Legislatura: 18Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021 GIANNONE VERONICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021 SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 03/03/2021 Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 03/03/2021 Resoconto GIORGETTI GIANCARLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 03/03/2021 Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 03/03/2021
SVOLTO IL 03/03/2021
CONCLUSO IL 03/03/2021
LABRIOLA, D'ATTIS, GIANNONE e ELVIRA SAVINO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
l'ex Ilva di Taranto è lo stabilimento siderurgico più grande d'Europa e questo impianto ha contribuito a fare di Taranto un'area ad alta criticità ambientale;
nel 1990, l'area di Taranto è stata dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale e dal 1998 è ricompresa tra i siti di interesse nazionale;
la Commissione europea ha più volte invitato l'Italia a risolvere il grave inquinamento che interessa il sito dell'Ilva e del territorio limitrofo allo stabilimento;
in questi anni le complesse vicende legate allo stabilimento Ilva sono state affrontate quasi esclusivamente con provvedimenti legislativi d'urgenza, che hanno sostanzialmente fallito gli obiettivi prioritari di salvaguardare produzione, salute e ambiente;
accanto ad una crisi sanitaria e ambientale si è di fronte anche a una profonda crisi produttiva e occupazionale. I dipendenti dell'Ilva sono circa 14 mila, a cui si aggiungono migliaia di persone che lavorano nell'indotto. Le imprese dell'indotto locale vantano attualmente crediti tra i 25 e i 28 milioni di euro da ArcelorMittal e 150 milioni di euro dallo Stato;
il 6 settembre 2018 è stato siglato al Ministero dello sviluppo economico l'accordo sull'Ilva da sindacati, ArcelorMittal e commissari. ArcelorMittal ha quindi firmato un contratto d'affitto, che diventerà acquisto quando l'azienda avrà raggiunto, entro il 23 agosto 2023, i previsti obiettivi del piano ambientale;
il 1° novembre 2018 ArcelorMittal ha assunto il controllo direzionale di Ilva;
il 10 dicembre 2020 è stata firmata l'intesa tra ArcelorMittal e Invitalia per una nuova fase di sviluppo ecosostenibile dell'Ilva di Taranto. Al termine dell'operazione, Invitalia sarà l'azionista di maggioranza con il 60 per cento del capitale della società, avendo ArcelorMittal il 40 per cento;
intanto la produzione dello stabilimento è ai livelli più bassi di sempre, buona parte degli impianti rimangono fermi e metà del personale rimane in cassa integrazione;
il 13 febbraio 2021 è stata pubblicata la sentenza del tribunale amministrativo regionale di Lecce che ha stabilito che ArcelorMittal debba procedere allo spegnimento degli impianti dell'area a caldo entro 60 giorni, respingendo il ricorso di ArcelorMittal Italia contro l'ordinanza del sindaco di Taranto del 27 febbraio 2020, che riguardava il rischio sanitario derivante dalla produzione dello stabilimento –:
quali iniziative e quale strategia si intendano adottare per rispondere ai gravi problemi che interessano l'ex Ilva e salvaguardare la produzione, l'occupazione dello stabilimento e dell'indotto, nonché certamente la tutela della salute pubblica e dell'ambiente.
(3-02080)
(Presentata il 2 marzo 2021)