentano alcune criticità rispetto al pagamento dei contributi e al pagamento degli stipendi. In molti hanno evidenziato, per altro, come i pagamenti avverrebbero ormai attraverso un'altra società, non più Cellulopoli. I lavoratori sono comprensibilmente allarmati per questo cambio, temendo possa preludere alla chiusura dell'azienda per cui lavorano e con la quale, hanno sottoscritto un contratto;
ai lavoratori è stato persino impedito di partecipare ad assemblee sindacali convocate e sono sottoposti al controllo continuo del numero di contratti eventualmente sottoscritti, che intervengono a determinare la quantità del pagamento. Si tratterebbe, ad avviso dell'interrogante, di una forma moderna di cottimo, in sostanza;
Cellulopoli, per altro, godrebbe di commesse in corso con due colossi come Fastweb e Tim, pertanto non dovrebbe avere problemi economici che giustifichino un tale comportamento contro i lavoratori, secondo l'interrogante lesivo dei loro diritti e della loro dignità. È a queste grosse aziende, in particolare a quelle che hanno una qualche forma di connessione diretta o indiretta con lo Stato, spetterebbe sincerarsi delle condizioni dei lavoratori delle aziende cui appaltano servizi e funzioni, cessando di utilizzare quelle che all'interrogante appaiono tecniche di dumping sociale ed economico, sulla pelle dei lavoratori –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
se e quali iniziative di competenza intenda assumere per fare chiarezza sui fatti e per impedire che continuino ad accadere gravi violazioni della dignità dei lavoratori, in un settore produttivo che è ormai ridotto, ad avviso dell'interrogante ad una giungla di contratti senza alcuna legittimità.
(4-00531)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto
sindacato
cessazione d'attivita'