ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00155

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 04/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00155
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Lunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la Repubblica italiana e le Filippine sono legate da una stretta relazione economica, culturale e politica, rafforzata dalla presenza in Italia di 162.469 cittadini filippini titolari di un permesso di soggiorno valido, che ne fanno la quinta comunità straniera nel nostro Paese, con 334,9 milioni di euro (dati 2016) di rimesse inviate ogni anno nel Paese d'origine;

   dal 1° luglio 2016 migliaia di persone, che includono donne e bambini, sono state uccise dalle forze dell'ordine filippine nel quadro della «guerra alle droghe» annunciata dal presidente Rodrigo Duterte come elemento centrale del suo mandato presidenziale che scadrà nel 2022;

   l'8 febbraio 2018 il procuratore della Corte penale internazionale ha aperto un'istruttoria per crimini contro l'umanità commessi nel quadro della guerra contro il narcotraffico;

   il 15 marzo 2018, il Governo filippino ha inviato una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, annunciando l'intenzione di recedere dallo Statuto di Roma, ossia dal trattato internazionale costitutivo della Corte penale internazionale;

   sempre nel mese di marzo 2018, il Governo delle Filippine ha accusato numerose organizzazioni, associazioni e personalità di spicco della società civile, di svolgere attività terroristiche; tra questi vi sono l'inviato speciale delle Nazioni Unite per i diritti dei popoli indigeni, Victoria Tauli-Corpuz e numerosi altri difensori dei diritti umani nel Paese asiatico;

   il 15 aprile 2018, il vicesegretario generale del Partito socialista europeo, Giacomo Filibeck, che aveva precedentemente denunciato gli assassini e gli abusi commessi nell'ambito della guerra alla droga, è stato fermato all'aeroporto di Cebu, dove era atterrato per partecipare al congresso del partito di opposizione Akbayan ed è stato successivamente espulso; come riportato dagli organi di stampa, il segretario alla giustizia delle Filippine, Menardo Guevarra, ha dichiarato che «Filibeck è elencato nella nostra lista nera per aver violato le leggi sull'immigrazione che proibiscono agli stranieri di svolgere attività politica nel nostro Paese», mentre secondo il portavoce del presidente Duterte, Harry Roque, la decisione è stata un «esercizio di sovranità, poiché il leader socialista è una di quelle persone che non vogliamo avere nel nostro territorio»;

   alcuni giorni dopo è stata arrestata la religiosa di 71 anni, suor Patricia Fox, nota per il suo impegni civile, ma accusata dal Governo di Duterte di «condotta irregolare» e di partecipazione ad attività politiche; incalzato dai media sulla vicenda, il presidente Duterte avrebbe dichiarato che non tollererà più alcuna critica da parte di stranieri sulla sua gestione del Paese e soprattutto riguardo la campagna per sradicare la tossicodipendenza –:

   se il Governo italiano non intenda manifestare al Governo della Repubblica delle Filippine disappunto e rammarico per quella che appare all'interrogante una grave involuzione dello stato di diritto che il Paese asiatico sta purtroppo conoscendo in nome della guerra alle droghe, curando di richiamare i diritti umani, il diritto internazionale e i principi della cooperazione internazionale a tutela delle organizzazioni e delle personalità che li difendono attivamente nel Paese, nonché esprimere preoccupazione per le espulsioni e gli arresti nei confronti di rappresentanti di partiti politici internazionali e di personalità religiose, incompatibili con i valori che sono alla base dell'amicizia che lega il popolo italiano e i popoli europei a quello filippino.
(4-00155)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

congresso di partito

relazione culturale