ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02378

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 534 del 02/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/07/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02378
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Venerdì 2 luglio 2021, seduta n. 534

   DEIDDA. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel gennaio 2015, con una decisione repentina, è stata chiusa la casa circondariale di Iglesias, asseritamente interessata da un mal funzionamento dell'impianto di riscaldamento e/o al sistema fognario;

   la costruzione in esame è stata realizzata negli anni '80, mentre l'attività carceraria è stata avviata nel 1994, con prevalenza di detenuti protetti: condizione, quest'ultima, che determina l'indispensabilità della stessa struttura e l'inopportunità della sua chiusura;

   l'istituto in esame garantiva ai detenuti adeguate condizioni di vivibilità, consone al rispetto dell'essere umano secondo quanto previsto Consiglio d'Europa: è ciò, nonostante le diverse disfunzioni agli impianti che, seppure registrare, risultavano di facile superamento;

   desta enorme preoccupazione la situazione delle carceri italiane, le quali, dopo il calo della popolazione carceraria intervenuto nel 2020, allo stato, registra un allarmante sovraffollamento, così come anche evidenziato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale in occasione della Relazione al Parlamento intervenuta nel corso del 2021;

   attualmente, nelle carceri italiane risultano recluse 53.661 persone, a fronte di una capienza massima di 47.445: numeri che, però, preoccupano anche in ragione dei drammatici accadimenti intervenuti nel corso della pandemia. In particolare, nella prima metà del 2020, il 65,3 per cento dei detenuti in Sardegna era distribuito in 4 istituti sardi su 10, vale a dire: a) Cagliari-Uta con 598 unità, per un massimo di 561; b) Oristano-Massama con 285 unità a fronte di numero massimo pari a 265; c) Sassari-Bancali con 473 detenuti nonostante il limite di 454; d) Alghero con 159 unità a fronte di una capienza di 156;

   la chiusura della casa circondariale di Iglesias suscitò diverse manifestazioni di protesta, in particolare per il tramite dell'associazione «Familiari dei detenuti della casa circondariale di Iglesias» o anche della stessa Caritas, operante nella stessa struttura;

   il problema del sovraffollamento delle carceri può essere compiutamente affrontato a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, mediante la costruzione di nuovi istituti detentivi o il recupero di quelli esistenti, come la casa circondariale di Iglesias, la cui costruzione, infatti, è costata diversi miliardi di lire, rendendo ancora più assurda la sua chiusura e la permanenza in uno stato di abbandono, con grave danno per l'erario;

   l'eventuale riapertura sarebbe condizionata da dei lavori di ristrutturazione e messa a norma di diversi milioni di euro;

   non è chiaro quale ente abbia attualmente la gestione del suddetto stabile –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di salvaguardare dal degrado, lo stabile costruito e adibito in passato a casa circondariale nel comune di Iglesias, se del caso, ipotizzandone la riapertura o un eventuale altro utilizzo.
(3-02378)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

stabilimento penitenziario

riscaldamento