Legislatura: 18Seduta di annuncio: 723 del 11/07/2022
Primo firmatario: SURIANO SIMONA
Gruppo: MISTO-MANIFESTA, POTERE AL POPOLO, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA
Data firma: 11/07/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 12/07/2022 Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/07/2022
DISCUSSIONE IL 12/07/2022
SVOLTO IL 12/07/2022
CONCLUSO IL 12/07/2022
SURIANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
nel 2021, Italia Trasporto Aereo S.p.A., di proprietà del Ministero dell'economia e delle finanze, ha sostituito la compagnia aerea di bandiera Alitalia;
la nuova società avviò la gara per la gestione del servizio di assistenza clienti, adottando il cosiddetto sistema di outsourcing;
Covisian S.p.A. si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio di assistenza clienti: esso era precedentemente gestito da Almaviva Contact — con 621 lavoratori a tempo indeterminato, dei quali 570 operativi nella sede di Palermo —, che ha conseguentemente perso la commessa;
nell'accordo del 21 ottobre 2021, siglato presso il Ministero del lavoro, Covisian S.p.A. si impegnò ad assumere, ex novo, 543 lavoratori (36 su Rende e 507 su Palermo), in quel momento alle dipendenza di Almaviva Contact S.p.A., coerentemente con quanto previsto dalla clausola sociale di cui al contratto collettivo nazionale di lavoro delle telecomunicazioni, per la cura del servizio di customer service di Ita Airways;
nell'aprile 2022, la nuova compagnia aerea ha rescisso unilateralmente il contratto con Covisian S.p.A., ponendo in tal modo a serio rischio l'impiego futuro del personale coinvolto;
il 20 aprile 2022 Ita non si è presentata al tavolo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, programmato per discutere delle prospettive occupazionali di tali lavoratori;
con il contratto scaduto dal 30 aprile 2022, i lavoratori sono rimasti di fatto senza occupazione;
preoccupante, inoltre, è stata la decisione della compagnia aerea di dotarsi di un call center interno, con sede a Roma Fiumicino, ledendo così i legittimi diritti dei lavoratori che nel corso di oltre vent'anni di servizio nel call center di Palermo hanno acquisito notevoli competenze e professionalità;
il 5 maggio 2022 si è svolta, a Palermo, la protesta dei 543 lavoratori: essi risultano paradossalmente licenziati dallo Stato, considerata la proprietà pubblica della società, dopo che lo Stato aveva salvato dal fallimento Alitalia per salvaguardare i livelli occupazionali del personale coinvolto;
a oggi, non si è ancora raggiunta alcuna soluzione;
le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil Cisl Uil (Slc, Fistel e Uilcom) del call center di Palermo avevano già denunciato pubblicamente l'assenza di trasparenza e legittimità delle procedure assunte dalla società pubblica Ita nell'avviare la gara per la gestione del servizio di assistenza clienti: i caratteri giuridici erano fortemente privatistici e non conformi alle norme del Codice degli appalti previste per le stazioni appaltanti pubbliche, con l'assenza di applicazione della clausola sociale, l'applicazione del principio di offerta al massimo ribasso, il sistema premiale del calcolo del punteggio a favore del fornitore che avesse la propria sede su Roma — quando la totalità del personale risiede in Sicilia e Calabria — e la previsione della possibilità di delocalizzazione del servizio;
una numerosa platea di ricercatori e analisti sostiene che le esternalizzazioni, quale quella inerente al caso in oggetto, sono causa della progressiva precarizzazione dei posti di lavoro: vi sono lavoratori assunti da società di outsourcing, chiamati a continuare a lavorare in appalto, con un impatto negativo anche sul potere di negoziazione dei sindacati, indeboliti a ogni cessione o cambio di appalto –:
quali iniziative, per quanto di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di riaprire immediatamente le trattative con Ita S.p.a. sulla vertenza Covisian S.p.a., per porre un freno alla citata deprecabile prassi e combattere la precarizzazione dei posti di lavoro, per garantire, in futuro, il rispetto della clausola sociale normativamente prevista e infine per applicare a Ita S.p.a. le norme della cosiddetta amministrazione trasparente, contenute nel decreto legislativo 33 del 2013 e nel codice dell'amministrazione digitale.
(3-03075)
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