Legislatura: 18Seduta di annuncio: 18 del 20/06/2018
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 20/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 22/06/2018 BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2018 GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2018 NOJA LISA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2018 QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2018 SOVERINI SERSE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 22/06/2018 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/06/2018
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/06/2018
PASTORINO, MURONI, ENRICO BORGHI, GADDA, NOJA, QUARTAPELLE PROCOPIO, SOVERINI, BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
nel mese di ottobre 2016, l'Italia ha ratificato l'accordo di Parigi della Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (COP 21) entrato ufficialmente in vigore il 4 novembre 2016. Come noto, esso stabilisce obiettivi molto impegnativi e invita gli Stati a indicare le modalità con cui intendano perseguirli;
l'Italia, con la legge n. 221 del 2015, ha approvato il collegato ambientale che, all'articolo 3, istituisce la «Strategia nazionale di sviluppo sostenibile», con aggiornamento da parte del Cipe almeno ogni 3 anni, e, all'articolo 68, prevede il «Catalogo dei sussidi nocivi per l'ambiente»;
in data 23 febbraio 2017 è stato reso disponibile dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il «Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli», di cui al citato articolo 68 della legge n. 221 del 2015, dove si auspica una eliminazione certa e rapida dei sussidi dannosi all'ambiente; dalle tabelle allegate al «Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli» si evince che la quota di bilancio statale destinata ai Seasonal Affective Disorders (Sad) è di oltre 16 miliardi di euro anno, di cui una parte rilevante a favore del settore dell'energia e per agevolazioni fiscali;
secondo recenti ricerche, la rimozione e il conseguente reimpiego green, in particolare in edilizia, di una consistente parte di queste ingenti risorse permetterebbe di rendere pienamente attivabile il processo di avvio della strategia di raggiungimento degli obiettivi di COP 21, conseguendo importanti benefici sia sul versante dell'abbattimento della CO2 sia sul versante occupazionale, con un aumento stimato di circa 200.000 unità lavorative per anno. Sempre in tema di occupazione, una parte di queste risorse nell'ordine del 20/25 per cento andranno rese disponibili per il reimpiego sostenibile di forze di lavoro in possibile difficoltà nei settori che perdono sussidi;
il tema su cui agire quindi è la fiscalità riallocativa, strumento con il quale il Paese potrà accedere ad un insieme strategico di benefici (ambientali, energetici, sociali, sanitari, industriali e di bilancia commerciale ma anche turistici) senza aumento di tasse a carico dei cittadini;
il sottosegretario per l'economia e le finanze Massimo Garavaglia ha dichiarato di voler prevedere l'interruzione della spesa pubblica per i Sad per finanziare parte della cosiddetta flat tax. È molto evidente che la suddetta impostazione, nel passaggio dalla pur apprezzabile interruzione della spesa per i Sad al loro reimpiego, ad avviso degli interroganti contiene un grave deficit di coerenza verso risorse che appartengono fin dall'origine al settore ambientale e che vanno quindi, in continuità con il Catalogo, reimpiegate in quello stesso settore;
è pertanto indubbio che tale deficit di coerenza sottrae agli italiani la protezione climatica, prioritaria in tutto il mondo. Già nella precedente legislatura sono stati presentati diversi atti di sindacato ispettivo nel merito della questione e la nota di aggiornamento al documento di economia e finanze recava un riferimento, ancorché piuttosto blando, all'opportunità di intraprendere un percorso di tipo riallocativo; pertanto il disposto di questa parte del collegato ambientale pareva prossimo a essere attuato –:
quale sia la posizione dei Ministri interrogati in merito a quanto esposto in premessa e se intendano finalmente assumere impegni concreti e prioritari sul versante della citata fiscalità riallocativa, al fine sbloccare il finanziamento operativo del trattato di Parigi COP 21, considerato che tale intervento si troverebbe anche in pieno accordo con le indicazioni europee.
(4-00510)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sostegno economico
politica ambientale
ratifica di accordo