Legislatura: 18Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/05/2018
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 30/05/2018
TRASFORMA IL 17/09/2018
TRASFORMATO IL 17/09/2018
CONCLUSO IL 17/09/2018
BIGNAMI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
da fonti stampa (Il Resto del Carlino 23 maggio 2018) si apprende dell'incredibile quanto inaccettabile episodio occorso in una classe delle scuole primarie Croce Coperta a Bologna dove sono state servite carote marce e maleodoranti nell'orario di merenda. Era già capitato con le albicocche qualche giorno prima ed episodi analoghi si erano verificati anche nelle primarie Casaralta, sempre a Bologna, come debitamente riportato dagli organi di stampa locali (Il Resto del Carlino 28 febbraio 2018);
le merende monoporzione, a base di frutta e verdura, sono parte del programma finanziato – con fondi dell'Unione Europea – dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali denominato «Frutta e verdura nelle scuole»;
sul sito web dedicato www.fruttanellescuole.gov.it è allegato un documento denominato «Monitoraggio Frutta e Verdura nelle scuole – anno scolastico 2016-2017» nel quale, a pagina 15, pur evidenziandosi un gradimento complessivo della qualità dei prodotti, viene riportato: «Non sono mancate, tuttavia, scuole (intorno al 6 per cento) che hanno parlato di scadente qualità della frutta e della verdura, magari in avanzato stato di maturazione o troppo acerba, in alcuni casi non utilizzabile. Altre hanno dichiarato che sarebbe opportuno fornire alle classi i prodotti locali, a km zero»;
a pagina 22 del medesimo report si legge che: «La relazione fra scuola e fornitori è giudicata molto positiva nel 25 per cento dei casi, abbastanza positiva nel 62 per cento. È una situazione che può essere associata all'assenza di problemi nella distribuzione, evidenziata dal 64 per cento degli istituti rispondenti. Non è tuttavia da sottovalutare il 36 per cento di scuole che ha invece posto in risalto l'esistenza di problemi, con quote più marcate nelle zone di fornitura Trentino-Alto Adige-Veneto e Emilia-Romagna-Friuli-Venezia Giulia-Marche (...). Le principali difficoltà fanno riferimento, in ordine di importanza, alla qualità delle singole forniture, alla puntualità delle consegne, alla corretta quantità delle forniture» –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se abbia notizie aggiornate al riguardo;
se risultino eventualmente verifiche in corso anche da parte del comando carabinieri per la tutela della salute;
quali iniziative si intendano promuovere al fine di avviare una verifica puntuale in relazione alla qualità dei cibi proposti;
quali forme di controllo siano previste sulla qualità dei cibi offerti agli alunni e, in caso di carenze o mancanze da parte dei fornitori, quali provvedimenti possano essere assunti;
se si intenda fornire un quadro riepilogativo dei provvedimenti effettivamente assunti in relazione alla scarsa qualità dei prodotti proposti e delle iniziative intraprese per risolvere tali criticità.
(4-00359)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto alla salute
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