ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00049

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 5 del 13/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: ROSSINI EMANUELA
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 12/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/04/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00049
presentato da
ROSSINI Emanuela
testo di
Venerdì 13 aprile 2018, seduta n. 5

   EMANUELA ROSSINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche vieta l'abbattimento delle specie Ursus arctos e Lupus canis per la tutela e la conservazione delle specie, salvo casi particolari come quelli legati a un alto livello di pericolosità, oppure quando l'abbattimento non pregiudica o mette a rischio la conservazione della specie;

   il regolamento attuativo della «direttiva habitat», di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, all'articolo 11, ha disciplinato le deroghe, ovvero i casi e le fattispecie in cui il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare può disporre la cattura o l'abbattimento degli esemplari;

   in Trentino-Alto Adige, in virtù delle particolari condizioni del territorio, negli ultimi anni è diventato quanto mai urgente prendere provvedimenti che garantiscano la naturale e normale convivenza della vita in montagna e lo svolgimento delle attività agricole e pastorali pur in presenza dei grandi carnivori e i ripetuti fatti di cronaca ne sono la prova;

   la Commissione paritetica del Trentino-Alto Adige della XVII legislatura ha avviato l’iter per l'approvazione di una norma di attuazione che integrasse la precedente norma di attuazione del 1974, volta proprio a demandare alle province la competenza sulla gestione delle situazioni di maggiore criticità legate alla presenza dell'orso e del lupo –:

   se il Governo ritenga opportuno valutare la possibilità di assumere le iniziative di competenza per attribuire alle province autonome di Trento e di Bolzano le funzioni in materia di tutela, programmazione e gestione delle specie Ursus arctos e Lupus canis, al fine di garantire un'equilibrata convivenza tra i suddetti grandi carnivori e l'uomo e gli animali domestici e da allevamento.
(4-00049)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00049
presentata da
ROSSINI Emanuela

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle problematiche connesse alla gestione e conservazione dei grandi carnivori in Italia ed in particolare del lupo nella provincia autonoma di Trento, si rappresenta quanto segue.
  Occorre, in primo luogo, ricordare che il lupo è specie particolarmente tutelata dal quadro normativo europeo: la Convenzione di Berna lo inserisce tra le specie strettamente protette (allegato II) mentre la direttiva Habitat lo colloca tra le specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di ZSC e una protezione rigorosa (allegati B e D).
  Per quanto concerne il quadro normativo nazionale, la richiamata disciplina europea è stata recepita dal decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 nonché da una serie di disposizioni contenute nella legge 11 febbraio 1992, n. 157.
  Il Ministero dell'ambiente tiene in grande considerazione la necessità di realizzare e garantire un'efficace conservazione e gestione del lupo e dell'orso in Italia, trattandosi di specie di alto valore naturalistico la cui tutela non può prescindere da un'adeguata gestione dei conflitti con la zootecnia.
  Con questa finalità, l'Italia si è dotata nel 2002 di un piano d'azione per la conservazione e gestione del lupo, che esclude la possibilità di attivare deroghe ai divieti di abbattimento della specie. Il Ministero dell'ambiente ha, inoltre, predisposto e portato in discussione presso la conferenza Stato-regioni un aggiornamento del predetto piano d'azione. In tale piano sono individuate ventidue azioni per regolare il rapporto uomo-lupo che prevedono soluzioni alternative all'abbattimento. Allo stato, si è in attesa della sua condivisione da parte delle regioni, in quanto autorità competenti per la gestione del territorio.
  In base al vigente quadro normativo, sia nazionale che comunitario, in via generale, è dunque attualmente vietata l'uccisione di esemplari della specie. Le norme prevedono possibilità di deroga ai divieti di cattura o abbattimento solo in caso di gravi danni e a condizione che non esistano soluzioni alternative praticabili. Inoltre, tale deroga non deve pregiudicare il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni di lupo.
  L'ISPRA ha evidenziato, peraltro, che, in ragione delle caratteristiche ecologiche delle due specie di grandi carnivori, che si muovono su aree molto vaste, e tenuto conto degli obblighi derivanti dalla normativa europea, la gestione del lupo e dell'orso richiede necessariamente una pianificazione su scala sovra-provinciale, così da ricomprendere l'intero contesto Alpino.
  Con riferimento alle iniziative urgenti sui casi specificatamente segnalati, si rappresenta che la provincia autonoma di Trento ha chiesto di poter attuare attività di dissuasione sul lupo in prossimità di Canazei e che queste sono state autorizzate dal Ministero previo parere dell'ISPRA.
  Atteso quanto sopra, occorre comunque segnalare che le province autonome di Trento e Bolzano, nella gestione della problematica in esame, hanno presentato una proposta di norma di attuazione dello Statuto speciale, finalizzata a conferire alle stesse le competenze spettanti allo Stato ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli
habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche). La norma prevede di demandare al Presidente della provincia interessata l'adozione delle misure di prevenzione e di intervento urgente connesse alla gestione della presenza dell'orso e del lupo nel territorio provinciale, nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti ivi previsti. La predetta norma integrativa è stata sottoposta all'esame della Commissione paritetica di cui all'articolo 107 dello Statuto (commissione dei dodici), anche al fine di attivare il confronto istruttorio con i Ministeri competenti.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ribadisce la propria disponibilità al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise, ferma restando la consolidata e coerente contrarietà del Ministero rispetto ad atti normativi delle regioni o delle province autonome, di deroga alla legge vigente in materia, in violazione dei princìpi costituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione della fauna

vita selvatica

animale domestico