ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00178

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/05/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018
BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER 07/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00178
presentato da
BITONCI Massimo
testo di
Lunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   BITONCI, LORENZO FONTANA, COLMELLERE, COIN, LAZZARINI, COVOLO, PATERNOSTER, VALLOTTO, STEFANI e BISA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   Alfie Evans era un bambino inglese di 23 mesi deceduto per una patologia neurodegenerativa non diagnosticata, ma tale da rendere la sua vita «futile» secondo i giudici del suo Paese, per i quali la ventilazione doveva essergli sospesa nel suo stesso «migliore interesse» («best interest») e doveva essergli applicato uno specifico protocollo di fine-vita;

   i genitori del bambino, poco più che ventenni, si sono opposti in tutti i modi e in tutte le sedi competenti, lamentando la mancanza, per mesi, di cure e approfondimenti diagnostici; soltanto cure palliative;

   l'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, eccellenza mondiale, si era ufficialmente dichiarato disponibile – per bocca della vicepresidente della regione Liguria Sonia Viale e del direttore sanitario della struttura Paolo Petralia – ad accogliere Alfie ed anche a provvedere al suo trasporto adottando tutte le cautele del caso (quale la ventilazione polmonare continua). Le autorità sanitarie inglesi si sono opposte ad autorizzare la trasferta del piccolo adducendo il rischio che durante il viaggio il bambino potesse avere delle convulsioni, preferendone la morte dove si trovava, nonostante Alfie fosse vitale, reagisse, sorridesse;

   l'incuria e le negligenze dell'ospedale inglese sono state documentate dal padre, che ha reso pubbliche parecchie foto che non possono non lasciare chiunque allibito e straziato;

   la vita di Alfie è terminata non già per la sua malattia, bensì per la «giustizia» inglese, secondo cui, a giudizio degli interroganti, un paziente deve morire perché non corra il rischio di aggravarsi durante un trasporto e secondo cui, nell'incapacità dei medici di formulare una diagnosi, si debba eliminare il problema eliminando il malato;

   dopo il piccolo Charlie Gard, l'Inghilterra continua, secondo gli interroganti, a mietere vittime innocenti, cavalcando quella deriva eugenista e eutanatica che confligge con i principi fondamentali sottoscritti con la firma del trattato dell'Unione europea e relativi al rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto (ovvero della separazione dei poteri) e dei diritti umani (articolo 2);

   tutto ciò viola, inoltre, un altro principio fondamentale dell'Unione europea: quello sulla libera circolazione degli individui (ex articolo 67: «L'unione realizza uno spazio di libertà sicurezza e giustizia nel rispetto dei diritti fondamentali...»); addirittura contraddice la stessa Magna Charta Libertatum, i cui principi tutti i popoli europei hanno assunto a modello per i moderni ordinamenti cosiddetti «democratici» (secondo l'articolo 42 della Magna Charta ogni uomo potrà lasciar «il nostro Regno» e farvi ritorno senza danno o timore);

   la circostanza che un giudice civile, negli ordinamenti di common law, abbia il potere abnorme di condizionare la vita umana oltre i casi della giustizia penale, crea una frattura incolmabile tra questi e gli ordinamenti continentali, in una materia fondamentale (è appunto prendendo a modello, secondo gli interroganti, gli ordinamenti di common law che in Italia è stato affrontato, con modalità discutibili, nel 2009, il caso di Eluana Englaro);

   la consegna della vita umana alla discrezionalità del giudice, foriera degli esiti tragici e disumani che sono sotto i nostri occhi, rappresenta una minaccia reale da cui è bene per gli interroganti con convinzione rifuggire;

   quella che appare agli interroganti come una sorta di «pena capitale», inflitta da un giudice a un innocente, come nel caso di Alfie Evans, costituisce il coronamento di una degenerazione culturale, etica e giuridica che rischia di travolgere una intera civiltà –:

   se e quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo abbia assunto per far sì che il piccolo Alfie Evans fosse curato in Italia e per favorire un accordo con le autorità inglesi competenti al fine di consentire il suo trasporto e il suo ricovero presso l'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, che si era detto pronto a curarne il trasferimento e ad accoglierlo.
(4-00178)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

diritti umani

cure palliative