ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 16 del 18/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO LUCA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 18/06/2018
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 18/06/2018
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 18/06/2018
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 18/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/06/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00474
presentato da
DE CARLO Luca
testo di
Lunedì 18 giugno 2018, seduta n. 16

   LUCA DE CARLO, OSNATO, CARETTA, MASCHIO e RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio) ha istituito il fondo in favore dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto in ragione della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dalla legge nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento, se relativi alla sottoscrizione e al collocamento di strumenti finanziari di banche sottoposte a risoluzione o comunque poste in liquidazione coatta amministrativa;

   il fondo è alimentato:

    1) dai conti correnti e rapporti bancari definiti come dormienti e giacenti all'interno del sistema bancario;

    2) dal comparto assicurativo e finanziario;

   il fondo opera entro i limiti della dotazione finanziaria e fino al suo esaurimento, secondo il criterio cronologico della presentazione dell'istanza corredata di idonea documentazione. La dotazione finanziaria del fondo è pari a 25 milioni di euro ed opera per gli anni da 2018 a 2021;

   la legge di bilancio 2017 stabilisce che: «Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sono stabiliti requisiti, modalità e condizioni necessarie all'attuazione di quanto disposto dai commi da 1106 a 1109». Dunque, i termini per l'emanazione del decreto attuativo sono scaduti il 30 marzo 2018;

   centinaia di migliaia di risparmiatori depredati dei loro risparmi, non hanno ancora ottenuto alcun sostegno. Inoltre, è evidente l'esiguità della iniziale dotazione del fondo considerato che:

    i risparmi andati in fumo, a seguito rispettivamente della risoluzione e della messa in liquidazione coatta amministrativa delle banche venete, ammontano a circa 11 miliardi di euro;

    la somma versata dallo Stato ad Intesa San Paolo, in occasione dell'acquisizione da parte della stessa del compendio aziendale di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza e delle relative controllate, ammonta a 4,8 miliardi di euro. Intesa per altro ha richiesto ulteriori garanzie al fine di effettuare un'operazione neutra;

    in occasione dei soli aumenti di capitale lanciati da Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza negli anni 2013 e 2014 – quando, come noto sia a Banca d'Italia che a Consob, lo stato di salute di entrambe le banche era già irrimediabilmente compromesso –, andavano in fumo risparmi per circa 2 miliardi di euro;

   l'accesso al fondo risulta possibile, da parte del risparmiatore tradito o con sentenza o attraverso l'arbitrato dell'Anac. Non può essere taciuto come tutte le domande di accesso dei risparmiatori frodati che potenzialmente potranno ricorrere ad Anac sono circa 350.000 (i detentori di azioni e/o obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche dell'Italia centrale andate in risoluzione sono circa 130.000, i detentori di azioni e/o obbligazioni subordinate emesse (dalle banche popolari venete sono circa 220.000) e dunque l'Anac verosimilmente impiegherà diversi anni per evadere ciascuna posizione. Appare evidente dunque come sia necessario prevedere una procedura snella e standardizzata avanti al collegio arbitrale dell'Anac così da agevolare sia l'accesso del risparmiatore al fondo, in considerazione dei molteplici elementi che già provano la responsabilità diffusa delle banche coinvolte (provvedimenti sanzionatori Consob, Banca d'Italia, Autorità garante della concorrenza e del mercato, Banca centrale europea nonché atti dei procedimenti penali), sia il lavoro del collegio arbitrale dell'Anac –:

   quali iniziative si intenda assumere per provvedere tempestivamente all'adozione del decreto attuativo di cui in premessa, adozione che doveva avvenire entro il 30 marzo 2018 e che è necessaria per garantire ai risparmiatori danneggiati gli adeguati risarcimenti, se non si ritenga opportuno assumere iniziative normative per incrementare la dotazione del «fondo ristoro», ad oggi insufficiente a compensare le perdite subite dai risparmiatori coinvolti, azionisti e obbligazionisti compresi, nonché per definire una adeguata regolamentazione della procedura affidata ad Anac in modo da standardizzare ed agevolare l'accesso al fondo da parte dei risparmiatori traditi.
(4-00474)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

banca

banca popolare