ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00387

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 05/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 05/06/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA' delegato in data 01/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00387
presentato da
PASTORINO Luca
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   PASTORINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la Costituzione garantisce il diritto del minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia e il diritto del genitore a poter crescere i propri figli. Analogamente, la legge quadro in materia di adozione e affidamento, legge n. 184 del 1983, come modificata dalla legge n. 149 del 2001, delinea un ampio sistema di norme a tutela dell'interesse primario del minore a crescere e ad essere educato nel proprio nucleo familiare e sancisce che, al fine di prevenire l'allontanamento dei minori dalle proprie famiglie di origine, è fondamentale il sostegno alla genitorialità da parte dello Stato e quindi la messa in atto di tutti gli interventi di prevenzione e aiuto nei confronti dei nuclei familiari più fragili sotto il profilo culturale ed economico;

   infatti, la sottrazione del minore alla famiglia è considerata come un’extrema ratio, praticabile solo laddove tutte le misure di sostegno al nucleo familiare non abbiano dato gli esiti auspicati. A tal riguardo è importante sottolineare come la legge abbia previsto espressamente che l'inidoneità della famiglia di origine non può essere intesa e valutata in termini prettamente economici;

   infine, è stabilita la temporaneità come uno degli elementi che caratterizza l'istituto dell'affido, che rappresenta una breve parentesi di vita al di fuori del contesto familiare di provenienza, protesa a consentire al minore un percorso di crescita sereno senza tuttavia spezzare il legame con la famiglia di origine, poiché, secondo la legge, l'esperienza dell'affidamento deve essere volta al recupero di quel legame ed al reinserimento del bambino nella propria famiglia nel più breve tempo possibile;

   il 17 gennaio 2018 la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha deliberata un documento conclusivo dell'indagine, iniziata nel 2015, sulla situazione dei minori «fuori famiglia», rilevando importanti criticità del sistema e dando specifiche direttive per introdurre miglioramenti nel nostro ordinamento. Si tratta di criticità che di recente sono state riportate all'attenzione dal settimanale «Left» che ha raccolto diverse denunce di situazioni estreme, come l'eccessiva durata dell'allontanamento dei minori (oltre i due anni previsti dalla legge), errori di valutazione delle realtà familiari, motivazioni generiche nella scelta di allontanamento, mancanza di controlli delle strutture di accoglienza, arbitrarietà degli assistenti sociali, divieto di rapporti fra il minore e la famiglia di origine. Circostanze che violano apertamente la protezione dell'unità familiare e contrastano con l'obiettivo primario di garantire sempre la centralità della relazione tra figli e genitori;

   inoltre, si fa presente come permangano situazioni diversificate nelle regioni italiane e non sia garantito un eguale godimento dei diritti sociali in tutto il territorio nazionale. Infine, emerge, a giudizio dell'interrogante, l'inadeguatezza del sistema di rilevazione dei dati relativi ai minori fuori famiglia che non permette di avere una chiara dimensione del fenomeno –:

   se il Governo sia a conoscenza delle criticità esposte in premessa, con riguardo alla situazione dei minori «fuori famiglia»;

   se e quali iniziative intenda adottare, nell'ambito delle sue competenze, per garantire il diritto del minore a crescere nel proprio nucleo originario, nonché, nel caso di allontanamento, al fine di supportare la famiglia in vista di un reinserimento del minore;

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di verificare l'idoneità delle comunità in cui i minori sono ospitati e delle strutture che erogano prestazioni socio-sanitarie in cui si trovano minori con gravi problematicità fisiche o psichiche;

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di garantire che siano assicurati i livelli essenziali delle prestazioni sociali in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale;

   se intenda adoperarsi per la realizzazione di un sistema informativo nazionale di raccolta dati che fornisca in tempo reale il numero complessivo di minori «fuori famiglia» e la loro collocazione.
(4-00387)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'infanzia

famiglia

diritti del bambino