ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00261

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: RUFFINO DANIELA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00261
presentato da
RUFFINO Daniela
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   RUFFINO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   poste italiane gestisce il servizio postale in Italia dagli anni ’60, dapprima in qualità di ente pubblico e in regime di monopolio, oggi nella forma di società per azioni; cura anche la distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi e rappresenta il più grande operatore nel settore dei pagamenti e del digitale;

   a Poste italiane è affidato, fino al 2030, il servizio universale sulla base di un contratto di programma che regola i rapporti tra Stato e azienda e la fornitura dei servizi a cittadini, imprese e pubblica amministrazione;

   la società dispone di un'articolata organizzazione territoriale che vede 132 filiali, 12.845 uffici postali, centri di meccanizzazione postale, 2.117 uffici di recapito con 40.717 addetti al recapito, 7.249 Atm, 18 collegamenti aerei quotidiani, 33.000 veicoli;

   l'azienda riceve un rilevante contributo pubblico a fronte del quale, ad avviso dell'interrogante, non sembra esserci un servizio corrispondente a quanto previsto dalla carta dei servizi postali del 10 ottobre 2017, in cui è contemplata una presenza capillare di Poste italiane, su tutto il territorio nazionale;

   da anni sono in corso tentativi di razionalizzazione dei servizi in termini di economicità ed efficienza; il più recente è di febbraio 2018, data in cui Poste italiane ha lanciato un piano strategico quinquennale, denominato Deliver 2022, finalizzato a massimizzare la rete di distribuzione;

   il piano coinvolge i principali settori di attività dell'azienda: corrispondenza, pacchi e distribuzione; pagamenti, mobile e digitale; servizi finanziari; servizi assicurativi;

   in una prima stesura del piano Deliver 2022, Poste Italiane aveva ipotizzato la chiusura di numerosi uffici periferici in quanto economicamente non sostenibili; il piano definitivo ha deciso di rivedere e annullare parte di queste chiusure per quanto sia comunque prevista la dismissione di molti uffici postali situati nei territori;

   le conseguenze della razionalizzazione degli uffici postali ricadono in particolar modo sulle realtà più piccole;

   questo vale tanto più in quelle zone in cui sono stati già operati importanti tagli al servizio di distribuzione, portato a dieci giorni al mese, alle aperture, previste per due o tre giorni a settimana, e al volume di movimenti, considerato che ci sono zone in cui anche la corrispondenza più rilevante, quale quella delle raccomandate, a volte non viene distribuita;

   le scelte strategiche dell'azienda, pur non perdendo di vista gli obiettivi della crescita aziendale, non dovrebbero in alcun modo prescindere dalla specificità del territorio, in particolar modo delle aree interne e montane; il territorio italiano, infatti, è caratterizzato dalla parcellizzazione dei centri abitati, in particolar modo per via di una specifica conformazione geografica; a questo si aggiungono l'innalzamento dell'età media della popolazione e la concentrazione delle persone più anziane, quindi con minore dimestichezza all'uso delle tecnologie digitali, soprattutto in queste piccole realtà;

   sulla questione si sono espressi numerosi comuni avanzando alcune specifiche proposte in materia di erogazione di servizi minimi essenziali quali: installare un postamat nei comuni in cui gli uffici non sono aperti tutti i giorni; individuare possibili collaborazioni con amministratori locali per ampliare i servizi offerti dagli uffici postali; definire una strategia per l'agenda digitale per le aree interne; formare operatori polivalenti per l'attività di sportello; avviare i servizi di tesoreria per comuni e unioni montane –:

   se il Ministro interrogante non ritenga di dover intervenire, per quanto di competenza, affinché siano garantite l'effettiva erogazione e la qualità del servizio pubblico in capo a Poste Italiane s.p.a. su tutto il territorio nazionale, nel rispetto dell'accordo siglato dalla società con lo Stato, e affinché non siano lesi i cittadini nel diritto di usufruire di un servizio rilevante quale quello in questione.
(4-00261)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

protezione del consumatore

societa' di servizi