ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00338

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 25/05/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/05/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00338
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   GRIMOLDI e RIBOLLA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in seguito alle ondate migratorie, lo Stato ha delegato le prefetture a stipulare accordi diretti con privati per reperire nei comuni immobili da destinare all'ospitalità dei richiedenti asilo;

   gli accordi, spesso stipulati all'insaputa dei sindaci, portano a dislocare nei diversi comuni molte persone bisognose, senza possibilità per i sindaci di adeguare il sistema dei servizi alle reali necessità di nuovi residenti, impedendo agli stessi di prevenire problemi di ordine pubblico e di natura igienico-sanitaria in situazioni particolari;

   stando alle informazioni direttamente acquisite dall'interrogante, diversi sindaci, già nei mesi di luglio e agosto 2017, si sono trovati costretti ad adottare ordinanze contingibili ed urgenti per prevenire imminenti pericoli di natura sanitaria e di ordine pubblico;

   le ordinanze prevedono, dunque, che i privati comunichino preventivamente al sindaco la partecipazione ai bandi delle prefetture e l'eventuale sottoscrizione di accordi con le stesse, in modo che il sindaco, autorità sanitaria locale ed ufficiale del Governo in materia di sicurezza pubblica, possa effettuare i dovuti controlli igienico-sanitari sugli immobili destinati all'accoglienza e prevenire eventuali problemi di ordine pubblico;

   tali sindaci hanno notificato tale ordinanza alle prefetture prima che questa diventasse efficace;

   le ordinanze sono in vigore per un periodo limitato, essendo adottate per prevenire situazioni di emergenza;

   i prefetti, nei mesi di settembre e ottobre 2017, avrebbero invitato tali sindaci a ritirare le ordinanze o a rivederne i contenuti alla luce di quelli che appaiono agli interroganti indefiniti elementi di dubbia legittimità;

   alla luce di queste richieste, alcuni sindaci hanno revocato o annullato, nel mese di ottobre e novembre, tali ordinanze, essendo venuta meno l'urgenza con l'interruzione dei bandi prefettizi;

   le prefetture, allo stesso modo, hanno incaricato l'Avvocatura di Stato di impugnare le ordinanze chiedendone la sospensione al Tar;

   in seguito alla notifica dei ricorsi, altri sindaci, a quanto risulta agli interroganti, hanno annullato o revocato le ordinanze, con immediata comunicazione alle prefetture;

   le prefetture, a quanto risulta agli interroganti, avrebbero iscritto comunque a ruolo molti ricorsi, portando in discussione davanti al Tar atti già revocati o annullati e generando, comunque, delle spese legali, per gli interroganti inutili in capo a molti comuni –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se, considerato il ruolo di raccordo degli uffici territoriali del Governo nei confronti degli enti locali, ruolo che dovrebbe basarsi sulla leale collaborazione, intenda assumere le iniziative di competenza per evitare che i contenziosi possano nei fatti generare costi per comuni, favorendo un generale aumento della spesa pubblica.
(4-00338)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00338
presentata da
GRIMOLDI Paolo

  Risposta. — Nell'interrogazione in oggetto, concernente la stipula di accordi diretti tra prefetture e privati per il reperimento nei comuni di immobili da destinare all'ospitalità dei richiedenti asilo, si evidenzia che spesso tali accordi sarebbero stati stipulati all'insaputa dei sindaci, senza dare la possibilità agli stessi di prevenire problemi di ordine pubblico e di natura igienico-sanitari.
  Di conseguenza, la mancata informazione avrebbe costretto i rappresentanti degli enti locali ad adottare ordinanze contingibili ed urgenti per prevenire imminenti pericoli di natura sanitaria e di ordine pubblico.
  Al riguardo, si rappresenta che alcune Prefetture, in particolare del nord Italia, ritenendo illegittime le citate ordinanze, adottate ai sensi degli articoli 50 e 54 del decreto legislativo n. 267 del 2000, per mancanza dei requisiti della contingibilità ed urgenza, hanno chiesto ai rappresentanti degli enti locali di revocare i provvedimenti nell'ottica del principio di leale collaborazione tra amministrazioni.
  In particolare, risulta che le prefetture di Milano, Lecco, Bergamo, Novara, Padova, Parma, Modena, Massa-Carrara, La Spezia, ed Enna solo nei casi di mancata revoca dei provvedimenti comunali contrari ai predetti accordi abbiano interessato le competenti sedi distrettuali dell'avvocatura dello Stato, le quali hanno ritenuto necessario procedere all'impugnazione.
  Si informa, inoltre, che le cause in corso sono state definite dai Tar competenti con l'annullamento delle ordinanze adottate dai sindaci (e non revocate su invito delle prefetture) e conseguente condanna dei comuni al pagamento delle spese di giudizio in favore dell'amministrazione ricorrente.
  Con riferimento alle spese legali, si osserva che per espressa disposizione normativa (articolo 9, comma 4, del decreto-legge 90 del 2014, come modificato dall'articolo 1, comma 486, lettere
a) e b), legge 27 dicembre 2017, n. 205), è fissata la percentuale e le modalità di riparto delle somme ed è preclusa alle amministrazioni ricorrenti, nei confronti delle quali è stata emessa sentenza favorevole, qualsiasi valutazione discrezionale.
  Il tema, sotto il profilo strettamente politico, è stato affrontato nella fase di conversione del decreto «sicurezza», dove è stato inserito un emendamento che prevede l'assenso esplicito favorevole da parte dell'ente locale di riferimento per l'affidamento di immobili destinati all'ospitalità dei richiedenti asilo.
  

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agitazione politica

amministrazione locale

asilo politico