ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2018
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/06/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/06/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00385
presentato da
UNGARO Massimo
testo presentato
Martedì 5 giugno 2018
modificato
Mercoledì 13 giugno 2018, seduta n. 14

   UNGARO, BRUNO BOSSIO, VISCOMI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   come riportano a gran voce tutti i quotidiani nazionali e locali, nonché i social media come «Il Post», la sera di sabato 2 giugno 2018 – a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia – un uomo di 29 anni originario del Mali, Sacko Soumayla, e con regolare permesso di soggiorno, è morto per una fucilata alla tempia. Le indagini sono attualmente condotte dai carabinieri coordinati dalla procura di Vibo Valentia e non risulta, alla data di redazione del presente atto, che l'omicida sia stato arrestato e assicurato alla giustizia;

   l'omicidio è avvenuto intorno alle otto e mezzo di sera: Sacko Soumayla si trovava con altre due persone originarie del Mali e tutti avevano un regolare permesso di soggiorno. Vivevano nella vicina tendopoli di San Ferdinando, senza luce o acqua potabile e abitata dalle persone che lavorano in nero come braccianti nei campi della piana di Gioia Tauro per pochi euro al giorno, al freddo d'inverno o con quaranta gradi d'estate, Il 27 gennaio 2018 nella baraccopoli, c'era stato un incendio in cui era morta una donna, Becky Moses, di origini nigeriane. Dopo quell'episodio, i migranti avevano iniziato a utilizzare le lamiere per ricostruire le baracche;

   la sera del 2 giugno 2018 Sacko Soumayla – che era piuttosto conosciuto perché collaborava con l'unione sindacale di base per i diritti dei braccianti – e i suoi due compagni stavano facendo proprio questo e si trovavano in una ex fabbrica di mattoni, la Fornace di San Calogero, chiusa da dieci anni per disposizione della magistratura perché ci avevano trovato, come riportato in un'inchiesta del quotidiano La Repubblica, «oltre 135 mila tonnellate di rifiuti pericolosi e tossici, inclusi fanghi altamente inquinanti». Secondo il racconto di uno dei sopravvissuti, a sparare sarebbe stato un uomo sceso da una Panda bianca che ha preso la mira da oltre 70 metri e ha sparato quattro colpi, uccidendo Sacko Soumayla;

   da ultimo, risulta all'interrogante che in quella zona della Calabria si sono verificati anche di recente diversi episodi di violenza contro i migranti, per cui nel mese di ottobre 2017 i carabinieri avevano arrestato quattro ragazzi italiani per aggressioni con l'aggravante di aver commesso il fatto per finalità di discriminazione e odio razziale;

   quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo affinché gli episodi di odio e di discriminazione razziale sopradescritti non abbiano più ad accadere e se e quali iniziative, per quanto di competenza e di concerto con la regione Calabria, si intendano assumere per porre fine all'esistenza di tendopoli e campi di lavoro disumani, presenti da anni sul territorio italiano come quelli della piana di Gioia Tauro o del Vibonese senza il rispetto delle minime condizioni igieniche e delle regole di sicurezza sul lavoro, allestiti precariamente per dare rifugio ai braccianti agricoli stranieri, la maggior parte dei quali possiede un regolare permesso di soggiorno.
(4-00385)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

manodopera agricola

delitto contro la persona

discriminazione razziale