ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02207

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 490 del 20/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: BARATTO RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02207
presentato da
BARATTO Raffaele
testo di
Martedì 20 aprile 2021, seduta n. 490

   BARATTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   una recente indagine della Fondazione Sussidiarietà su dati Banca d'Italia ha determinato come negli ultimi 10 anni in Italia siano «spariti» quasi 10.000 sportelli bancari: da 34.036 a inizio 2010 a 24.312 all'inizio del 2020, circa il 30 per cento in meno. Ogni 100.000 abitanti adulti ci sono ora 39 filiali, rispetto alle 56 di inizio decennio. La media europea si colloca a 22;

   nel cuore produttivo del paese, il Nord Est, il trend nazionale si conferma ed è più marcato. Nel rapporto di Bankitalia di fine marzo si ricorda che nel 2011 nella macro area erano presenti 239 banche, a fine 2020 ne contiamo 127, ovvero -112. Gli sportelli sono scesi di conseguenza: erano 9 mila 39, oggi sono 6 mila 109, -2.930. Il 33 per cento degli sportelli scomparsi nel decennio, sono spariti proprio a Nordest. Una vera e propria ritirata degli istituti bancari;

   il duro colpo subito dal sistema economico territoriale del Nord Est, conseguenza delle vicende giudiziarie che hanno colpito i due principali istituti bancari veneti, porta con sé, oggi, non solo le conseguenze esiziali sul risparmio di migliaia di famiglie, ma anche quelle, potenzialmente più dirompenti, della perdita dei posti di lavoro correlata alla chiusura di migliaia di sportelli bancari. Ma non solo;

   la contrazione della presenza fisica delle istituzioni creditizie si riverbera ovviamente sull'occupazione. Sempre nello stesso decennio nel Nordest sono spariti 9 mila 399 dipendenti; il conto sale a -47 mila 121 a livello nazionale;

   la riduzione del numero degli istituti bancari è certamente coerente ad un indirizzo del mercato, nazionale ed europeo che spinge per players più grandi e (forse) solidi ed ad una sempre più profonda digitalizzazione dei processi. Tuttavia, riduce enormemente la concorrenza nel mercato creditizio, uniformandone le condizioni e creando serie barriere all'accesso al credito, anche in regioni dinamiche come il Veneto ed in un momento nel quale imprese e autonomi cercano disperatamente «l'ossigeno» per ripartire;

   il sistema bancario nazionale, negli anni recenti ha, anche grazie alle sue dimensioni meno «rilevanti» e alla sua frammentazione, rispetto ad altri Paesi europei, mostrato maggiore resilienza alle crisi sistemiche –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, per governare il fenomeno descritto in premessa, limitandone gli impatti negativi sul sistema economico e produttivo.
(3-02207)