ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00521

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/06/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00521
presentato da
FOTI Tommaso
testo di
Martedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   FOTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (bilancio di previsione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018), ha introdotto l'obbligo diffuso della fatturazione elettronica sia nelle relazioni commerciali tra soggetti passivi iva privati (aziende e professionisti con partita iva) sia verso i consumatori finali;

   giusta la predetta norma, a fare data dal 1o luglio 2018, per la vendita e l'acquisto di carburanti, è abolita la carta carburanti: il benzinaio dovrà dotarsi di mezzi elettronici, identificare il cliente, inviare poi sempre sulla piattaforma i dati della singola fornitura e, infine, il cliente dovrà andare a riprenderseli in modo elettronico;

   dal 1o gennaio 2019 per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, verranno emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il sistema di interscambio e secondo il formato Xml;

   quanto agli scambi con operatori non stabiliti nel territorio dello Stato, i soggetti passivi iva (italiani che esportano), trasmetteranno telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazioni di servizi effettuate e ricevute, verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato;

   i presunti vantaggi della fatturazione elettronica e della conservazione sostitutiva, interessatamente pubblicizzati, sarebbero dati dalla: a) eliminazione dei costi diretti (toner, carta, luoghi di conservazione); b) eliminazione del rischio di distruzione, corruzione o perdita; c) riduzione notevole dei tempi di ricerca e consultazione;

   quanto all'eliminazione dell'onere di conservazione cartacea, va da se’ che le piccole imprese assolveranno l'obbligo della fatturazione elettronica, ma in più conserveranno per comodità e/o prudenza anche la versione cartacea, con conseguente raddoppio dei costi. Inoltre, per tante piccole e medie aziende la fatturazione elettronica costituirà un notevole costo aggiuntivo, dovendo obbligatoriamente le stesse: a) attrezzarsi con strumenti adeguati (ad esempio: computer); b) dotarsi di un software apposito e costoso per redigere le fatture secondo uno schema rigido definito dalla pubblica amministrazione e firmarle digitalmente mediante una procedura speciale; c) accreditarsi presso la mega-piattaforma Sdl gestita sempre dalla pubblica amministrazione a cui dovranno obbligatoriamente inviare le proprie fatture di vendita indicando la pec o l'identificativo del relativo cliente. Al riguardo, dai primi calcoli, sembra che in un solo anno detta piattaforma dovrà gestire oltre un miliardo di documenti, il tutto senza alcun periodo di prova;

   il cliente dovrà, a sua volta, premunirsi di un sistema elettronico per accedere alla piattaforma o al suo cassetto fiscale, insomma andarsi a trovare le sue fatture di acquisto sempre in formato Xml e sempre grazie ad un software;

   giova ricordare che, in Europa, l'Italia è il primo Stato a rendere obbligatorio detto problematico sistema i cui costi cadranno interamente sui contribuenti: ad avviso dell'interrogante la sinistra, quando si tratta di scaricare costi e oneri sui contribuenti è – all'evidenza – sempre in primissima fila. Si può obiettare al riguardo che il contribuente potrà decidere di rivolgersi ad un «intermediario» abilitato che potrebbe fare tutto. Ma è facile immaginare, anche in questo caso, quanto tempo e quante formalità il contribuente dovrà accollarsi per spedire una semplice fattura, inviandola all'intermediario che, compiute tutte le operazioni, dovrà nuovamente inviare al contribuente il tutto: secondo l'interrogante una situazione del tutto irrazionale;

   l'attuale maggioranza di Governo ha, in più occasioni, promesso una tregua fiscale ai contribuenti –:

   se il Ministro interrogato intenda, con iniziative di tipo normativo, posticipare di almeno due anni l'entrata in vigore degli obblighi riguardanti la fatturazione elettronica di cui alla predetta legge n. 205 del 2017
(4-00521)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

fatturazione

software