ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 653 del 09/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: CATTANEO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/03/2022
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/03/2022
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/03/2022
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/03/2022
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/03/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/03/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02811
presentato da
CATTANEO Alessandro
testo di
Mercoledì 9 marzo 2022, seduta n. 653

   CATTANEO, PAOLO RUSSO, D'ATTIS, ANNA LISA BARONI, PORCHIETTO e GIACOMETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il 14 dicembre 2020 (considerati anche i 5 giorni di tolleranza) è scaduto il termine ultimo stabilito per corrispondere tutte le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio scadenti nel 2020 e 2021 e sospese durante la pandemia;

   come evidenziato dal Ministero dell'economia e delle finanze rispondendo a una specifica interrogazione al Senato della Repubblica erano 1,25 milioni i contribuenti in regola alla data del 1° gennaio 2020 con i piani di rientro agevolato dal debito fiscale;

   alla scadenza sopra indicata, oltre mezzo milioni di contribuenti, il 43 per cento del totale, non ce l'ha fatta a rispettare la maxi scadenza che prevedeva il versamento dell'intero ammontare sospeso in unica soluzione. Di conseguenza, questi contribuenti hanno perso tutti i benefìci della definizione agevolata. La somma non definita è pari 2,4 miliardi di euro;

   come disposto dall'articolo 3 del decreto-legge n. 119 del 2018, oltre all'impossibilità di accedere a nuove rateizzazioni, in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento nei termini fissati delle rate, la sanatoria non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione;

   i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell'importo complessivamente dovuto a seguito dell'affidamento del carico e non determinano l'estinzione del debito residuo, di cui l'agente della riscossione prosegue l'attività di recupero;

   attualmente si è nella fase in cui l'Agenzia delle entrate-riscossione (Ade) ha già ricalcolato il debito residuo, ricaricato le sanzioni e gli altri oneri stralciati per effetto delle sanatorie e notificato agli interessati la richiesta di pagamento. Le intimazioni prevedono il pagamento del debito entro 5 giorni, senza possibilità di dilazione o altre tolleranze. Viene chiarito, che o si paga o le azioni esecutive saranno implacabili;

   per consentire la riapertura dei termini delle procedure agevolative scadute erano state richieste nuove misure, anche in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge cosiddetto Milleproroghe e sono stati accolti diversi ordini del giorno, ma per il momento non sono previste nuove agevolazioni;

   molte imprese saranno costrette a ricorrere a soluzioni estreme, utilizzando gli strumenti extra tributari che permettano il blocco delle azioni esecutive e la riduzione delle sanzioni: l'utilizzo della transazione fiscale prevista dall'articolo 182-ter della legge fallimentare, che però richiede l'accesso a una procedura di concordato preventivo o la richiesta di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ex articolo 182-bis;

   la nuova procedura di composizione negoziata della crisi d'impresa (Cnc), introdotta con il decreto-legge n. 118 del 2021, appare difficilmente percorribile, in quanto la domanda di nomina dell'esperto e la istanza da presentare al tribunale per ottenere le misure cautelari richiedono la predisposizione di documentazione specifica che necessita di tempo. Alcune delle certificazioni sono rilasciate dall'Ade che si riserva 45 giorni per consegnarle;

   si tratta di una situazione che incide pesantemente sulle famiglie e sui conti delle imprese, ove si consideri che l'emergenza sanitaria scade il 31 marzo 2022 e che, a questa, si è aggiunto il fosco scenario economico derivante dall'aumento dei prezzi legati alle sanzioni per la guerra russo-ucraina, all'inflazione ed al caro bolletta –:

   se non ritengano opportuno adottare iniziative normative per prorogare nel 2022 i termini relativi alle definizioni agevolate di cui agli articoli 3 e 5 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, all'articolo 16-bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, e all'articolo 1, commi 190 e 193, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, prevedendo la disapplicazione delle sanzioni o della decadenza dei piani di rateizzazione a carico dei contribuenti che non abbiano rispettato il termine.
(3-02811)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

debito

aumento dei prezzi

impresa in difficolta'