ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00277

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 17/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00277
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero dell'interno vuole costruire nella città di Palermo un centro di primo soccorso e accoglienza per i migranti che sbarcano al porto di Palermo. Si tratterebbe di una struttura temporanea, prevista per due anni e dovrebbe sorgere nei pressi del quartiere Zen, vicino al Velodromo, in un'area confiscata, in pieno verde storico. Il progetto costerà 7,2 milioni di euro e nella delibera giunta in consiglio comunale tale struttura è definita «hotspot», anche se la prefettura e sindaco di Palermo, sostengono che il centro avrà una finalità diversa;

   lo stesso sindaco di Palermo ha più volte dichiarato la propria contrarietà al centro, così come hanno fatto anche diverse forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, mentre le autorità centrali continuano a sottolineare l'importanza di accogliere i migranti in una struttura adeguata, anziché al porto o al quartiere San Lorenzo;

   il centro sarà costituito da tendostrutture e moduli prefabbricati e occuperebbe un'area di 10.800 metri quadrati. Qui dovrebbero sorgere una struttura da 400 posti letto a moduli da 10, presidio medico, uffici, servizi igienici, luogo di culto e mense. La tendostruttura per l'accoglienza avrà 200 posti a sedere, poi ce ne saranno altre due per un totale di 120 posti;

   tale struttura servirà alla pre-identificazione dei migranti, al foto segnalamento e alle visite mediche. I migranti sbarcati dovrebbero solo transitare in questa nuova struttura, per essere poi trasferiti in centri a lunga permanenza. Il parere degli uffici tecnici del comune è però negativo sia per l'indeterminatezza del tempo di permanenza della struttura, sia perché l'area individuata ricade all'interno di una più vasta area vincolata paesaggisticamente, in base a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 42 del 2004;

   a parere dell'interrogante continuare ad affrontare il tema dell'immigrazione attraverso la costruzione di centri cosiddetti di accoglienza non serve a risolvere le emergenze e troppo spesso ne crea di nuove, con il rischio concreto che in tali strutture si verifichino violazioni sistematiche dei diritti fondamentali della persona, come la privazione delle libertà individuali, la mortificazione delle persone ed episodi di violenze, come dimostrano i dossier sulle violenze subite dai migranti nell’hotspot di Lampedusa;

   sarebbe invece necessario un ripensamento complessivo del sistema di accoglienza che riconosca il diritto alla mobilità, un principio che la città di Palermo ha fatto proprio; essa giudica il «modello hotspot» una violazione palese dei diritti umani ed incompatibile con lo spirito della «Carta di Palermo» –:

   se il Governo intenda specificare la natura giuridica del centro che si prevede di costruire a Palermo, se si tratti di un hotspot, di un Centro di accoglienza straordinario (Cas), o altro, e se i richiedenti asilo accolti in tale struttura avranno la libertà di muoversi una volta terminate le procedure di identificazione;

   se la tendostruttura sia una struttura adeguata ad assicurare ai migranti un'accoglienza dignitosa, in particolare nei mesi estivi ed invernali;

   come si intenda evitare che la presenza di un centro di queste dimensioni, in un quartiere di periferia ad alta marginalità sociale, possa determinare un peso ulteriore per un territorio su cui servirebbero altri tipi di investimenti;

   se il Governo, stante la manifesta contrarietà dell'amministrazione comunale all'apertura del centro, non ritenga di evitare di procedere in tal senso, essendo Palermo una città che ha già dato prova di essere disponibile all'accoglienza quando questa è rispettosa dei diritti umani, delle libertà civili e della dignità della persona;

   se il Governo intenda confermare il carattere temporaneo della struttura, considerato anche che l'ammontare di 7,2 milioni di euro previsto per la realizzazione della stessa appare all'interrogante una cifra decisamente sproporzionata per un'opera temporanea.
(4-00277)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

asilo politico

pronto soccorso