ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02248

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 502 del 06/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 06/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02248
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Giovedì 6 maggio 2021, seduta n. 502

   ZUCCONI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   tra le principali mission industriali di Acciaierie d'Italia vi è la riconversione della produzione a forno elettrico di una parte dello stabilimento di Taranto;

   il Ministro della transizione ecologica ha evidenziato nel corso di un'intervista a proposito delle sorti dell'ex Ilva, che «non si può pensare di cambiare l'Ilva dall'oggi al domani», lasciando emergere una prospettiva lunga e nel contempo poco chiara circa il timing degli interventi attuativi volti alla riconversione industriale, alla decarbonizzazione nonché al risanamento ambientale dell'area annessa e alimentando i dubbi ed il rammarico di chi attende da anni una posizione risolutiva dello Stato, segnatamente all'indomani della proposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) a Bruxelles;

   nella originaria versione del Pnrr si prevedeva un investimento per lo sviluppo del Dri connesso al progetto di decarbonizzazione dell'ex Ilva a Taranto e alla transizione per la produzione di acciaio verde in Italia; pertanto, veniva tratteggiato un riferimento chiaro e diretto allo scenario tarantino, elemento che invece sembra mancare nell'attuale Piano;

   infatti, nell'attuale versione si fa riferimento soltanto ai 2 miliardi di euro per l'utilizzo dell'idrogeno in settori definiti hard to abate, senza che vengano forniti ulteriori elementi circa le progettualità specifiche per gli stabilimenti di Taranto: ad avviso dell'interrogante l'opacità del Pnrr stride con la posizione, seppur generica ed attendista, mostrata dal Governo in riferimento al futuro dell'Ilva ed in ultimo con le dichiarazioni del futuro presidente di Acciaierie d'Italia, Barnabé che ha ribadito come l'ex Ilva, sia «un asset importantissimo che va, assolutamente sanato, nell'interesse del Paese»;

   nel mese di febbraio 2021 è stato siglato un accordo quadro tra Danieli, Leonardo e Saipem attraverso cui è veicolato un progetto di riconversione sostenibile degli impianti primary energy intensive nel settore siderurgico: nel caso dell'ex Ilva, il progetto prevede la sostituzione degli altiforni con tre impianti di riduzione diretta, alimentati interamente e indipendentemente da gas metano oppure ad idrogeno a seconda della competitività industriale, e tre forni elettrici digitali direttamente alimentabili con energie rinnovabili che condurrebbero ad una minimizzazione delle emissioni attraverso l'utilizzo di idrogeno come combustibile, prospettiva pienamente in linea con le linee guida del Pnrr;

   il progetto di cui sopra si configurerebbe come un'eccellenza tecnologica italiana che, oltre a fornire una soluzione funzionale, potrebbe rappresentare una best practice di rilevanza globale con tutti i riverberi in termini economici che ne deriverebbero per il nostro Paese;

   appare evidente che il futuro del comparto siderurgico nazionale sia in termini economico-produttivi che occupazionali, sia sul versante delle garanzie sanitarie, passi attraverso un chiaro progetto di riconversione industriale e di decarbonizzazione degli impianti obsoleti attivi, che sebbene attualmente rappresenti una delle principali ambizioni del Pnrr, manca di una prospettiva chiara e delineata da parte del Governo;

   infatti, malgrado siano molteplici i progetti in campo per la riconversione dell'impianto di Taranto, al momento non risultano chiari gli orientamenti dei Ministri interrogati e del Governo, anche per quanto concerne il ventilato bando del prossimo autunno, generando un'impasse che alimenta la criticità dello scenario, in termini economico-produttivi, sindacali e sociali ed acuisce il senso di abbandono del territorio;

   l'individuazione di un progetto chiaro per il futuro degli impianti di Taranto può essere anche l'occasione per promuovere e valorizzare l'eccellenza tecnologica italiana, in ragione della sussistenza di progettualità totalmente nazionali, che consentano, dunque, di far collimare due potenzialità in un unico percorso: la decarbonizzazione industriale e la promozione della preminenza tecnologica nazionale –:

   quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati in merito ai progetti di decarbonizzazione dell'ex Ilva correlati alle risorse del Pnrr e se, in tale scenario, non si ritenga di puntare su progetti promossi dall'eccellenza dell'expertise italiana.
(3-02248)