ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00282

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: SERRACCHIANI DEBORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 18/05/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00282
presentato da
SERRACCHIANI Debora
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   SERRACCHIANI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto affermato dall'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini, l'Europa sta lavorando per «mantenere ed approfondire le relazioni economiche con l'Iran», «sviluppare un ambiente imprenditoriale trasparente e basato sulle regole in Iran» e «proteggere gli operatori economici dell'Unione europea»;

   l'Unione europea vuole evitare che le nuove sanzioni americane possano gravare sulle imprese comunitarie, puntando a mantenere viva l'intesa siglata nel 2015 e a non mettere in gioco gli scambi commerciali tra l'Iran e i Paesi europei;

   la Danieli&Officine Meccaniche, azienda italiana con sede a Buttrio (Udine), è uno dei leader mondiali nella produzione di impianti siderurgici, in particolare nel settore dei prodotti lunghi, del cui mercato mondiale detiene oltre il 90 per cento di quota;

   la Danieli occupa nel sistema manifatturiero italiano una posizione importante e strategica;

   in particolare, per la regione Friuli Venezia Giulia Danieli rappresenta un'azienda guida nel campo economico, occupazionale e dell'innovazione tecnologica;

   a causa dell'uscita dal trattato sul nucleare del gennaio 2016 da parte degli Stati Uniti, la Danieli si è vista congelare commesse per 1,5 miliardi di euro in Iran;

   secondo l'amministratore delegato Alessandro Trivillin e il direttore finanziario Alessandro Busi gli ordini non sarebbero più finanziati poiché, dopo la sigla del trattato, «le banche non sono più disponibili a sostenere progetti iraniani per la paura di ottenere sanzioni secondarie»;

   le commesse riguarderebbero una centrale elettrica e impianti per produrre acciaio ad uso civile –:

   quali iniziative immediate e urgenti il Governo intenda intraprendere, sia in sede comunitaria sia nei confronti degli Stati Uniti, per supportare l'azione della diplomazia dell'Unione europea nel superare tale blocco che impedisce a questa azienda di completare opere già approvate.
(4-00282)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00282
presentata da
SERRACCHIANI Debora

  Risposta. — A seguito dell'annuncio dell'8 maggio scorso del Presidente Trump circa il ritiro degli Stati Uniti d'America dal Joint Comprehensive Plan of Action (JCPoA), l'Amministrazione statunitense ha avviato il ripristino, in due distinte tranche da 90 e 180 giorni, delle sanzioni nei confronti dell'Iran e delle aziende, americane e straniere, che operano con controparti iraniane. Tra i settori colpiti dalla sanzioni americani rientrano anche quelli relativi alla vendita diretta o indiretta, fornitura o trasferimento da o verso l'Iran di metalli grezzi o semi-lavorati come alluminio e acciaio.
  L'aspetto più contundente è costituito dal carattere extra-territoriale delle sanzioni secondarie statunitensi, che espone gli operatori commerciali e bancari europei a danni economici sia diretti che indiretti (in termini di
over-compliance e de-risking). La posizione italiana, in linea con le dichiarazioni fin qui rilasciate dall'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini a nome degli stati membri dell'Unione europea, è di profondo rammarico per la decisione americana e di conferma contestuale dell'impegno per la piena attuazione dell'accordo, finché l'Iran continuerà ad attuarlo (come finora certificato dall'Aiea in 12 rapporti consecutivi, da ultimo il 30 agosto u.s.).
  In ambito Unione europea, all'indomani dell'annuncio statunitense, il Servizio europeo di azione esterna (SEAE) ha avviato un'intensa attività di coordinamento con gli stati membri, realizzata anche tramite l'organizzazione di consultazioni periodiche cui l'Italia garantisce costante e adeguata partecipazione. Tale coordinamento ha segnato un importante passaggio lo scorso 7 agosto, quando, contestualmente alla reintroduzione da parte statunitense del primo
set di sanzioni verso l'Iran, sono entrate in vigore le contromisure elaborate dall'Unione europea al fine di tutelare i rapporti economico-commerciali con l'Iran e gli interessi delle aziende europee.
  La Commissione europea ha adottato infatti il regolamento delegato che modifica il mandato per i prestiti esterni della Banca europea per gli investimenti (BEI), inserendo l'Iran nell'elenco dei Paesi ammissibili ai finanziamenti BEI, e ha parimenti concluso la procedura per l'emendamento dell'annesso del così detto «Regolamento di Blocco» (Reg. 2271/96), strumento volto a neutralizzare gli effetti delle sanzioni extraterritoriali di Paesi terzi su persone fisiche e giuridiche dell'Unione europea. Sono state contestualmente pubblicate delle linee guida esplicative a beneficio del settore privato circa l'applicazione del citato regolamento. Tali strumenti hanno peraltro portata ed efficacia limitate a fronte dell'impatto delle sanzioni statunitensi.
  Per tale motivo, nella fase attuale, gli sforzi europei e italiani sono finalizzati alla ricerca di un meccanismo che consenta di mantenere aperti alcuni canali di pagamento verso l'Iran anche posteriormente all'entrata in vigore del secondo
set di misure statunitensi (5 novembre 2018), per consentire le transazioni di beni non soggetti a sanzioni statunitensi (nel settore umanitario, incluso quello sanitario, dell'agri-food e dei beni di consumo).
  Sono state infine intraprese varie azioni di interlocuzione diretta, sia a livello bilaterale, che dell'Unione europea, volte a sensibilizzare le autorità statunitensi circa l'impatto negativo della reintroduzione delle sanzioni sul
business europeo, la cui salvaguardia rimane il principale obiettivo sia dell'Unione europea che di questo Governo.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

funzionario europeo

industria siderurgica

sicurezza pubblica