ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 7 del 18/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/04/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 18/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/04/2018
Stato iter:
07/08/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2018
TONINELLI DANILO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2018

CONCLUSO IL 07/08/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00079
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Mercoledì 18 aprile 2018, seduta n. 7

   DONZELLI e ZUCCONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in data 11 gennaio 2016 è stato emesso dall'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale il bando di gara relativo alla procedura ristretta per l'affidamento del contratto di concessione di costruzione e gestione, ai sensi dell'articolo 153, commi da 1 a 14, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, di disciplina della finanza di progetto;

   il bando aveva ad oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva della prima fase della piattaforma Europa del porto di Livorno, comprensiva del terminal per contenitori e di tutte le opere ad esso connesse, nonché l'esecuzione dei lavori di realizzazione, l'allestimento e la gestione del terminal per lo svolgimento di operazioni portuali ex articolo 16 della legge n. 84 del 1994 (cig: 6548209901 – cup: b41h15000170005) per un valore di circa ottocento milioni di euro;

   l'opera pubblica oggetto del bando è inserita nel piano regolatore portuale adottato dal comitato dell'autorità portuale di Livorno in data 19 dicembre 2013 con delibera n. 34, e approvato dal consiglio della regione Toscana in data 25 marzo 2015 con delibera n. 36 a seguito di approvazione della variante anticipatrice al piano regolatore generale da parte del comune di Livorno;

   il suddetto bando di gara prevedeva uno studio di fattibilità che sarebbe stato reso disponibile, unitamente alla lettera di invito, ai soggetti che avrebbero superato la fase di prequalifica;

   una nota dell'Ansa del 3 febbraio 2015 riportava testualmente: «BRUXELLES, – La Banca europea di investimenti (Bei) apre la porta ad “anticipare fondi – già nei primi mesi dell'anno – per alcuni dei progetti contenuti nella prima lista presentata dall'Italia nell'ambito del piano Juncker” e la regione Toscana punta sul porto di Livorno, con la realizzazione della darsena Europa e il cosiddetto “scavalco” per collegare lo scalo al retroporto. A parlarne è il presidente della regione Toscana Enrico Rossi che, alla luce dell'accelerazione, rivolge un appello al Comune di Livorno, affinché approvi al più presto il piano regolatore, e all'Autorità portuale livornese perché sviluppi rapidamente la progettazione»;

   in data 27 luglio 2017 l'autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale ha revocato il bando di gara in questione con regolare avviso pubblico, riportante la dicitura «A fronte delle motivazioni contenute nel Provvedimento del Presidente n. 89 del 26 luglio 2017», ma non provvedendo a pubblicare nel relativo sito istituzionale tali motivazioni –:

   a quanto ammontino le risorse pubbliche statali spese per l'effettuazione dello studio di fattibilità e per il piano regolatore portuale, e se le stesse risultino comunque giustificate nonostante l'annullamento della procedura di gara;

   quali siano i tempi previsti per la nuova opera;

   se nel nuovo progetto sia compreso uno studio sull'impatto ambientale che tale opera potrebbe avere sull'erosione della costa pisana.
(4-00079)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 agosto 2018
nell'allegato B della seduta n. 40
4-00079
presentata da
DONZELLI Giovanni

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, concernente la realizzazione della Piattaforma Europa del porto di Livorno, si riferisce quanto segue.
  In merito al primo quesito, l'autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale precisa che l'elaborazione del piano regolatore del porto (Prp) Livorno, iniziata a cavallo tra il 2003 e il 2004, ha comportato analisi, studi, simulazioni, elaborati, discussioni, di diversa origine e natura e la piattaforma Europa ne costituisce solo una parte, per quanto la più rilevante sul piano infrastrutturale; i relativi costi sono a carico di risorse proprie dell'ex autorità portuale e non statali, mentre ammonta a euro 190.042,40 + Iva il corrispettivo per lo studio commissionato alle società Ocean Shipping Consultant e D'Appolonia, esperte nel settore.
  Circa l'attualità delle previsioni del piano e dello studio di fattibilità, è necessario premettere alcune considerazioni.
  All'epoca dell'approvazione del Prp a marzo 2015, la configurazione dell'infrastruttura non poteva che essere quella definita dal piano medesimo in quanto i vincoli ambientali in materia di dragaggi hanno comportato che il Consiglio superiore dei lavori pubblici prescrivesse l'integrale riutilizzazione del materiale dragato per il riempimento delle opere marittime. Di conseguenza, lo studio Ocean Shipping e D'Appolonia non poteva che essere tarato su detta previsione.
  Dopo l'approvazione del Prp sono intervenute due modifiche normative di grande impatto sull'iniziativa:

   il decreto legislativo n. 50 del 2016 che, riformando il codice degli appalti, ha modificato la percentuale di partecipazione della componente pubblica in iniziative di project financing;

   i decreti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 172 e n. 173 entrambi del 15 luglio 2016, che, innovando in materia di dragaggi, rendono oggi possibile lo sversamento in mare in totale sicurezza di 1/3 del materiale dragato, con conseguente possibilità di ridurre la configurazione fisica della darsena Europa e i relativi costi.

  Tali due novità hanno reso necessario, oltre che opportuno, ripensare la gara nel frattempo bandita e procedere alla reingegnerizzazione del procedimento, ferma restando la validità delle previsioni del Prp (la nuova configurazione è infatti perfettamente, inscritta nella sagoma del Prp e quindi non comporta una variante del piano) e dello studio di fattibilità, che rimangono quindi giustificate e fruibili.
  In merito al secondo quesito, la stessa autorità di sistema portuale riferisce che il percorso avviato per la nuova procedura prevede la conclusione delle opere al 2023. Tale percorso, che non comporta ritardi rispetto ai tempi inizialmente previsti, è invece ambizioso rispetto ai tempi medi di realizzazione di infrastrutture importanti. È ora in corso la procedura per l'affidamento della sola progettazione e dei rilievi propedeutici (sondaggi geognostici), per poter poi bandire, dopo le vane autorizzazioni, la gara per la realizzazione delle opere di competenza pubblica.
  Infine, in merito al terzo quesito si fa presente che il Prp è stato oggetto di valutazione ambientale strategica da parte dei competenti uffici regionali. Ovviamente, conformemente alla legislazione nazionale, il progetto definitivo, corredato dallo studio di impatto ambientale, sarà sottoposto a procedura di Via.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Danilo Toninelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi

studio d'impatto