ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 14/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00252
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   GEMMATO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155, è stata attuata la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, prevedendo una nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero;

   tale revisione della geografia giudiziaria ha comportato notevoli criticità di natura logistica — strutturale — lavorativa ed organizzativa, posto che gli operatori del diritto, il personale e gli utenti, attualmente, sono riversati in strutture giudiziarie, spesso non in grado di contenere un'affluenza così elevata;

   emblematica è la situazione della città di Bari, che registra un momento di stallo sulla questione. In particolare, con riferimento al tribunale civile di Bari – corte di appello civile e penale — tribunale di sorveglianza e procura generale, da parecchi anni la magistratura, gli avvocati nonché il personale di cancelleria affrontano diverse criticità strutturali: dagli ascensori fuori servizio, alle toilettes parzialmente inagibili, al depauperamento della struttura esterna dell'intero edificio, solo per riportare alcuni esempi;

   all'esito della conferenza permanente tenutasi nel 2016 era emerso che nessuno dei siti giudiziari era a norma, motivo per cui il Governo aveva stanziato circa 4 milioni di euro destinati alla ristrutturazione della totalità di tali siti;

   non sicuri ed inadeguati appaiono anche gli uffici del giudice di pace di Bari, recentemente saliti alla ribalta delle cronache per un incendio che nel mese di marzo 2018 ha colpito i locali sotterranei destinati all'archivio;

   la giustizia penale, viene, inoltre, amministrata in uno stabile, costruito con funzioni diverse da quella giurisdizionale, che non possiede i minimi requisiti di sicurezza e decoro che dovrebbero richiedersi per un palazzo di giustizia: promiscuità negli ambienti; spazi destinati ai detenuti divisi dagli altri ambienti da pareti in cartongesso; aule sottodimensionate rispetto al carico di processi e ambienti lavorativi senza il minimo standard di salubrità, dignità e decoro; presenza di topi all'interno del palazzo; soffitti che cadono a pezzi con infiltrazioni in caso di pioggia; spazi angusti delle cancellerie, con conseguenti difficoltà nella ricerca dei fascicoli; servizi igienici in numero esiguo e spesso non funzionanti; parcheggi insufficienti;

   recentemente il proprietario del palazzo (l'Inail) avrebbe addirittura intimato lo sfratto al Ministero della giustizia, per morosità negli ultimi tre anni;

   la questione va avanti da più di un decennio, caratterizzato da reiterate promesse, di creazione di altri spazi (ad esempio la creazione della cosiddetta «Cittadella della Giustizia», ovvero del cosiddetto «Arcipelago della Giustizia»), ovvero trasferimento in altri immobili (ospedale militare, cittadella della guardia di finanza al quartiere San Paolo, villa patrizia, casermette, casa dello studente). Promesse, ad oggi, disattese;

   anche il protocollo d'intesa del 24 gennaio 2018, tra il sindaco di Bari e gli organi istituzionali, ha prodotto un nulla di fatto, mentre i consigli comunali monotematici sul punto, a quanto consta all'interrogante, vanno deserti;

   numerose sono state le iniziative intraprese anche da associazioni forensi locali, in ogni sede istituzionale, rimaste purtroppo prive di effetto –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se essi trovino conferma e quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di risolvere la questione della geografia e dell'edilizia giudiziaria, a tutela degli operatori del diritto, del personale e degli utenti, nonché della stessa funzione giudiziaria.
(4-00252)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

magistrato non professionale

giudice