ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 495 del 27/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 27/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02230
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Martedì 27 aprile 2021, seduta n. 495

   DONZELLI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la ’ndrangheta ha inquinato le terre della Toscana con i rifiuti tossici, smaltiti sotto le infrastrutture della regione, come rilevato già nell'interrogazione n. 3-02205 del 19 aprile 2021. È quanto emerge da articoli di stampa su una recente inchiesta della procura di Firenze sulle infiltrazioni in Toscana. Lo ha fatto ottenendo la sponda del Partito democratico. In Ledo Gori, capo staff di Enrico Rossi prima e di Giani poi, che secondo gli inquirenti garantiva le cosche. Ma anche grazie ad un emendamento in consiglio regionale fatto apposta per semplificare e accelerare le modalità di smaltimento. Presentato dal consigliere del Partito democratico vicino al segretario Enrico Letta, Andrea Pieroni, che per questo è accusato di corruzione, ma sottoscritto da altri tre esponenti del Pd: Antonio Mazzeo, Enrico Sostegni e Alessandra Nardini. Quest'ultima, in particolare, sempre, secondo quanto riportato da organi di stampa, compare nelle intercettazioni dell'inchiesta della direzione distrettuale antimafia fiorentina: in particolare, in una in cui gli investigatori sottolineano che lei scrive al direttore dell'associazione conciatori Aldo Gliozzi, indagato nell'inchiesta, per rassicurarlo del fatto che Ledo Gori è stato confermato come Capo di Gabinetto. L'emendamento in questione è stato approvato con una modalità ad avviso dell'interrogante poco trasparente che tira in ballo direttamente il Presidente della regione Toscana Eugenio Giani, che allora era proprio presidente del consiglio regionale. È il 26 maggio 2020 e Giani rientra in aula a presiedere poco prima della votazione sul provvedimento. Quell'emendamento non è passato dalle commissioni, ma è stato presentato all'ultimo momento direttamente in aula. Le opposizioni, come dimostra il video della seduta in questione, se ne sono accorte e Giani garantisce e dice che è tutto regolare. Proprio su quell'emendamento il Governo ha anche fatto ricorso davanti alla Corte costituzionale;

   a parere dell'interrogante non può non sorgere il dubbio che tale provvedimento potesse favorire le concerie nello smaltimento facile dei rifiuti tossici, come ipotizza l'inchiesta della procura di Firenze –:

   quali siano le precise ragioni per le quali il Governo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale in ordine alle disposizioni della legge della regione Toscana n. 32 del 2020, connesse al suddetto emendamento.
(3-02230)