Legislatura: 18Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 20/04/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/04/2018
PALAZZOTTO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
in data 4 aprile 2018 la società Almaviva Contact s.p.a. comunica in maniera unilaterale, a sindacati e Rappresentanza sindacale unitaria, l'intenzione di procedere con il conferimento di un ramo d'azienda – da concretizzarsi entro il 18 giugno 2018, relativo all'attività di call center inbound, outbound e customer care, costituito dal complesso di attività, struttura e personale presenti presso l'unità produttiva di Palermo – ad una «newco», una società a responsabilità limitata, il cui capitale sarà interamente controllato da Almaviva Contact s.p.a.;
la società, che a Palermo, conta circa 3.400 lavoratori di cui 2.800 con contratto a tempo indeterminato, vive un momento di difficoltà connesso alla situazione economica e alle problematiche che caratterizzano il mercato specifico ma, appare chiaro che la soluzione della cessione del ramo d'azienda e la costituzione di una nuova società di capitali non risolve il problema delle commesse o dei volumi di lavoro e non offre certezze sulla prospettive aziendali;
il centro di Palermo svolge, in misura prevalente, attività per cinque grandi commesse, tra cui Alitalia, tutte in fase di rinnovo, determinando una situazione di esuberi che sono stati gestiti attraverso una serie di accordi sindacali – in particolare quello triennale siglato il 23 maggio 2017 – che hanno penalizzato fortemente i lavoratori ai quali è stato chiesto di rinunciare a quattro scarti d'anzianità, ad un anno di blocco del trattamento di fine rapporto, e di accettare la cassa integrazione «a scalare»;
quello stesso accordo prevedeva però che, dopo un primo anno di sacrifici per i lavoratori, si procedesse verso un concreto piano di sviluppo che consolidasse il lavoro, il radicamento sul territorio e trovasse le condizioni per rendere competitiva l'azienda sul mercato. A distanza di un anno, invece, con la cessione di ramo d'azienda i dipendenti vengono nuovamente esposti ad un futuro incerto a causa dell'assenza di un preciso piano aziendale che indichi quali siano le strategie e gli obiettivi di Almaviva;
in una città come Palermo in cui la soglia di povertà è ogni giorno crescente e in cui il livello di disoccupazione è ai massimi storici, la tutela dei livelli occupazionali e la garanzia della continuità lavorativa dei circa 3.400 lavoratori di Almaviva è il primo e più importante obiettivo da raggiungere e garantire per il prossimo futuro –:
se il Governo sia a conoscenza dell'operazione finanziaria messa in atto da Almaviva;
se non intenda assumere iniziative di competenza in merito alla vicenda e aprire un tavolo di concertazione con le parti sociali;
se non intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per verificare la solidità dell'operazione finanziaria e valutare il piano industriale;
se non intenda assumere iniziative volte all'adozione di misure che garantiscano i lavoratori della sede palermitana di Almaviva, a partire dalla richiesta all'azienda del rispetto dell'accordo triennale siglato il 23 maggio 2017.
(4-00091)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conservazione del posto di lavoro
politica industriale
situazione economica