Legislatura: 18Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Primo firmatario: FUGATTI MAURIZIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 31/05/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 31/05/2018 CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 31/05/2018 SEGNANA STEFANIA LEGA - SALVINI PREMIER 31/05/2018 ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER 31/05/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 31/05/2018
FUGATTI, BINELLI, VANESSA CATTOI, SEGNANA e ZANOTELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
continua lo stato di allarme nel Trentino per la sopravvivenza degli ungulati che vengono regolarmente assaltati da branchi di lupi;
l'allarme, già lanciato varie volte negli ultimi mesi, è giunto al punto di guardia dal mese di marzo 2018, quando le perdite di animali si sono verificate quasi giornalmente a Fiemme e Fassa e i media hanno pubblicato video con esemplari di lupi a qualche decina di metri da scuole e abitazioni;
nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 maggio 2018 un attacco predatorio, ai danni del gregge di capre ricoverato alla Malga Bassa di Masi di Cavalese, ha provocato la morte di due capre e la lesione di altri cinque animali con ferite al collo e graffi;
la forestale sta esaminando i campioni di dna per confermare se l'attacco sia dovuto ai lupi e, in quel caso, se la predazione sia stata opera degli esemplari presenti nella zona;
la malga si trova a 1.000 metri di altitudine, a poche centinaia di metri a monte dell'abitato, ed è usata, in primavera e in autunno, per l'alpeggio di capre e pecore che la sera vengono ricoverate nei recinti;
l'ennesimo attacco dei lupi ha spaventato non solo il gregge ma anche i venticinque allevatori della malga che non hanno mai pensato che i predatori potessero spingersi così vicino al paese;
inevitabilmente, l'attacco ha riacceso la rabbia degli allevatori che si trovano a dover far fronte a una situazione che li obbliga a trovare soluzioni alternative urgenti e nuove modalità di gestione e a dotarsi di sistemi di protezione che possano ridurre episodi di attacco dei branchi di lupi, come reti elettrificate e cani da guardiania;
gli allevatori avevano già lanciato l'allarme all'assemblea annuale dell'Unione allevatori di Fiemme e Fassa e avevano promosso due petizioni al Governo e alla Commissione europea, sostenute anche dalle autorità locali, per chiedere maggiore autonomia nella gestione dei grandi carnivori;
nonostante il lupo sia una specie particolarmente protetta, la sua espansione nei boschi del Trentino richiede interventi urgenti per garantire un giusto equilibrio di convivenza tra questi animali e gli allevamenti di montagna;
i provvedimenti assunti dalla provincia autonoma di Trento, come monitoraggi, predisposizione di reti e di container portati in quota dall'elicottero per alloggiare i pastori durante la stagione estiva all'alpeggio, informazione del pubblico e, naturalmente, indennizzi per gli allevatori colpiti, non risolvono questioni basilari di gestione della presenza dei nuovi branchi nelle valli e non garantiscono la sicurezza dei cittadini;
la risoluzione approvata dal Parlamento europeo P8_TA(2016)0034, riconosce la necessità di «valutare accuratamente il ruolo dei grandi predatori e l'eventuale introduzione di misure di adattamento, in modo da salvaguardare la biodiversità, il paesaggio agricolo e l'allevamento del bestiame nelle regioni di montagna, praticato da secoli»; tali passaggi della risoluzione evidenziano pertanto esplicitamente la necessità di apportare modifiche al livello di protezione di determinate specie, in conformità alle esigenze economiche e agricole locali –:
se il Governo non intenda intervenire urgentemente per fronteggiare, con soluzioni efficaci, la grave situazione di pericolo che crea il proliferare della presenza del lupo in Trentino, per la sopravvivenza degli allevamenti e per la sicurezza delle persone, assumendo ogni iniziativa di competenza per affidare alla provincia autonoma di Trento la gestione in autonomia della presenza e della conservazione dei grandi carnivori, come l'orso e il lupo.
(4-00365)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):allevamento
risoluzione
sicurezza pubblica