ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 9 del 08/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 08/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00188
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Martedì 8 maggio 2018, seduta n. 9

   GUIDESI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   con il termine Ocm vino (Organizzazione comune mercato vitivinicolo) si indica la regolamentazione unica dell'Unione europea che disciplina il settore vitivinicolo, sia per quanto riguarda le norme di produzione che per quanto concerne la concessione di finanziamenti e contributi ai produttori vitivinicoli. L'obiettivo è di riformare e semplificare l'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, per conseguire un migliore equilibrio tra l'offerta e la domanda sul mercato comunitario e rendere il settore più competitivo a lungo termine;

   nel nostro Paese i finanziamenti e i contributi dell'Ocm vino sono assegnati con bandi annuali emanati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e dagli assessorati agricoltura di ogni regione o provincia autonoma, aventi ad oggetto la concessione di contributi a fondo perduto dal 40 all'80 per cento;

   l'Italia rischia di venire esclusa dai fondi Ocm e quindi dai programmi europei di promozione all'estero per i prossimi cinque anni (2018-2023) a causa di una interpretazione sulla normativa comunitaria da parte della direzione generale agricoltura della Commissione europea;

   risulta all'interrogante, infatti, che con una comunicazione datata 31 gennaio 2018 la direzione generale agricoltura, in risposta ad una lettera di chiarimenti da parte del Ministro dell'agricoltura spagnolo, abbia fornito una diversa interpretazione, rispetto alle precedenti programmazioni, delle norme comunitarie che sovrintendono le misure comunitarie (Regolamento (Ue) n. 1308/2013 e Regolamento di esecuzione n. 1149/2016), in base alla quale nel prossimo quinquennio di programmazione sarà impossibile per gli operatori comunitari promuovere le proprie produzioni vinicole nei Paesi terzi dove già sono state svolte attività per un quinquennio;

   questa interpretazione, ad avviso dell'interrogante illogica, sembrerebbe essere anche in contrasto con le indicazioni della stessa Commissione europea, in quanto all'articolo 45, paragrafo 1, lettera b), del Regolamento (Ue) 1308/2013 si legge che «il sostegno ai sensi del presente articolo riguarda le misure di informazione e promozione dei vini dell'Unione (...) nei paesi terzi, al fine di migliorarne la competitività»;

   con questa interpretazione della direzione generale agricoltura, la promozione dei vini europei nei Paesi terzi rischierebbe di scomparire soprattutto nei mercati del Nord America, come USA e Canada, che rappresentano il primo mercato di consumo al mondo e oggetto di ingenti investimenti promozionali, da parte degli operatori europei, che hanno permesso di conquistare importanti quote di mercato e contrastare la concorrenza delle produzioni vitivinicole degli altri Paesi extraeuropei;

   nei prossimi cinque anni non avere la possibilità di continuare ad essere presenti su mercati importanti ed emergenti comporta la perdita della possibilità di consolidare la presenza del vino made in Italy nel mondo. Questo si tramuterebbe in un danno incalcolabile per il settore con importanti ripercussioni sul sistema economico nazionale, in un momento in cui l’export italiano si è affermato superando addirittura quello della Francia negli Usa e della Spagna in Cina;

   la programmazione, al contrario, dovrebbe avere una proiezione di lungo periodo che arrivi almeno a 10 anni, in quanto un quinquennio non è sufficiente per poter affermare in maniera definitiva e consolidata il prodotto europeo, soprattutto italiano, nei Paesi terzi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'interpretazione della direzione generale agricoltura della Commissione europea e non ritenga assolutamente necessaria e urgente un'azione in sede europea, anche congiuntamente ai Ministri dell'agricoltura degli altri Stati membri, per contrastare tempestivamente la suddetta interpretazione, affinché non si trasformi in un vero e proprio orientamento vincolante della Commissione europea che andrebbe a svantaggio del settore vitivinicolo.
(4-00188)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

viticoltura

domanda e offerta

regolamentazione della produzione agricola