ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00529

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 21/06/2018
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2019
DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00529
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Martedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   MAGI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il cineasta e cittadino ucraino Oleg Sentsov è stato arrestato nel maggio 2014 in Crimea a causa della sua opposizione all'annessione di questa parte dell'Ucraina da parte della Federazione russa;

   il 25 agosto 2015, in seguito a un processo in aperta violazione del diritto internazionale e delle elementari norme di giustizia, Oleg Sentsov è stato condannato a 20 anni di detenzione da un tribunale russo, del quale l'Unione europea non riconosce la competenza, sulla base di deposizioni strappategli illegalmente a mezzo di violenze e torture;

   sono sempre più frequenti le pratiche di intimidazione e minaccia di cui sono vittime oppositori al regime del Presidente Putin – come giornalisti, associazioni di difesa dei diritti fondamentali e intellettuali, politici – così come la denuncia di pratiche di tortura all'interno delle prigioni della Federazione russa nei confronti di detenuti politici, d'opinione e oppositori democratici, il cui numero è sempre più crescente;

   Oleg Sentsov, detenuto a Labytnangi, nella regione più settentrionale della Federazione russa (Yamalo-Nenets), il 14 maggio 2018 ha intrapreso uno sciopero della fame a oltranza;

   la risoluzione del Parlamento europeo su «Russia, in particolare il caso del prigioniero politico ucraino Oleg Sentsov» (2018/2754(RSP)) approvata il 14 giugno 2018 esorta, tra l'altro, gli Stati membri dell'Unione europea a seguire da vicino i processi dei difensori dei diritti umani –:

   se il Ministro sia a conoscenza della vicenda riportata in premessa e se intenda intraprendere iniziative, per quanto di competenza, per assicurarsi dello stato di salute del cittadino ucraino Oleg Sentsov e per pervenire all'annullamento immediato della sua illegittima condanna da parte del tribunale russo e alla sua liberazione in ottemperanza delle convenzioni internazionali sui diritti fondamentali e contro la tortura;

   quali iniziative urgenti intenda intraprendere in seno alle organizzazioni internazionali di cui è membra la Federazione russa perché siano avviate immediate procedure di revisione o annullamento di tutti i processi di cui sono stati vittime cittadini ucraini in Russia e in Crimea dopo l'annessione illegale e per l'immediata liberazione degli oltre 700 prigionieri politici ucraini attualmente detenuti in Russia o Crimea;

   quali iniziative intenda promuovere affinché la Federazione russa si conformi al più presto e pienamente agli obblighi giuridici internazionali in qualità di membro del Consiglio d'Europa, dell'Osce e in quanto parte delle convenzioni internazionali ed europee sui diritti umani e del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici.
(4-00529)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 maggio 2019
nell'allegato B della seduta n. 176
4-00529
presentata da
MAGI Riccardo

  Risposta. — La tutela e la promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel mondo sono fra le priorità del mandato dell'Italia nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Cdu) per il triennio 2019-2021.
  Il nostro Paese monitora con attenzione la situazione dei diritti umani in Crimea, nella Federazione Russa e in Ucraina. Con riferimento ai casi di cittadini ucraini illegalmente detenuti in Russia e, in particolare, al caso di Oleg Sentsov, sosteniamo le numerose iniziative finora intraprese sia in ambito ONU che in ambito dell'Unione europea.
  A giugno 2018 l'Italia si è associata ai membri dell'Unione europea e ad altri Paesi in una lettera che il Rappresentante permanente ucraino presso l'ONU ha inviato al Segretario generale Guterres per richiedere i suoi buoni uffici al fine di affrontare la situazione dei cittadini ucraini detenuti illegalmente in Russia, facendo particolare riferimento al caso di Oleg Sentsov.
  Ad agosto 2018, alla notizia allarmante del peggioramento delle condizioni di salute di Sentsov, la Farnesina si è attivata direttamente con le autorità russe per avere rassicurazioni che al detenuto fosse prestato adeguato trattamento sanitario.
  Il caso di Sentsov è stato sollevato dall'Unione europea in occasione del Dialogo interattivo concernente l'aggiornamento periodico orale sull'Ucraina da parte dell'Alto Commissario ONU per i diritti umani, nell'ambito della sessione del Cdu del settembre 2018, quando ha chiesto l'immediato rilascio di tutti i cittadini ucraini che sono illegalmente detenuti in Russia e in Crimea, incluso Oleg Sentsov.
  L'Unione europea è poi intervenuta durante una riunione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, esprimendo profonda preoccupazione per la prolungata detenzione di Oleg Sentsov e per le sue condizioni di salute e chiedendone il rilascio immediato.
  Anche nel corso del Consiglio Permanente dell'Osce del 22 novembre 2018, sotto la Presidenza italiana, l'Unione europea ha chiesto il rilascio di Oleg Sentsov ed ha attirato l'attenzione sui prigionieri politici ucraini illegalmente detenuti in Crimea e nella Federazione Russa.
  Nel dicembre 2018 l'Assemblea generale dell'Onu ha adottato la risoluzione annuale sulla situazione dei diritti umani in Crimea, nella quale si esprime profonda preoccupazione per i presunti casi di tortura da parte delle autorità russe per motivi politici a partire dal 2014 e si fa riferimento al caso di Oleg Sentsov. L'Italia ha co-sponsorizzato la risoluzione insieme ad altri 24 Stati membri dell'Unione europea (tutti tranne Cipro, Grecia e Ungheria) e ha votato a favore della risoluzione, in linea con tutti gli Stati membri dell'Unione europea.
  Continueremo a monitorare con attenzione la situazione dei diritti umani in Crimea, nella Federazione Russa e in Ucraina, con particolare riferimento ai cittadini ucraini illegalmente detenuti in Russia. In relazione al casa di Oleg Sentsov, continueremo a sostenere, in coordinamento con i partner dell'Unione europea, le iniziative e le démarche diplomatiche multilaterali volte al suo immediato rilascio.

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

cittadino della Comunita'

prigioniero politico