ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 18 del 20/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/06/2018
Stato iter:
08/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 12/12/2019

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/07/2020

CONCLUSO IL 08/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00506
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Mercoledì 20 giugno 2018, seduta n. 18

   DEIDDA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il reclutamento, il favoreggiamento, la prostituzione minorile, l'induzione e la tratta di persone, nonché l'esercizio degli stessi in luoghi privati, costituiscono specifiche fattispecie di reato, previste, rispettivamente, dall'articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, e dagli articoli 537 e 540 del codice penale;

   la Caritas diocesana di Cagliari, tramite lo sportello antiracket, ha denunciato che il 90 per cento delle ragazze nigeriane sbarcate in Italia finisce nelle mani del racket della prostituzione;

   in passato, è stato più volte denunciato il diretto collegamento tra l'aumento dei flussi migratori di clandestini e l'incremento della prostituzione, e ciò, in particolare, nelle strade dei comuni nei quali hanno sede i centri d'accoglienza per i migranti richiedenti asilo e protezione internazionale;

   non è tollerabile il mancato intervento degli organi istituzionali al fine di eliminare tale fenomeno criminale, che, invece, si sta rapidamente diffondendo nelle città, determinando un accrescimento considerevole del degrado sociale e un calo della qualità della vita per i residenti dei quartieri e dei centri interessati;

   il fenomeno della prostituzione è spesso accompagnato da altri crimini, quali lo spaccio della droga, furti, rapine e altri episodi di violenza a danno di terzi;

   da più parti è stato anche segnalato, con riferimento alle donne straniere costrette alla prostituzione, il molteplice ricorso alle pratiche interruttive della gravidanza presso le strutture delle aziende locali sanitarie;

   all'interrogante non risulta che i citati episodi delittuosi, nonché il ricorso alle pratiche richiamate, siano stati fatti oggetto di apposite segnalazioni alle autorità competenti ad opera degli operatori dei centri di accoglienza –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti denunciati dallo sportello antiracket della Caritas della diocesi di Cagliari, anche con riferimento all'aumento del ricorso alle pratiche interruttive della gravidanza, e, se del caso, quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per porre fine a questo ennesimo fenomeno criminale e di degrado sociale, frutto di una gestione fallimentare dei flussi migratori.
(4-00506)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 368
4-00506
presentata da
DEIDDA Salvatore

  Risposta. — Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, appare opportuno, in primo luogo, evidenziare quanto segue.
  La struttura dei gruppi criminali nigeriani che operano in Italia è caratterizzata da frammentazioni etnico-tribali, di tipo verticistico, con caratteristiche organizzative e comportamentali analoghe a quelle esistenti nell'ambito delle associazioni di natura mafiosa, che si concretizzano nella forza dell'intimidazione del vincolo associativo, nella condizione di assoggettamento e di omertà, nel ricorso alla violenza.
  Particolare attenzione viene riservata a specifici gruppi, presenti in Italia da anni, spesso implicati in conflitti finalizzati alla supremazia territoriale.
  In relazione allo svolgimento delle attività di prevenzione e di controllo sul territorio, si assicura che il fenomeno delle mafie «straniere» e, in particolare di quella nigeriana, è monitorato, con attenzione, dalle forze di polizia, anche grazie all'impiego di risorse specificamente dedicate. Al riguardo, si evidenzia infatti come, sia nell'ambito del Servizio centrale operativo del dipartimento della pubblica sicurezza sia all'interno delle squadre mobili delle Questure, esistano articolazioni rivolte alle indagini concernenti la criminalità straniera, tra cui quella nigeriana, mentre sul piano internazionale l'azione è sviluppata tramite Europol.
  Il Ministero dell'interno promuove, già da alcuni anni, progetti di cooperazione internazionale di polizia, dedicati all'approfondimento e al monitoraggio del fenomeno, fra i quali: il progetto denominato «ETUTU», volto a contrastare il fenomeno della tratta degli esseri umani e di sfruttamento sessuale da parte degli appartenenti alle consorterie criminali di estrazione nigeriana; il progetto EMPACT FII, di cui l'Italia, insieme all'Austria, è dal 2016
co-driver; il progetto AFIC, finanziato dall'Unione europea, al quale partecipa il servizio centrale operativo della polizia di Stato, insieme a Frontex ed Europol, nonché a rappresentanti di Eritrea, Gambia, Marocco, Niger, Nigeria, Guinea, Libia, Costa d'Avorio, Sudan, Ghana, Senegal e Mali. L'obiettivo è di mantenere costantemente aggiornati i dati strategici sui flussi migratori e sulla criminalità transfrontaliera, oltre alla conoscenza del modus operandi dei gruppi criminali.
  Ciò premesso, con riferimento alle specifiche problematiche segnalate nell'interrogazione in esame, si evidenzia che presso la Caritas diocesana di Cagliari è stato attivato uno «sportello mobile» antitratta, con finalità esclusivamente assistenziali.
  Alla luce dell'attività di monitoraggio condotta dalle forze dell'ordine è emerso che il fenomeno della prostituzione, legata alla criminalità di matrice nigeriana, assume una portata limitata nella provincia del cagliaritano.
  Dai dati statistici in possesso risulta che nella provincia, nel corso del 2019, il numero di segnalazioni per «tratta di persone» è stato pari a 8 persone (di cui 7 di nazionalità nigeriana), rispetto alle 3 persone (di cui 2 cittadini nigeriani) denunciate/arrestate nel 2018.
  Per i delitti in materia di prostituzione, nello stesso arco temporale, sono state denunciate/arrestate 8 persone straniere (di cui 6 nigeriane), a fronte delle 5 (di cui 4 nigeriane) del 2018.
  Per quanto riguarda, più in particolare, i fenomeni legati alla prostituzione di ragazze nigeriane nella città di Cagliari si rileva che, nell'ambito di diversi procedimenti penali, coordinati dalla locale sezione distrettuale antimafia (DDA), sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in ordine a ipotesi di tratta, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione a carico di alcuni soggetti di nazionalità nigeriana, in pregiudizio di donne loro connazionali, avviate alla prostituzione su strada nelle zone periferiche del capoluogo.
  Tale circostanza è stata confermata, più in particolare, da un'indagine conclusa dalla locale direzione distrettuale antimafia il 21 novembre 2018, con la quale sono stati emessi provvedimenti restrittivi nei confronti di 27 persone di nazionalità nigeriana.
  Nei casi descritti, le vittime di tratta erano state portate a Cagliari e avviate alla prostituzione fino all'estinzione del debito contratto con gli aguzzini, i quali esercitavano sulle vittime diverse forme di intimidazione, anche attraverso riti religiosi voodoo e pratiche esoteriche.
  Si assicura, in conclusione, che le forze dell'ordine pongono in essere una continua attività di monitoraggio ai fini della prevenzione e del controllo sul territorio degli episodi delittuosi consumati ai danni delle giovani donne, specie straniere, avviate alla prostituzione.
  

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

delitto sessuale

migrazione illegale