ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00499

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 17 del 19/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 19/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 19/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/06/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00499
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 19 giugno 2018, seduta n. 17

   MURONI e PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il giorno 9 giugno 2018 si sono verificati, all'interno dell'area di responsabilità dichiarata della Libia, sei eventi distinti per i quali il centro di coordinamento delle capitanerie di porto con sede a Roma ha ricevuto le prime richieste di soccorso. L'attività di coordinamento delle operazioni ha portato al salvataggio di 629 persone che sono state riunite sulla nave Aquarius della ong Medici Senza Frontiere;

   domenica 10 giugno 2018 l’Aquarius ha manifestato i primi problemi di sicurezza a bordo. Quella notte, il comandante della nave comunicava al centro di coordinamento di Roma il peggioramento della situazione sanitaria, nonché lo scarseggiare di risorse alimentari. Il centro di coordinamento di Roma è stato ancora sollecitato nella mattinata dell'11 giugno, con una comunicazione ufficiale;

   nelle prime ore del pomeriggio dell'11 giugno il Governo spagnolo comunicava la propria disponibilità allo sbarco dei 629 migranti a bordo dell’Aquarius presso il porto di Valencia, visto il divieto del Governo italiano a far attraccare l’Aquarius sulle nostre coste;

   in risposta a tale decisione il comandante dell’Aquarius rappresentava preoccupazioni circa la sicurezza del viaggio perché la nave ospitava a bordo più di cento migranti oltre la capienza consentita;

   nella serata dell'11 giugno sono state messe a di disposizione due navi, una della Marina militare e una delle capitanerie di porto, per assistere l’Aquarius, e prendere a bordo 250 persone sull’Orione e 273 sulla Dattilo, in modo da raggiungere, domenica 17 giugno 2018, il porto di Valencia;

   fino a qui i crudi fatti, come anche riferiti dal Ministro dell'interno in Senato il 13 giugno 2018;

   la sostanza di ciò che è avvenuto è però un'altra: sono stati chiusi i porti italiani a esseri umani in gravissime difficoltà. Questa decisione non ha precedenti nel nostro Paese ed è stata assunta su iniziativa del Ministro dell'interno e solo successivamente condivisa anche dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, unico preposto a prendere questa decisione;

   le operazioni di soccorso sono partite su richiesta del comando generale del Corpo della capitaneria di porto di Roma e pertanto, in base al diritto internazionale e in particolare alla Convenzione sulla salvaguardia della vita umana in mare, alla Convenzione internazionale sulla ricerca ed il soccorso in mare e alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, l'Italia risulta essere il Paese giuridicamente responsabile del coordinamento dei soccorsi e dunque lo Stato italiano doveva esercitare tutte le funzioni esecutive che tale coordinamento comporta;

   tra queste c'è il diritto di accesso in un porto quando una nave si trovi in una situazione di pericolo implicante una minaccia per la vita delle persone a bordo, qualsiasi sia lo status di questi passeggeri;

   inoltre il diniego di accesso ai porti italiani a imbarcazioni che abbiano effettuato il soccorso in mare comporta anche la violazione degli articoli 2 e 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo –:

   se il Governo intenda indicare in base a quali norme ed a quali presupposti abbia ordinato al Comando generale del Corpo della capitaneria di porto di Roma l'interruzione delle operazioni di soccorso che si stavano effettuando per mezzo dell’Aquarius in attuazione delle norme di diritto internazionale;

   se il Governo intenda indicare i motivi di tale decisione, a parere degli interroganti propagandistica, visto che negli stessi giorni sono avvenuti altri sbarchi di migranti nei porti italiani;

   sulla base di quali norme sia stato ordinato alla nave della marina militare, con a bordo 273 migranti, di scortare l’Aquarius fino al porto di Valencia;

   quale sia la spesa complessiva della suddetta operazione comprensiva anche dei costi per scortare l’Aquarius fino al porto di Valencia.
(4-00499)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza marittima

nave

impianto portuale