ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03010

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 705 del 01/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 01/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CABRAS PINO MISTO-ALTERNATIVA 30/05/2022
CORDA EMANUELA MISTO-ALTERNATIVA 07/06/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 01/06/2022
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03010
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo presentato
Mercoledì 1 giugno 2022
modificato
Lunedì 13 giugno 2022, seduta n. 706

   VALLASCAS, CABRAS, CORDA. — Al Ministro della difesa, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   alcuni organi di stampa della Sardegna hanno dato la notizia secondo la quale il 6 maggio 2022 si è aperta l'udienza preliminare, davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, che dovrà valutare la «richiesta di celebrare un processo [...] nei confronti dell'attuale capo del Comitato militare dell'Unione europea ed ex Capo di Stato Maggiore, Claudio Graziano (69 anni), indagato assieme ai predecessori Danilo Errico (69), Domenico Rossi (71, l'unico presente in aula), Sandro Santroni (72) e Giuseppe Valotto (76 anni)»;

   i cinque alti generali, tutti ex capi di Stato maggiore, sono accusati di «disastro ambientale nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cagliari sugli effetti di anni di esercitazioni militari nel poligono di Capo Teulada»;

   in particolare, le indagini vertono sullo «stato di compromissione e devastazione ambientale della cosiddetta “penisola Delta, il cuore del poligono”: un angolo di costa di nemmeno tre chilometri quadrati dove nel giro di pochi anni, dal 2008 al 2016, furono sparati 860 mila colpi di addestramento, con 11.875 missili, pari a 556 tonnellate di materiale bellico»;

   secondo quanto riportava il 28 aprile 2022 il Fatto Quotidiano, «Nel capo d'imputazione si legge della “penisola (detta Delta, o anche ‘interdetta’ perché vietata dagli anni 70) utilizzata come bersaglio da terra e da mare”, dell'“elevatissimo numero di colpi – tra artiglieria pesante, razzi e missili anticarro – non inferiori, nel periodo del 2010 al settembre 2014, a complessivi 686.000 con grave impatto sulla morfologia del territorio e dispersione di metalli pesanti”; della presunta violazione degli “obblighi imposti dal decreto del Ministro della difesa datato 22 ottobre 2009, riguardanti le procedure di gestione, stoccaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti”; degli “estesi crateri prodotti dall'impatto e dall'esplosione di missili e munizioni” e di “fenomeni di erosione idrica ed eolica sino a determinare in più punti l'affioramento roccioso del substrato con gravi ripercussioni sulla flora e sulla fauna”»;

   il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione nel 2019, argomentando «circa l'inesistenza del nesso di causalità tra le possibili sostanze contaminanti e le malattie – in genere leucemie e linfomi – che hanno colpito una trentina tra civili e militari, alcuni deceduti, come sulle “difformità di lettura e di interpretazione” del decreto del 2009»;

   la richiesta di archiviazione è stata respinta dalla Gip «a seguito delle opposizioni dei legali delle vittime, ordinando l'imputazione coatta per il disastro a nuove indagini sull'ipotesi di omicidio colposo e lesioni colpose», quest'ultima accusa è stata archiviata per Graziano perché i fatti risalirebbero a prima del suo incarico allo Stato maggiore, per gli altri è stata chiesta una «superperizia, ma l'incidente probatorio non è ancora iniziato»;

   per il disastro il pubblico ministero «ha individuato le persone offese nel Ministero dell'ambiente, nella regione Sardegna e nel comune di Teulada»;

   la vicenda esposta appare di estrema gravità sia per l'ipotizzata correlazione esistente tra attività del poligono e l'insorgenza di gravi patologie tra civili e militari, sia per il danno provocato all'ambiente, tutte circostanze che richiedono un immediato chiarimento da parte dei Ministri interrogati, indipendentemente dagli esiti dell'inchiesta –:

   se il Governo sia in possesso di informazioni in merito allo stato dell'ambiente e alla salute pubblica nel territorio e tra le comunità interessate e se non intenda promuovere un'inchiesta al fine di valutare il danno ambientale e l'insorgenza di patologie in relazione all'attività nel poligono;

   se il Ministero della transizione ecologica non intenda costituirsi parte civile nel procedimento in corso a Cagliari.
(3-03010)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

inchiesta giudiziaria

sanita' pubblica