ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00074

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 7 del 18/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: BINELLI DIEGO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/04/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 18/04/2018
FUGATTI MAURIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/04/2018
SEGNANA STEFANIA LEGA - SALVINI PREMIER 18/04/2018
ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER 18/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/04/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00074
presentato da
BINELLI Diego
testo di
Mercoledì 18 aprile 2018, seduta n. 7

   BINELLI, VANESSA CATTOI, FUGATTI, SEGNANA e ZANOTELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la Val Rendena si trova nel Trentino-Alto Adige, in provincia di Trento, ed è suddivisa in 10 amministrazioni comunali, che comprendono una popolazione vasta, aumentata per effetto del massiccio turismo attirato dalle bellezze naturali dei territori;

   tali paesaggi di altissimo valore ambientale ospitano tuttavia grandi carnivori che sempre più spesso si spingono nelle valli, fino ai centri abitati, o che si rischia di incontrare durante passeggiate nei boschi o verso i laghi;

   in particolare, si sono registrate aggressioni da parte degli orsi, che rendono di fatto impossibile la convivenza tra l'uomo e tali animali;

   spesso i cittadini si sentono «confinati» ed evitano le gite e le passeggiate in montagna;

   è sufficiente avventurarsi in una strada di montagna, persino asfaltata, per incontrare plantigradi sul percorso, rendendo impossibile il proseguimento del tragitto, anche con mezzi a motore, come documentano filmati pubblicati dai media locali;

   a tal proposito, sabato 7 aprile 2018 è stato pubblicato dal sito www.news.giudicarie.com un video che riprende le spettacolari immagini dell'incontro di un ragazzo con un esemplare di orso, che si è fermato davanti a lui per parecchi minuti, fortunatamente senza conseguenze;

   a parere degli interroganti il progetto «Life ursus» è stato sottovalutato dalle autorità locali, che hanno perso di fatto il controllo sugli esemplari, e le associazioni ambientaliste pubblicano vademecum su «cosa fare se si incontra un orso», come fosse la cosa più normale del mondo;

   la provincia di Trento continua a disinteressarsi della problematica ma, con l'approssimarsi della stagione estiva e quindi dell'incremento delle gite e delle escursioni, si rende assolutamente necessario un aumento del livello di guardia, già alto da anni;

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno e urgente convocare un tavolo istituzionale, coinvolgendo gli enti locali interessati ai vari livelli, per trovare una soluzione condivisa e valutare iniziative normative, anche allo scopo di consentire alla provincia di Trento una gestione autonoma delle problematiche legate ai grandi carnivori tutelati dalla direttiva 92/43/CEE «Habitat».
(4-00074)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00074
presentata da
BINELLI Diego

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle problematiche connesse alla gestione e conservazione dell'orso in Italia, in particolare nella Provincia Autonoma di Trento, si rappresenta quanto segue.
  Occorre, in primo luogo, ricordare che l'orso è una specie particolarmente tutelata dal quadro normativo europeo: la Convenzione di Berna lo inserisce tra le specie strettamente protette (allegato II) mentre la Direttiva Habitat lo colloca tra le specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di ZSC e una protezione rigorosa (allegati B e D).
  Per quanto concerne la disciplina nazionale, la richiamata normativa europea è stata recepita dal decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 nonché da una serie di disposizioni contenute nella legge 11 febbraio 1992, n. 157.
  In base al quadro normativo nazionale e comunitario sopra delineato, in via generale, è dunque attualmente vietata l'uccisione di esemplari della specie. Le norme prevedono possibilità di deroga ai divieti di cattura o abbattimento solo in caso di gravi danni e a condizione che non esistano soluzioni alternative praticabili e che la deroga non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente delle popolazioni di lupo e di orso.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha da sempre tenuto in grande considerazione la necessità di realizzare e garantire un'efficace conservazione e gestione dell'orso in Italia, trattandosi di specie di alto valore naturalistico la cui tutela non può prescindere da una adeguata gestione dei conflitti con la zootecnia.
  Con questa finalità, si segnala che dal 2015 è stata formalmente istituita una commissione tecnica composta da Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la provincia autonoma di Trento e l'Ispra per la gestione dell'orso e dei grandi carnivori. Dalla sua istituzione, la commissione si incontra regolarmente per affrontare le questioni relative alla gestione e conservazione dell'orso che, peraltro, trova tutela anche nell'ambito del Piano d'Azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace).
  L'Ispra ha evidenziato, peraltro, che, in ragione delle caratteristiche ecologiche delle specie di grandi carnivori, che si muovono su aree molto vaste, e degli obblighi derivanti dall'impatto normativo comunitario, la gestione dell'orso richiede necessariamente una pianificazione su scala sovra-provinciale, dell'intero contesto alpino.
  Ad ogni modo, è opportuno segnalare, che la provincia autonoma di Trento e Bolzano, nella gestione della problematica in esame, ha presentato una proposta di norma di attuazione dello Statuto speciale, finalizzata a conferire alle province autonome le competenze spettanti allo Stato ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche). La norma prevede di demandare al presidente della provincia interessata l'adozione delle misure di prevenzione e di intervento urgente connesse alla gestione della presenza dell'orso e del lupo nel territorio provinciale, nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti ivi previsti. La predetta norma integrativa è stata sottoposta all'esame della Commissione paritetica di cui all'articolo 107 dello Statuto (commissione dei dodici), anche al fine di attivare il confronto istruttorio con i Ministeri competenti.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ribadisce la propria disponibilità al confronto è alla ricerca di soluzioni condivise, ferma restando la consolidata e coerente contrarietà del ministero rispetto ad atti normativi delle regioni o delle province autonome, di deroga alla legge vigente in materia, in violazione dei princìpi costituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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