ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00226

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 10 del 11/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: CATTOI VANESSA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/05/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FUGATTI MAURIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 10/05/2018
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 10/05/2018
SEGNANA STEFANIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/05/2018
ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/05/2018
Stato iter:
22/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2019
GRILLO GIULIA MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/03/2019

CONCLUSO IL 22/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00226
presentato da
CATTOI Vanessa
testo di
Venerdì 11 maggio 2018, seduta n. 10

   VANESSA CATTOI, FUGATTI, BINELLI, SEGNANA e ZANOTELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   già con atto di sindacato ispettivo n. 4-00061 gli interroganti richiamavano l'attenzione del Ministro interrogato in merito alle notizie di stampa su alcuni casi di parti difficoltosi che hanno trovato fortunatamente lieto fine nel pronto soccorso di Arco (TN);

   ultimo intervento in ordine temporale si è avuto lunedì 8 maggio 2018, a seguito di una veloce fase di travaglio, durante la quale la famiglia della partoriente è stata guidata per l'assistenza via telefono dalle ostetriche del punto nascita di Arco: nonostante il supporto telefonico altamente professionale delle ostetriche, è stato necessario attivare l'elisoccorso per poter trasportare l'ostetrica del Santa Chiara di Trento fino alla caserma dei vigili del fuoco volontari di Arco, in quanto non vi era più tempo di portare la partoriente in ospedale;

   sempre col precedente atto di sindacato ispettivo si ricordava che ad Arco il punto nascite è stato chiuso a seguito dell'applicazione della normativa nazionale, con l'avallo della provincia, pur essendo la specificità del territorio assolutamente non compatibile con la normativa che limita i punti nascita;

   in particolare si evidenziava l'ingente costo, per l'azienda sanitaria della provincia autonoma di Trento, derivante dalla chiusura del punto nascita di Arco, pari a 545 mila euro annui per le spese dovute all'utilizzo dell'elicottero per «trasporti urgenti di donne gravide provenienti da Arco»;

   nel richiamato precedente atto si ricordava, altresì, di altre regioni, come ad esempio Emilia-Romagna e Campania, che hanno chiesto la deroga per tutti i punti nascita, alla luce proprio delle criticità e delle particolarità geografiche del bacino di utenza –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non convenga sull'opportunità di adottare tempestivamente ogni iniziativa di competenza finalizzata a garantire, in deroga alla normativa nazionale, il ripristino dell'attività del punto nascita di Arco, considerata la peculiarità territoriale e la necessità di tutelare il bene primario della salute dei cittadini e i livelli essenziali di assistenza.
(4-00226)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 147
4-00226
presentata da
CATTOI Vanessa

  Risposta. — In merito agli aspetti di carattere generale, relativi all'opportunità di ripristinare il punto nascita di Arco, si rimanda integralmente ai contenuti della risposta all'interrogazione scritta n. 4-00061, alla quale il Ministero della salute ha fornito riscontro.
  Per quanto attiene, più specificamente, il parto avvenuto in data 8 maggio 2018, menzionato nella premessa dell'interrogazione, l'assessore provinciale alla salute, politiche sociali e sport ha sottolineato che l'intervento è stato gestito secondo i vigenti protocolli di emergenza, nonché in base alle procedure del percorso nascita territoriale, di cui alle «linee guida per l'assistenza ostetrica nel percorso nascita e protocollo operativo» del 12 settembre 2017, le quali prevedono, tra l'altro, la reperibilità dell'ostetrica dalla 37a settimana di gravidanza.
  Ciò al fine di aiutare la partoriente a valutare il momento opportuno per recarsi al punto nascita, di favorire l'accesso delle donne in travaglio attivo e di consentire il trasporto delle pazienti nella modalità più idonea e sicura per la loro situazione clinica.
  Nel caso in esame, infatti, la partoriente era alla 37a settimana della seconda gravidanza.
  In esito agli interventi effettuati, come riferito dallo stesso assessore, la paziente ha inviato ringraziamenti al personale adibito al percorso nascita e all'elisoccorso, manifestando ripetutamente la sua soddisfazione per l'assistenza ricevuta.

La Ministra della salute: Giulia Grillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato giurisdizionale

levatrice

pronto soccorso