Legislatura: 18Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA 18/05/2021 DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 18/05/2021 FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 18/05/2021 OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 18/05/2021 VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 18/05/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 18/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/05/2021 Resoconto DI MAIO MARCO ITALIA VIVA RISPOSTA GOVERNO 19/05/2021 Resoconto DI MAIO LUIGI MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 19/05/2021 Resoconto UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA
DISCUSSIONE IL 19/05/2021
SVOLTO IL 19/05/2021
CONCLUSO IL 19/05/2021
UNGARO, MIGLIORE, MARCO DI MAIO, FREGOLENT, OCCHIONERO e VITIELLO. —
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
nelle settimane scorse Marta Lomartire, 24enne pugliese partita per intraprendere un lavoro da ragazza alla pari a Londra, regolarmente ospite di suo cugino, medico, residente nel Regno Unito da quasi 15 anni, è stata inspiegabilmente trattenuta per 12 ore in un centro di detenzione;
al suo arrivo all'aeroporto di Heathrow, Lomartire, in possesso di tutti i documenti necessari, ma sprovvista del visto lavorativo di cui ancora non si conoscono con chiarezza le regole per il rilascio, veniva bloccata dalla polizia di frontiera;
dopo il sequestro del bagaglio, degli effetti personali e del cellulare, Marta Lomartire veniva condotta presso l’Immigration removal centre di Colnbrook, dove è rimasta per 12 ore prima di essere espulsa con un volo per Milano;
Colnbrook è un centro di detenzione, con sbarre alle finestre, impossibilità di mettersi in contatto con l'esterno e dove qualsiasi movimento viene monitorato dagli agenti di polizia. Un vero e proprio stato di detenzione, dunque;
Marta Lomartire ha riferito di non aver potuto avvisare i familiari per ore, incluso il cugino da anni residente a Londra;
si apprende che nelle ultime settimane il Governo del Regno Unito ha detenuto, in centri di raccolta e reclusione per migranti, decine di cittadini europei, fermati all'arrivo nel Regno Unito poiché presumibilmente sprovvisti del visto di lavoro divenuto necessario dopo la Brexit;
le misure di detenzione, estese anche fino a 7 giorni, che comportano perquisizioni nonché sequestro di tutti gli effetti personali, appaiono assolutamente sproporzionate rispetto alle violazioni contestate e, al momento, non sono arrivate a Marta Lomartire spiegazioni, né tanto meno scuse da parte delle autorità del Regno Unito per il trattamento subito;
le misure applicate non sembrano conformi all'Accordo di recesso e in linea con le relazioni di buon vicinato invocate nell'Accordo sugli scambi commerciali e sulla cooperazione;
solo a seguito di forti pressioni mediatiche, il Governo britannico ha proceduto, nelle ultime ore, ad aggiornare le proprie linee guida, assicurando maggiore flessibilità nel trattare i rimpatri –:
se corrispondano al vero le informazioni riportate in premessa, quali iniziative intenda adottare nei confronti del Governo del Regno Unito affinché vengano rispettati i diritti dei cittadini italiani ed appartenenti ai Paesi dell'Unione europea e se, in tale contesto, non sia il caso di prevedere campagne informative adeguate, al fine di informare i cittadini italiani ed europei sulle nuove regole in tema di visti di accesso. (3-02285)