ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02022

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 452 del 15/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 17/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02022
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo presentato
Venerdì 15 gennaio 2021
modificato
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo comparso il 9 gennaio 2021 su «Il Fatto Quotidiano», il giornalista rende noto il contenuto di alcune intercettazioni telefoniche e ambientali che gettano numerose ombre sulla maxi-commessa di mascherine importate dalla Cina da parte del Commissario Arcuri;

   secondo la ricostruzione fornita dal giornale, dopo l'affare da 1 miliardo e 251 milioni di euro e l'arrivo in Italia di 801 milioni di mascherine dalla Cina, il trader ecuadoriano Jorge Solis a ottobre aveva fiutato il business dei tamponi rapidi antigenici;

   il 26 ottobre 2020, Solis al telefono prospetta la possibilità di un altro affare con il Governo: «lo ho avuto fortuna con lo Stato italiano a breve dovranno arrivare 60 milioni di test rapidi in tutta Italia»;

   «lo c'ho il numero di Arcuri. La gara la vinciamo noi, qualità prezzo mi hai capito. Possiamo fare 60 milioni in quattro giorni», avrebbe detto Solis che voleva tenere fuori i «soci» con cui aveva concluso la prima maxi-consegna di marzo, ovvero il titolare della Sunsky srl, Andrea Tommasi, il banchiere sanmarinese Daniele Guidi e il mediatore Mario Benotti, tutti indagati dalla Procura di Roma per traffico di influenze;

   la consegna aveva fruttato 59 milioni di euro alla Sunsky e 12 milioni di euro alla Microproduct Srl di Benotti. La Sunsky ha poi pagato 3,8 milioni di euro alla società di Solis. Per i magistrati, le forniture sarebbero state «intermediate illecitamente da Benotti, che ha concretamente sfruttato la personale conoscenza» del commissario governativo Domenico Arcuri, «facendosene retribuire, in modo occulto e non giustificato da esercizio di attività di mediazione professionale/istituzionale»;

   dalle conversazioni emergerebbe anche il tentativo di Tommasi, il 20 novembre 2020, di «mettere a posto i contratti». La Sunsky aveva infatti pagato 53 mila euro a persona che risulta attualmente indagata, accanto ad altri pagamenti per somme più consistenti, che risulterebbero effettuati da Benotti sempre nei confronti di persona indagata;

   nella vicenda resta centrale Benotti, peraltro già titolare di incarichi fiduciari attribuiti da Ministri di rilievo e sottosegretari di Governi di centro-sinistra;

   il 20 ottobre 2020 parla con Mauro Bonaretti, componente della struttura commissariale. È «deluso» dal comportamento del suo «vecchio amico Domenico». «Dì al commissario che vorrei venerarlo sempre che abbia il piacere ancora di ricevere un vecchio amico», si legge nell'articolo;

   «Io quello che ho fatto per dargli una mano – dice Benotti – e le persone che ho mosso di fatto sono j state le uniche che gli hanno portato a casa in anticipo di 6 mesi le cose di cui aveva bisogno». Poi aggiunge: «Mi spiace perché avevo organizzato due o tre cose per lui importanti ma magari riesce ad andare lui alla Finmeccanica»;

   agli atti sono stati acquisite anche le fatture degli acquisti effettuati dagli indagati una volta incassate le provvigioni. Beni di lusso, «beni rifugio» per i finanzieri; «normali sfizi di chi ha portato a termine l'affare della vita», replicano i legali. Tommasi, ad esempio, ha versato 900 mila euro per saldare la barca che aveva acquistato in leasing e ha versato l'acconto per l'acquisto di una Lamborghini Urus. Benotti ha saldato alcune cartelle pregresse con il fisco per circa 500 mila euro. Solis ha acquistato un Rolex. Guidi ha speso migliaia di euro in beni di lusso –:

   se il Governo intenda avviare iniziative, per quanto di competenza, volte a verificare la regolarità dell'aggiudicazione e dell'esecuzione dei contratti pubblici indicati in premessa;

   se non intenda valutare, per quanto di competenza, possibili conseguenze da quanto emerso dalle richiamate fonti di stampa ed evidenziato in premessa.
(3-02022)