ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 5 del 13/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: CATTOI VANESSA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 12/04/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2018
FUGATTI MAURIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2018
SEGNANA STEFANIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2018
ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/04/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00050
presentato da
CATTOI Vanessa
testo di
Venerdì 13 aprile 2018, seduta n. 5

   VANESSA CATTOI, BINELLI, FUGATTI, SEGNANA e ZANOTELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   un articolo del 22 gennaio 2018 sintetizza l'allarme che reca nel Trentino la presenza dei lupi, più volte sottolineato dai media negli ultimi mesi, e denota una profonda rottura della convivenza equilibrata tra l'uomo e il lupo in questo territorio;

   la foto di due carcasse di capre sul terreno sbranate dai lupi, in Vallarsa, fa rabbrividire e, purtroppo, non è l'unico orribile spettacolo nello scenario dei media di questi mesi; il comportamento aggressivo dei lupi in Vallarsa sta mettendo in crisi tutte le mandrie e i greggi;

   segnalazioni vi sono state a Matassone e nei dintorni di Ometto, dove gli animali si sarebbero spinti fino al limite dei centri abitati; una carcassa di volpe divorata è stata trovata nei pressi del centro abitato;

   il ritrovamento a Foxi di due carcasse sbranate dai lupi, con relativa conferma da parte del veterinario, ha creato paura e timore negli abitanti della zona che, da una parte, si interrogano sul numero degli esemplari di lupo presenti in Vallarsa e, dall'altra, si rivolgono alla provincia, chiedendo interventi concreti per la propria sicurezza;

   la provincia autonoma di Trento ha messo in atto alcune azioni che tuttavia si limitano al monitoraggio della specie, all'informazione del pubblico, al confronto tra le categorie economiche maggiormente interessate alla presenza dei grandi carnivori, all'indennizzo per gli allevatori; si tratta di azioni che non risolvono questioni basilari di gestione della presenza di nuovi branchi nelle valli e non garantiscono la sicurezza dei cittadini;

   il Ministro interrogato ha elaborato un «Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia» in attuazione della strategia nazionale per la biodiversità che, tuttavia, non ha completato l’iter di approvazione anche per la contrarietà di regioni e province autonome in sede di Conferenza Stato-regioni;

   a livello europeo, nell'ambito del percorso di revisione intermedia della strategia dell'Unione europea sulla biodiversità e del «Piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia», di cui alla comunicazione della Commissione al Parlamento COM2017/198, è stata recentemente approvata dal Parlamento europeo una risoluzione, la P8_TA(2016)0034, che sottolinea che le «direttive sulla tutela della natura prevedono un'ampia flessibilità onde agevolarne l'attuazione tenendo conto delle esigenze economiche, sociali, culturali e regionali secondo quanto sancito dalla direttiva Habitat;» e riconosce la necessità di «valutare accuratamente il ruolo dei grandi predatori e l'eventuale introduzione di misure di adattamento, in modo da salvaguardare la biodiversità, il paesaggio agricolo e l'allevamento del bestiame nelle regioni di montagna, praticato da secoli»;

   la situazione in Vallarsa è grave ed è lampante la necessità di prendere immediati provvedimenti per risolvere tale situazione di emergenza e di pericolo che preoccupa i cittadini e soprattutto gli allevatori –:

   quali iniziative urgenti il Ministro intenda adottare per far fronte alla grave situazione di emergenza e di pericolo che crea il proliferare della presenza del lupo in Vallarsa e se il Ministro non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa di competenza per affidare alla provincia autonoma di Trento la gestione in autonomia della presenza e dello stato di conservazione dei grandi carnivori come l'orso e il lupo, in conformità alla sicurezza dei cittadini e alle esigenze economiche e agricole locali.
(4-00050)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00050
presentata da
CATTOI Vanessa

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa alle problematiche connesse alla gestione e conservazione dei grandi carnivori in Italia ed in particolare del lupo nella Provincia autonoma di Trento, si rappresenta quanto segue.
  Occorre, in primo luogo, ricordare che il lupo è specie particolarmente tutelata dal quadro normativo europeo: la Convenzione di Berna lo inserisce tra le specie strettamente protette (allegato II) mentre la direttiva Habitat lo colloca tra le specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di Zone speciali di conservazione (Zsc) e una protezione rigorosa (allegati B e D).
  Per quanto concerne il quadro normativo nazionale, la richiamata disciplina europea è stata recepita dal decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 nonché da una serie di disposizioni contenute nella legge 11 febbraio 1992, n. 157.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare tiene in grande considerazione la necessità di realizzare e garantire un'efficace conservazione e gestione del lupo e dell'orso in Italia, trattandosi di specie di alto valore naturalistico la cui tutela non può prescindere da un'adeguata gestione dei conflitti con la zootecnia.
  Con questa finalità, l'Italia si è dotata nel 2002 di un piano d'azione per la conservazione e gestione del lupo, che esclude la possibilità di attivare deroghe ai divieti di abbattimento della specie. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha, inoltre, predisposto e portato in discussione presso la Conferenza Stato-regioni un aggiornamento del predetto piano d'azione. In tale piano sono individuate ventidue azioni per regolare il rapporto uomo-lupo che prevedono soluzioni alternative all'abbattimento. Allo stato, si è in attesa della sua condivisione da parte delle regioni, in quanto autorità competenti per la gestione del territorio.
  In base al vigente quadro normativo, sia nazionale che comunitario, in via generale, è dunque attualmente vietata l'uccisione di esemplari della specie. Le norme prevedono possibilità di deroga ai divieti di cattura o abbattimento solo in caso di gravi danni e a condizione che non esistano soluzioni alternative praticabili. Inoltre, tale deroga non deve pregiudicare il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni di lupo.
  L'Ispra ha evidenziato, peraltro, che, in ragione delle caratteristiche ecologiche delle due specie di grandi carnivori, che si muovono su aree molto vaste, e tenuto conto degli obblighi derivanti dalla normativa europea, la gestione del lupo e dell'orso richiede necessariamente una pianificazione su scala sovra-provinciale, così da ricomprendere l'intero contesto alpino.
  Con riferimento alle iniziative urgenti sui casi specificatamente segnalati, si rappresenta che la Provincia autonoma di Trento ha chiesto di poter attuare attività di dissuasione sul lupo in prossimità di Canazei e che queste sono state autorizzate dal Ministero previo parere dell'Ispra.
  Atteso quanto sopra, occorre comunque segnalare che le province autonome di Trento e Bolzano, nella gestione della problematica in esame, hanno presentato una proposta di norma di attuazione dello statuto speciale, finalizzata a conferire alle stesse le competenze spettanti allo Stato ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche). La norma prevede di demandare al presidente della Provincia interessata l'adozione delle misure di prevenzione e di intervento urgente connesse alla gestione della presenza dell'orso e del lupo nel territorio provinciale, nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti ivi previsti. La predetta norma integrativa è stata sottoposta all'esame della commissione paritetica di cui all'articolo 107 dello statuto (Commissione dei dodici), anche al fine di attivare il confronto istruttorio con i ministeri competenti.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ribadisce la propria disponibilità al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise, ferma restando la consolidata e coerente contrarietà del Ministero rispetto ad atti normativi delle regioni o delle province autonome, di deroga alla legge vigente in materia, in violazione dei princìpi costituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

politica comunitaria

sostegno agricolo