Legislatura: 18Seduta di annuncio: 530 del 25/06/2021
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/06/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 24/06/2021
TRASFORMA IL 23/07/2021
TRASFORMATO IL 23/07/2021
CONCLUSO IL 23/07/2021
DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:
il 3 ottobre 2020, dopo la nottata di maltempo straordinario che si è abbattuta sul Piemonte e, in particolare, nelle province di Cuneo, Biella, Vercelli, Novara e Verbania, alle ore 13,40, crollava il ponte di Romagnano Sesia;
l'infrastruttura collegava le 3 province del nord Piemonte, con un traffico superiore ai 20 mila passaggi al giorno e solo per un puro caso non ci sono state vittime;
il crollo del ponte è stato il simbolo plastico del dramma dell'alluvione piemontese dell'ottobre 2020;
solo grazie all'intervento urgente della provincia di Novara, competente pro tempore sul tratto stradale, si è intervenuti per il ripristino e la messa in sicurezza dell'alveo del fiume per evitare nuovi rischi anche per la popolazione;
solo dietro la continua sollecitazione dal territorio, Anas e Ministero sono arrivati al perfezionamento delle documentazioni necessarie per la costruzione e la progettazione esecutiva dell'opera in tempi molto rapidi;
a fine marzo 2021 sono partiti i lavori che si comporranno di due momenti distinti, ossia la realizzazione del ponte provvisorio, i cui tempi previsti e comunicati da Anas dovevano essere di 140 giorni, e la realizzazione del ponte definitivo per il quale ci vorranno quasi tre anni;
i lavori per il ponte provvisorio si sono completamente bloccati per quasi tre mesi e che già dal mese di maggio regione, sindaci del territorio, le due province di Vercelli e Novara e Confindustria Novara-Vercelli-Valsesia denunciavano come non vi fossero tangibili progressi e l'area fosse rimasta desolatamente abbandonata da ogni attività e solo cintata con le reti da cantiere;
anche il Codacons è intervenuto sul caso del ponte di Romagnano, evidenziando il danno enorme per il territorio piemontese per ogni giorno di ritardo e presentando un esposto alla Corte dei conti per fare chiarezza sulla vicenda e affinché si accertino eventuali responsabilità;
dietro le tante sollecitazioni delle autonomie locali e dei cittadini, nella seconda metà del mese di giugno 2021 sono finalmente ripresi i lavori di realizzazione del ponte provvisorio e Anas, in un comunicato del 18 giugno, dichiarava che era pervenuto il collaudo del Genio militare in esito alla bonifica di ordigni bellici sulla sponda di Romagnano e le squadre dell'impresa esecutrice CO.GE. FA s.p.a. hanno potuto riavviare gli interventi di movimento terra, quelli di deviazione temporanea del percorso del fiume per consentire l'avanzamento della bonifica bellica sulla sponda di Gattinara e quelli di realizzazione delle opere di fondazione della spalla e della pila lato Romagnano su cui poggerà ponte provvisorio;
nel medesimo comunicato, Anas ammette che le criticità emerse prima di Pasqua hanno determinato la necessità di rimodulare il cronoprogramma dei lavori e che il completamento dei lavori del ponte provvisorio è «fissato per il mese di ottobre» e che «saranno studiate con l'impresa esecutrice modalità di cantiere per contrarre le attività»;
occorre porre rimedio con assoluta urgenza al ritardo accumulato e intervenire sulle nuove tempistiche, assolutamente inaccettabili –:
cosa intenda fare il Governo per recuperare il tempo perso e quali iniziative intenda assumere per contrarre le nuove tempistiche del piano.
(3-02359)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):corso d'acqua
autonomia
sicurezza stradale