ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00136

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/05/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00136
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Lunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   BIGNAMI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   in data 22 aprile 2018 nella sede di continuità assistenziale Bologna est dell'asl di Bologna i medici in servizio sono stati aggrediti da un paziente. A riportare la notizia è stato un noto quotidiano locale;

   per fortuna non vi sono state conseguenze vista la presenza di una finestra che consente di parlare con i pazienti senza aprire la porta. La porta, tuttavia, viene spesso aperta in orario di ambulatorio e ciò deve portare, ad avviso dell'interrogante, a una riflessione sulla sicurezza di questi luoghi di lavoro, sia per i pazienti che per i medici;

   il paziente in questione si sarebbe presentato suonando insistentemente, bussando rumorosamente alla porta di entrata e ingenerando uno stato di inquietudine tra i medici presenti. L'utente, in chiaro stato di agitazione e con aggressività, ha sferrato poi pugni attraverso la suddetta finestra, che era stata aperta per calmarlo, e solo grazie alla prontezza dei colleghi è stato scongiurato un epilogo ben più grave. L'utente si è poi allontanato minacciando i medici in turno. L'episodio come è ragionevolmente comprensibile ha comunque avuto ripercussioni psicologiche negative sui medici in turno, in quanto ha scatenato una sensazione di paura e insicurezza soprattutto nel momento di dover aprire la porta o uscire ad effettuare le visite domiciliari;

   gli episodi di aggressione a medici e paramedici sia di continuità assistenziale che di pronto soccorso sembra stiano diventando, purtroppo, sempre più frequenti;

   tra gli episodi avvenuti nell'ultimo periodo si citano a titolo esemplificativo un'aggressione a una dottoressa e ad altri operatori del 118 a Napoli e un'aggressione all'ospedale Sant'Andrea di Roma, dove il padre di un ricoverato si è scagliato contro la dottoressa di turno stringendole le mani al collo. Da fonti di stampa si apprende inoltre che in provincia di Bari, a Palese, un equipaggio del 118 è stato minacciato con una katana da un paziente;

   secondo stime recenti delle sigle sindacali sarebbero tremila le aggressioni ogni anno a medici e personale sanitario: pertanto, la sicurezza in questi luoghi di lavoro è un tema da affrontare con urgenza e tempestività, mettendo in atto azioni volte a inasprire le pene per chi aggredisce gli operatori sanitari;

   secondo un recente studio dell'OMCeO di Roma, circa il 66 per cento dei medici avrebbe, almeno una volta nel corso della propria carriera, subito un'aggressione di tipo verbale, psicologica, o addirittura fisica;

   da più parti sono arrivate sollecitazioni per giungere a una chiara e mirata legislazione nazionale o a linee guida e direttive applicative di riferimento per tutte le regioni. Tra le proposte figura anche la dotazione, per ciascun medico di turno, in continuità assistenziale o di pronto soccorso, di un braccialetto che ha un allarme incorporato direttamente collegato con le forze dell'ordine. Si insiste sempre più inoltre sulla necessità che tali reati siano sempre perseguibili d'ufficio e non necessariamente su querela di parte –:

   quali iniziative si intendano assumere, anche in collaborazione con le parti sociali e le sigle sindacali, per consentire ai medici di svolgere il loro lavoro in sicurezza;

   quali iniziative, anche di tipo normativo, si intendano assumere per fronteggiare il problema di cui in premessa, anche procedendo all'inasprimento delle pene per chi aggredisce personale sanitario.
(4-00136)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

sicurezza del posto di lavoro

luogo di lavoro