ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00246

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 10 del 11/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 11/05/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00246
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Venerdì 11 maggio 2018, seduta n. 10

   GRIBAUDO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nella casa di reclusione «Giuseppe Montato» di Alba, nei giorni a cavallo tra il 25 e il 31 dicembre 2015 e Capodanno 2016, avvenne un'epidemia di legionellosi che costrinse al ricovero d'urgenza in ospedale alcuni dei detenuti;

   poiché non si trattava del primo caso di questa malattia, a tutela della salute del personale in servizio e dei detenuti e per eseguirei necessari lavori di manutenzione dell'impianto idrico, l'amministrazione penitenziaria dispose l'immediata sospensione delle attività dell'istituto, con il trasferimento dei detenuti in altri penitenziari del Piemonte e il trasferimento del personale ad altre sedi;

   all'atto della chiusura i posti regolamentari erano 144 ed il personale contava in pianta organica 124 agenti di polizia penitenziaria e 6 educatori; la struttura è dotata di 1 campo sportivo, 1 palestra, 4 aule per attività formative, 1 teatro, 2 locali biblioteca, 1 locale di culto e 1 laboratorio;

   nei primi mesi del 2016 il Governo pro tempore stanziò 2.000.000 di euro, a valere sul piano di edilizia penitenziaria 2016-2018, per i lavori di «adeguamento dei reparti di detenzione con rifacimento impianti idrico sanitari e termici», ma nel corso dell'anno non venne effettuato alcun intervento; su sollecito e suggerimento dei Garanti dei detenuti del Piemonte è stato riaperto nel 2017, dopo gli opportuni lavori, il padiglione collaboratori, per dar luogo alle attività di socializzazione e formazione che erano fiore all'occhiello di questa struttura, fra cui la cura del vigneto carcerario per la produzione del vino «Vale La Pena», esempio di eccellenza nel settore dell'agricoltura sociale in Italia;

   si apprende dal Garante dei detenuti di Alba che nell'autunno 2017 è stato reso noto un cronoprogramma, il quale indicherebbe come data di fine lavori il mese di dicembre 2019 e che negli ultimi mesi del 2017 sarebbe stato affidato l'incarico, alla ditta Magicom Ingegneria di Roma, per il supporto alla progettazione;

   il 22 marzo 2018 è stato pubblicato sul sito del Ministero della giustizia il piano per l'edilizia penitenziaria per gli anni 2018-2020, che prevede per la casa di reclusione albese un importo di 4.500.000 di euro;

   l'attuale situazione del carcere di Alba pone in condizione precaria il personale addetto e le rispettive famiglie, a causa di trasferimenti e incertezza sulla sede finale di destinazione, determina il deterioramento delle strutture rimaste vuote, impedisce la piena messa in atto delle attività socializzanti per i detenuti, indispensabili per impedire la recidiva, svilisce le attività culturali, educative e imprenditoriali nate nella città di Alba per il recupero dei detenuti e concorre al sovraffollamento delle carceri italiane –:

   quali iniziative intenda adottare per garantire il più rapido recupero dell'intera struttura del carcere di Alba, dando luogo ai lavori di ristrutturazione e manutenzione da tempo previsti e più volte rimandati.
(4-00246)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00246
presentata da
GRIBAUDO Chiara

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante chiede di sapere quali iniziative il Ministro intenda adottare per garantire il più rapido recupero dell'intera struttura del carcere di Alba, dando luogo ai lavori di ristrutturazione e manutenzione già da tempo previsti e più volte rimandati, dopo che venne disposta la chiusura dell'istituto di pena a seguito di una epidemia di legionellosi sviluppatasi fra la fine del 2015 e l'inizio del 2016.
  Va innanzitutto fatto rilevare che per consentire l'apertura, seppur parziale dell'istituto, già dal mese di gennaio dello scorso anno il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria era più volte intervenuto sia presso la direzione generale del personale e delle risorse sia presso il provveditorato regionale (nei mesi di febbraio e marzo 2017) affinché, nelle more della realizzazione degli interventi più complessi, fossero eseguiti i lavori necessari a consentire l'apertura del reparto di nuova costruzione, sezione ex collaboratori oggi destinato a detenuti a media sicurezza, sito in edificio distinto dall'altra struttura, costituito da 2 piani (5 camere detentive al 1° piano e 17 camere al 2°) per una capienza di 39 posti disponibili. Nel mese di maggio 2017, ultimati i lavori di modifica dell'impianto idro-termo-sanitario nella centrale termica, eseguite le relative prove di funzionalità, nonché gli esami di laboratorio che hanno dato esito negativo in ordine alla presenza del batterio della legionella, è stato possibile riaprire detto padiglione che, alla data del 21 giugno 2018, risulta ospitare 46 detenuti che fruiscono della modalità custodiale aperta.
  Per quanto riguarda, invece, i lavori relativi al restante complesso – che prevedono, secondo quanto richiesto dall'Asl competente, il completo e radicale rifacimento di tutto l'impianto idro-termosanitario, nonché l'adeguamento al decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000 dei servizi igienici annessi alle camere detentive – a fronte di una iniziale previsione di spesa di tre milioni di euro per le sole opere di rifacimento delle condutture idriche e degli impianti di riscaldamento, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, ritenendo del tutto incomprensibile una stima economica così elevata, ha ripetutamente richiesto di contenere assolutamente le spese, incaricando il direttore generale del personale e delle risorse di valutare se vi fossero professionalità dell'amministrazione in grado di dare risposte risolutive al problema secondo criteri di economicità disponendo, per l'ipotesi negativa, l'affidamento a professionalità competente con preventivo di spesa.
  Nel successivo mese di giugno la competente direzione generale conferiva all'esterno l'incarico di supporto alla progettazione per gli impianti idro-termo-sanitari, collaborazione che ha supplito alla mancanza dei programmi di calcolo e testi più volte richiesti alla direzione generale per i servizi informatici che solo alla fine del mese di luglio 2017 faceva pervenire la strumentazione necessaria per la predisposizione delle altri parti del progetto, quali il capitolato, il piano per la sicurezza ed il coordinamento ed il piano di manutenzione dell'opera. Tale ritardo, come asserito dalla direzione generale del personale e risorse, non ha consentito di rispettare il termine di affidamento dei lavori all'impresa che risulterà aggiudicataria della gara.
  Allo stato, la progettazione degli interventi di recupero della struttura è in fase di chiusura e si sta procedendo con la predisposizione degli elaborati da trasmettere al C.T.A. ed ai vigili del fuoco territorialmente competenti.
  Considerati i tempi necessari per gli adempimenti propedeutici alla gara e la fase prevista per la procedura comparativa, si può ragionevolmente ritenere che i lavori nei reparti detentivi possano essere conclusi entro la fine del 2019.
  Da ultimo, per completezza si rappresenta che, al fine di ottimizzare l'impiego del personale della casa di reclusione di Alba, attesa la sola parziale riapertura della medesima, il provveditore regionale ha concordato, in via sperimentale, sentite le organizzazioni sindacali, la costituzione di un gruppo di operatori chiamato a intervenire a supporto delle attività di traduzione e piantonamento svolte nel territorio cuneese.
  L'impiego del personale albese a supporto delle attività dei nuclei del sud Piemonte, riducendo il costante ricorso al personale dei reparti degli istituti di Cuneo, Fossano e Saluzzo, contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro di tali realtà penitenziarie ed i servizi complessivamente erogati.

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria edile

detenuto

viticoltura