ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/05/2018
Stato iter:
05/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2019
GRILLO GIULIA MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/03/2019

CONCLUSO IL 05/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00291
presentato da
DIENI Federica
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   DIENI. — Al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   come riportato dal Corriere della Calabria, il 12 maggio 2018, verso le 16, dopo un violento piovasco, una escursionista, mentre stava scendendo dalla cima del Panno Bianco, seconda cima del Monte Sellaro, nel Parco nazionale del Pollino, nel comune di Cerchiara di Calabria, a causa di un mancato appiglio, scivolava ruzzolando giù per venticinque metri lungo la parete rocciosa fermandosi miracolosamente in un sottostante canalino in parete, appena prima di precipitare per altri 30 metri;

   immediatamente i compagni di escursione, tutti della provincia di Catanzaro, davano l'allarme alla centrale operativa del 118 di Cosenza, la quale girava la chiamata alla stazione del Pollino del Soccorso alpino Calabria;

   il Soccorso alpino, per velocizzare l'intervento, richiedeva al 118 l'intervento dell'elisoccorso così da imbarcare i tecnici del Soccorso alpino presso la piazzola a Cerchiara e sbarcarli direttamente in quota (sulla sella tra la cima del Monte Sellaro e la cima del Panno Bianco) in modo da risparmiare il tempo necessario per percorrere (con tutto il materiale tecnico, barella, corde e altro) i 400 metri di dislivello su sentiero per raggiungere la ferita;

   sebbene in un primo momento sembrasse che la missione dell'elisoccorso fosse stata confermata, gli otto uomini del Soccorso alpino già in piazzola in attesa dell'elicottero in virtù di una successiva comunicazione negativa della centrale 118 hanno dovuto raggiungere l'attacco del sentiero e percorrere a piedi l'itinerario sino al Panno Bianco;

   giunti sul posto, i soccorritori si rendevano subito conto che il canalino in cui si era fermata dopo la caduta l'escursionista era a forma di imbuto, per giunta contornato da materiale roccioso instabile e che non sarebbe stato facile immobilizzare e imbarellare la ferita, operazione che ha richiesto tutta la professionalità dei tecnici del Soccorso alpino;

   una volta imbarellata, la donna veniva dapprima calata in parete accompagnata da due operatori e, successivamente, alla base del canalino, veniva trasportata a spalle con tecnica «portantina», con una decina di ripresa di ancoraggi, sino al Santuario della Madonna delle armi ove ad attenderla vi era una ambulanza medicalizzata del 118;

   la regione Calabria è una delle pochissime ad avere l'elisoccorso con ben quattro elicotteri in configurazione Hems (elicottero medicalizzato che effettua missioni con atterraggi o nei campi sportivi o in ampie piazzole e spazi); per permettere all'elisoccorso di intervenire anche in ambienti impervi o in montagna è necessario che la configurazione sia in Sar (soccorso e ricerca) con la possibilità di utilizzare il verricello senza atterrare così anche da poter trasportare gli uomini del Soccorso alpino per effettuare gli interventi sanitari su richiesta del 118 in ogni luogo ove ci sia la necessità, così come avviene praticamente in tutta Italia;

   il diniego di imbarcare il personale del soccorso alpino sull'elisoccorso crea il paradosso che la centrale del 118 chieda al Soccorso alpino di intervenire per portare soccorso ad un paziente, ma poi nega il mezzo aereo;

   sarebbe inoltre avvenuto in passato che il recupero di un ferito fosse effettuato con elicotteri non sanitari proprio su richiesta del 118 e che poi il paziente venisse imbarcato dall'elisoccorso 118 magari al campo sportivo più vicino, nonostante l'Enac vieti agli elicotteri non sanitari di imbarcare persone traumatizzate –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, quale impedimento di tipo normativo non consenta agli uomini del Soccorso alpino di accedere ai mezzi di elisoccorso e se non ritenga di mettere in atto iniziative, per quanto di propria competenza, visto il pericolo per la vita e la salute dei cittadini che tali limiti rischiano di produrre, per rimuovere ogni ostacolo, a iniziare da quelli descritti, che consenta una piena sinergia tra i soccorritori medici e il Soccorso alpino.
(4-00291)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 136
4-00291
presentata da
DIENI Federica

  Risposta. — L'accordo sancito in Conferenza Stato-regioni in data 3 febbraio 2005, definisce le «linee guida per l'organizzazione dei servizi di soccorso sanitario con elicottero»: nel rispetto di tali determinazioni, la centrale operativa 118 di Cosenza dispone di elicotteri con assetti Hems (Helicopter Emergency Medical Service), con lo scopo di facilitare l'assistenza sanitaria in emergenza garantendo il trasporto immediato di personale sanitario e equipaggiamento sanitario, persone malate o infortunate e attrezzature, sangue, organi, farmaci.
  Tali elicotteri non prevedono l'assetto SAR
(Search and Rescue), assetto indispensabile per garantire il soccorso sanitario in ambiente ostile.
  Le attività Hems in Italia sono disciplinate dal regolamento dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) «Norme operative per il servigio medico di emergenza con elicotteri» e dalla relativa circolare applicativa Enac OPV-18 A del 9 ottobre 2008, che applica a questa tipologia di intervento i requisiti al momento più elevati nell'ambito dell'Unione europea, allo scopo di tutelare i passeggeri trasportati, l'equipaggio di condotta, il personale sanitario, nonché i terzi (soccorritori, accompagnatori) a terra.
  La suddetta circolare, in accordo con quanto stabilito dal codice di navigazione, definisce l'esclusiva responsabilità del comandante dell'elicottero, a cui spetta l'insindacabile decisione, relativamente alla valutazione sulla possibilità di effettuare ciascuna missione nel rispetto delle condizioni di sicurezza.
  Infatti, l'esperienza acquisita nelle operazioni Hems evidenzia tra le cause di molti incidenti la non osservanza dei limiti contenuti negli specifici regolamenti, nel tentativo di risolvere un'emergenza medica di particolare gravità.
  Pur considerando che la richiesta di soccorso in emergenza costituisce una potente motivazione nell'iniziare e portare a termine una missione, anche in condizioni «
borderline», è necessario ricordare che la regolamentazione Hems ha lo scopo di contenere il rischio in tale tipo di operazioni.
  Pertanto, al fine di garantire gli interventi di soccorso sanitario in ambiente ostile, diventa necessario e indispensabile predisporre, a livello regionale, appositi protocolli con altri enti ed istituzioni dello Stato, nello specifico il soccorso alpino e speleologico, fermo restando l'esclusiva competenza della centrale operativa 118 nel gestire unilateralmente l'impiego delle eliambulanze in funzione dei propri compiti istituzionali.
  Tali protocolli devono esplicitare, tra l'altro, le condizioni tecnico operative, le modalità di attivazione dei mezzi di soccorso aerei e terrestri ed i responsabili dell'applicazione dei protocolli stessi, nonché i rapporti con i vari enti che forniscono il personale esperto di soccorso per le operazioni da effettuare.
  Nel caso segnalato nell'interrogazione parlamentare in esame, la regione Calabria ha reso noto di aver provveduto ad avviare iniziative di miglioramento del servizio, attraverso la definizione di specifici protocolli operativi condivisi tra il servizio 118 e il soccorso alpino: al riguardo, questo Ministero ha già provveduto a segnalare alla regione stessa la necessità che detti protocolli operativi tra il servizio di emergenza territoriale 118 e il soccorso alpino siano elaborati in modo dettagliato e risultino atti a definire in modo esplicito le modalità di intervento e gli ambiti di competenza e responsabilità di ciascuno dei due enti interessati; al contempo, è indispensabile che risultino chiaramente delineati i criteri operativi attraverso i quali si esplica la sinergia di intervento tra detti enti nelle missioni di soccorso.
  Riguardo all'incidente verificatosi, la prefettura-ufficio territoriale del Governo di Cosenza ha segnalato quanto segue.
  In data 12 maggio 2018, alle ore 16.24, alla centrale operativa 118 di Cosenza giungeva una telefonata di richiesta di soccorso per una donna infortunata presso Monte Sellaro di Cerchiara di Calabria.
  Nella telefonata si riferiva di una paziente cosciente, che respirava bene.
  Si inviava immediatamente una ambulanza medicalizzata in codice rosso.
  In base a protocollo specifico per gli incidenti di montagna, la centrale operativa 118 di Cosenza contattava telefonicamente il soccorso alpino per il recupero della paziente.
  In tale telefonata l'operatore del soccorso alpino chiedeva l'elicottero sanitario per il trasporto della squadra di recupero (8 persone) dal campo sportivo di Cerchiara di Calabria in quota, a metri 1.400 circa, onde accorciare i tempi necessari a raggiungere la paziente.
  La centrale operativa di Cosenza chiedeva al pilota la fattibilità dell'intervento e, per meglio chiarire le procedure di recupero, metteva in comunicazione telefonica il pilota in turno presso la base di elisoccorso di Cosenza e il soccorso alpino, il quale avanzava la formale richiesta di trasporto della squadra di recupero da Cerchiara al punto di arrivo.

  Il pilota si riservava di rispondere dopo consultazione per l'autorizzazione al trasporto con i vertici operativi dell'Elitaliana.
  Dopo qualche minuto il pilota dell'elisoccorso di Cosenza ricontattava la centrale operativa 118 riferendo di non avere ottenuto l'autorizzazione al trasporto di personale estraneo al servizio di elisoccorso.
  Pertanto, la paziente veniva soccorsa dall'ambulanza medicalizzata del 118 presso il Santuario Madonna delle Armi di Cerchiara di Calabria.
  L'Enac, per il tramite del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha precisato, in merito all'evento descritto, che il comandante della base di elisoccorso di Cosenza aveva segnalato al soccorso alpino Calabria che la configurazione sanitaria del velivolo è di tre posti passeggeri e che, comunque, il personale da elitrasportare avrebbe dovuto essere formato secondo gli
standard di sicurezza della compagnia Elitaliana s.r.l., accettati dall'autorità aeronautica (Enac).
  Al riguardo, in data 29 maggio 2018, il sistema emergenza urgenza 118 – coordinamento regionale – servizio di elisoccorso ha richiesto alla compagnia Elitaliana s.r.l. di sottoporre ad addestramento 16 operatori del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Calabria.
  Nei giorni 25, 26 e 27 luglio 2018 è stato quindi effettuato l'addestramento teorico-pratico di formazione per Hems Expert dei 16 operatori, in base a quanto riportato nel manuale operativo della compagnia, approvato dall'Enac.

La Ministra della salute: Giulia Grillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professioni tecniche

elicottero

parco nazionale