ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00115

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/04/2018
Stato iter:
28/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/12/2018
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/12/2018

CONCLUSO IL 28/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00115
presentato da
ANZALDI Michele
testo di
Lunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   ANZALDI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   si apprende dagli organi di stampa che un orso bruno marsicano è morto nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2018 nel Parco d'Abruzzo durante un'operazione di cattura da parte del personale dell'ente che gestisce la riserva naturale;

   in base a quanto comunicato dall'Ente la cattura rientrava nell'ambito delle «attività programmate e autorizzate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previo parere dell'Ispra, per il controllo degli animali»;

   dal febbraio 2018 è stato predisposto un «sito di cattura» nel comune di Lecce nei Marsi che era controllato quotidianamente con videosorveglianza o direttamente dal personale del parco;

   misure, queste, adottate anche a seguito di segnalazioni di incursioni in pollai e vicino alle abitazioni da parte di orsi e, in particolare, di un esemplare già radiocollarato dalle autorità del parco;

   dopo la segnalazione dell'orso in trappola, la squadra di cattura si è recata immediatamente sul posto e seguendo il «Protocollo di cattura meccanica e anestesiologica di orsi bruni marsicani in natura e in cattività» sono state effettuate le procedure necessarie ad anestetizzare l'animale e a metterlo in sicurezza;

   in base alla ricostruzione, sin da subito l'orso ha manifestato problemi respiratori e, nonostante le tempestive manovre di rianimazione attuabili in campo, si è verificato il decesso nel giro di poco tempo;

   l'animale è un giovane maschio che in precedenza non era mai stato marcato né radiocollarato, trasportato presso il Centro dell'Ente a Pescasseroli in attesa di essere trasferito all'Istituto zooprofilattico per l'accertamento delle cause di morte;

   è la prima volta che all'interno del parco accade una cosa del genere anche se si sono avuti casi di decesso nel corso di procedure simili come, ad esempio è accaduto all'orsa Daniza in Trentino, che si era resa responsabile di un'aggressione ad un escursionista;

   secondo quanto riportato dagli organi di stampa si ipotizza anche una dose eccessiva per la sedazione;

   le associazioni ambientaliste chiedono di fare luce sull'accaduto anche perché il tema riguarda il rischio estinzione degli orsi nel parco –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziati di competenza intenda assumere per verificare quanto accaduto con l'obiettivo di migliorare l'attuale protocolla cercando di limitare ulteriormente i rischi per gli animali, soprattutto rispetto alle conseguenze dell'anestesia, e rafforzando anche i dispositivi per la rianimazione.
(4-00115)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 dicembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 104
4-00115
presentata da
ANZALDI Michele

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal competente ente parco, si rappresenta quanto segue.
  Le operazioni di cattura e sedazione dell'orso marsicano deceduto il 19 aprile 2018 in località Valle Mora nel comune di Lecce dei Marsi, rientravano tra le attività autorizzate dal Ministero in deroga al decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, a seguito di parere tecnico positivo di Ispra.
  Il decesso dell'esemplare in questione è stato immediatamente comunicato al Ministero dell'ambiente dall'Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il quale ha trasmesso anche una dettagliata relazione sull'accaduto, evidenziando che le operazioni di cattura sono state attuate seguendo i protocolli autorizzati e avvalendosi del personale specialistico del parco.
  La carcassa dell'orso è stata conferita al Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria a Grosseto. La necroscopia ha escluso relazioni dirette tra l'anestesia e la causa di morte dell'orso, confermando la correttezza e la regolarità delle procedure messe in atto dal personale del parco, in particolare di quello veterinario.
  Più nello specifico, l'esame anatomopatologico dell'animale ha evidenziato un quadro complesso e critico a carico dell'apparato respiratorio e dell'apparato digerente. È stato quindi constatato che l'animale era affetto da gravi problemi sanitari, non valutabili dall'esame clinico al momento della cattura, che hanno determinato l'emergenza anestesiologica e di conseguenza il decesso.
  In ogni caso, sono ancora in corso le ulteriori indagini di laboratorio che potranno consentire di ottenere informazioni di maggior dettaglio riguardo lo stato di salute dell'esemplare.
  A ciò si aggiunga che un'approfondita verifica dei protocolli di cattura ed anestesia era stata effettuata da Ispra su richiesta del Ministero nel 2014, successivamente al decesso dell'orsa Daniza in Trentino. La verifica aveva accertato che i protocolli utilizzati per la cattura di orsi, sulle Alpi come nell'Appennino, sono validi e allineati con i migliori standard internazionali.
  L'Ente parco ha fatto presente, inoltre, di aver temporaneamente sospeso le attività di cattura degli orsi, successivamente all'accaduto, fermo restando che i tecnici di settore ne hanno rilevato l'importanza, in quanto tali attività consentono un efficace monitoraggio degli esemplari e contribuiscono a minimizzare conflitti e rischi di incidenti nelle zone interessate.
  Pur non avendo evidenziato criticità particolari, è stato peraltro richiesto ad Ispra di valutare la necessità di una rinnovata verifica dei protocolli di cattura ed anestesia, se del caso, coinvolgendo anche esperti internazionali.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare continuerà a svolgere le proprie attività, senza ridurre in alcun modo il livello di attenzione sulla questione.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

affezione delle vie respiratorie

protezione della fauna

mammifero selvatico