ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 450 del 13/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02013
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Mercoledì 13 gennaio 2021, seduta n. 450

   DEIDDA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   con gli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 sono state introdotte espresse misure restrittive per le regioni collocate – secondo le indicazioni di cui alle emanande ordinanze del Ministro della salute – rispettivamente, in uno «scenario di tipo 3» con un livello di rischio «alto», e in uno «scenario di tipo 4», parimenti con un livello di rischio «alto»;

   le suddette misure, com'è noto, hanno avuto significativa incidenza su diverse categorie produttive e, in particolare sulle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), che, infatti: a) per lo scenario di tipo 4, sono state limitate alla sola consegna a domicilio; b) per lo scenario di tipo 3, anche all'asporto; c) infine, comunque, per le meno restrittivi zone gialle, con l'imposizione dell'orario di chiusura al pubblico alle ore 18.00;

   con decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, le misure di cui al citato articolo 3, vale a dire quelle connesse ad uno scenario di tipo 4, sono state applicate sull'intero territorio nazionale, per tutto il periodo compreso tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, fatta eccezione per le giornate del 28, 29 e 30 dicembre, nonché del 4 gennaio, durante le quali si è imposta l'applicazione delle misure di cui all'articolo 2 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;

   l'articolo 2 del citato decreto-legge n. 172 del 2020, al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte col medesimo decreto-legge, ha previsto l'erogazione di un contributo a fondo perduto, con riferimento ai soggetti che alla data di entrata in vigore del medesimo decreto fossero titolari di attività riferibili ai codici Ateco riportati nella tabella allegata;

   le durature e stringenti limitazioni imposte al settore delle attività di ristorazione, incidono, in modo grave anche sulle attività connesse direttamente e indirettamente con lo stesso settore, come, ad esempio, quella dei microbirrifici artigianali, i quali, infatti, vedono il proprio principale mercato di sbocco nei pub e ristoranti e, solo in termini minimali, nella grande distribuzione;

   pur essendo pacifico ed evidente che le restrizioni imposte alle attività di ristorazione si riflettano inevitabilmente anche sui citati microbirrifici, il Governo non li ha inclusi tra le attività meritevoli di accedere ai contributi di cui al citato articolo 2 del medesimo decreto –:

   se siano a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative normative intendano assumere al fine di prevedere idonei benefici anche in favore degli operatori economici la cui attività risulta indiscutibilmente connessa con quella dei servizi di ristorazione e, in particolare, in favore dei microbirrifici.
(3-02013)