ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: NARDI MARTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/04/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00095
presentato da
NARDI Martina
testo di
Lunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   NARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere premesso che:

   la Nuovo Pignone, controllata dalla multinazionale General Electric (Ge), è un polo tecnologico d'eccellenza di produzione di turbomacchine e compressori; ha un fatturato 5 miliardi di dollari nel 2016 e 5.300 dipendenti negli stabilimenti di Firenze, Massa, Bari, Vibo e Talamona, oltre ad un vasto indotto che solo in Toscana è costituito da 1.400 addetti;

   nel 2016 General Electric ha varato, in accordo con la regione Toscana, il progetto Galileo che impegnava la multinazionale ad investire a regime 600 milioni di dollari in ricerca e nuova occupazione, coinvolgendo anche i poli di Massa e Piombino, con un contributo pubblico di quasi 70 milioni;

   secondo quanto si apprende da organi di informazione sembra che General Electric stia valutando di dismettere la propria quota di controllo in BhGe (Baker Hughes General Electric), la «newco» nata a luglio 2017 dalla fusione tra i due colossi americani nel campo dell’oil&gas, che ingloba le attività in Italia della «Nuovo Pignone»;

   Lorenzo Simonelli, presidente e Ceo di General Electric ha reso noto che «qualsiasi variazione della partecipazione azionaria di Ge in BhGe non avrà ricadute negative sulle nostre attività in Italia o sulle collaborazioni in corso con la Regione Toscana», mentre nel mese di novembre 2017 il presidente della regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Nuovo Pignone Massimo Messeri, hanno sottoscritto un accordo che impegna la società ad aumentare, nei prossimi 5 anni, di 60 unità i dipendenti a tempo indeterminato sul territorio toscano, a garantire 8 milioni di euro di commesse alle imprese toscane, e ad attivare 100 tirocini;

   nonostante queste rassicurazioni, sarebbero a rischio numerosi posti di lavoro dell'indotto della Nuovo Pignone in Toscana ed in particolare delle aziende in appalto e subappalto che fanno riferimento al polo produttivo di Massa. Da quanto denunciato dalle associazioni sindacali l'azienda BCube Industrial spa ha annunciato la necessità di attivare la cassa integrazione ordinaria fino alla fine di aprile 2018 e conseguentemente che non rinnoverà i contratti di subappalto con l'azienda Vivaldi e Cardino di Massa, dove è stata avviata nel mese di marzo la procedura di licenziamento collettivo per 13 lavoratori, e con l'azienda Fc Imballaggi, dove sarebbero a rischio 52 i posti di lavoro;

   i lavoratori delle aziende interessate dalle riduzioni di organico hanno già effettuato e programmato scioperi ed azioni di protesta, mentre le associazioni sindacali hanno chiesto un incontro con i rappresentanti della Nuovo Pignone per capire quale sarà il futuro delle aziende della filiera che hanno stipulato contratti in appalto o subappalto;

   le associazioni sindacali hanno inoltre denunciato che per la forza lavoro relativa ad appalti e subappalti sarebbero in aumento forme di contratto atipiche che accrescerebbero la precarizzazione;

   appare quindi evidente come l'attuale situazione comporti gravi preoccupazioni e perplessità circa le centinaia di lavoratori che potrebbero essere interessati dalla riduzione di commesse dell'indotto legato allo stabilimento Nuovo Pignone di Massa, in un territorio già duramente colpito dalla crisi dove la disoccupazione raggiunge il 16 per cento –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle gravi problematiche che stanno interessando l'indotto dello stabilimento di Massa della Nuova Pignone e quali iniziative urgenti intendano assumere per salvaguardare i livelli occupazionali delle aziende in appalto e subappalto e tutelare i lavoratori interessati, anche alla luce degli investimenti pubblici effettuati a favore di General Electric nel territorio e gli accordi, citati in premessa, sottoscritti con la regione Toscana.
(4-00095)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

rappresentanza del personale

sindacato