ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00520

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 21/06/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00520
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Martedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   UNGARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la violenza di genere sulle donne e disparità di genere sono fenomeni tragicamente presenti nella società. Ogni anno in Italia si registrano casi drammaticamente numerosi di maltrattamenti, violenza fisica o psicologica o sessuale nei confronti delle donne che si verificano spesso in ambito familiare. Si tratta di atti brutali che spesso culminano in omicidi;

   come hanno riportato tutti i mezzi di informazione nazionali il recente omicidio a Prato di Elisa Amato, il 26 maggio 2018, per mano dal calciatore del «Tuttocuoio» Federico Zini è soltanto l'ultimo degli oltre 25 femminicidi registrati in Italia in questo 2018. Dall'inizio dell'anno a oggi, infatti, circa il 38 per cento delle persone uccise sono donne. Tra queste donne, circa il 40 per cento dei casi è classificabile come femminicidio. Inoltre, secondo quanto segnalato dal Servizio centrale anticrimine della polizia, nel 90 per cento dei casi di femminicidio l'autore era una persona legata alla vittima da un rapporto di convivenza o ex convivenza, mentre nel 40 per cento circa degli episodi l'autore materiale dell'omicidio si è poi suicidato o ha tentato di togliersi la vita;

   i dati del 2018 sono ancora parziali, ma purtroppo non sembrano modificare la tendenza già evidente nel 2017. Secondo il rapporto Eures, nei primi 10 mesi dello scorso anno le donne uccise nel nostro Paese sono state 114, pari ad una vittima ogni due giorni e mezzo. In particolare, si tratta del 36,3 per cento degli omicidi registrati nel periodo preso in considerazione. Eures, che ha stilato il «Quarto rapporto sul femminicidio in Italia», ha fornito anche i dati su un anno completo, cioè quelli sul 2016: sono state uccise 150 donne, il 37,1 per cento del totale degli omicidi, la percentuale più alta in Italia dal 2000. Sempre secondo Eures, dal 2000 al 2016 sono diminuiti gli omicidi: erano 754 nel primo anno del nuovo millennio a fronte dei 404 del 2016. Si tratta del 46,4 per cento in meno. Al contrario, è allarmante il rapporto tra la percentuale di femminicidi e il totale degli assassini: si passa infatti dal 26,4 per cento (199) del 2000 al 37,1 del 2016 (150);

   sebbene i numeri del femminicidio e della violenza contro le donne siano impressionanti e inaccettabili, paradossalmente l'Italia, ha fatto registrare i «più significativi miglioramenti nella direzione dell'uguaglianza di genere, con un incremento dell'indice di 13 punti (da 49,2 a 62,2) nel decennio, secondo il “Gender Equality Index 2017”, elaborato dallo European Institute for Gender Equality (Eige)»;

   si è ancora però molto lontani dall'essere una società che ha realizzato la parità di genere e ci sono ampi margini di miglioramento. E le donne migranti, infine, hanno un carico di lavoro di cura dei familiari particolarmente alto rispetto alle donne nate nell'Unione europea (rispettivamente, il 46 per cento e il 38 per cento) –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa di competenza, in collaborazione con le regioni, volta a tutelare le donne dalla violenza e da episodi di disparità di genere in ogni ambito della vita quotidiana.
(4-00520)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

violenza sessuale

delitto contro la persona