ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01978

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 446 del 27/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01978
presentato da
MONTARULI Augusta
testo di
Domenica 27 dicembre 2020, seduta n. 446

   MONTARULI. — Al Ministro della salute, al Ministro per le politiche giovanili e lo sport. — Per sapere – premesso che:

   va preso atto dei provvedimenti limitativi delle libertà individuali, di incontro, di movimenti, di partecipazione ai momenti aggregativi, al fine di contrastare la pandemia da Covid-19, altresì comprensivi delle restrizioni alle attività sportive e alla frequentazione ordinaria delle scuole;

   vanno considerate le ripercussioni di tali provvedimenti sulle fasce più giovani della popolazione;

   secondo uno studio pubblicato da Il Sole 24 ore emerge che nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni si riscontra la quota più alta – il 32 per cento – di chi dichiara di «soffrire spesso» di solitudine. Un livello che scende al 21 per cento tra chi ha invece più di 55 anni;

   la situazione sarebbe ancor più preoccupante tra i minorenni;

   secondo il rapporto 2020 «La salute mentale dei bambini e dei giovani in Inghilterra» a cura dell'Università di Cambridge la percentuale di ragazzi inglesi tra i 5 e 16 anni con disturbo mentale in concomitanza della pandemia e nel 2020 sarebbe aumentata del +5,3 per cento nei maschi e del +4,9 per cento nelle femmine rispetto all'anno 2017; secondo il medesimo studio, nel 2020, in Inghilterra, in riferimento alla fascia d'età 17-22 il 27,2 per cento delle giovani donne e il 13,3 per cento dei giovani uomini è stato identificato come affetto da un probabile disturbo mentale;

   in Italia sono stati condotti due studi del gruppo «ReMind the Body» coordinati dal professor Lorys Castelli del dipartimento di psicologia dell'Università degli studi di Torino che hanno evidenziato un aumento del sintomi di ansia e depressione clinicamente rilevanti;

   da uno studio dell'Istituto pediatrico Gaslini di Genova, su un campione di 6800 soggetti in tutta Italia, nel 65 per cento dei casi di bambini al di sotto degli anni 6 e nel 75 per cento dei casi dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni si sono registrate problematiche comportamentali e sintomi di regressione con frequenti disturbi d'ansia e del sonno;

   in un'intervista al Messaggero Umbria della dottoressa Laura Dalla Ragione, direttore del Centro disturbi del comportamento alimentare di Todi, risulta che, nel centro, si sia registrato un aumento del 30 per cento dei disturbi alimentari con conseguente incremento della mortalità –:

   quale risulti essere tra i minori e nei giovani adulti, il numero di casi riscontrati di patologie psichiche o legate ai disturbi alimentari divisi per tipologia di malattia, età, sesso e regione di appartenenza;

   in assenza di tali dati, se non intenda avviare un'indagine coordinata al fine di avere un quadro reale e complessivo della situazione denunciata in premessa;

   quali iniziative si siano adottate nel 2020 per contrastare le suddette patologie e supportare i più giovani riguardo alle conseguenze drammatiche delle restrizioni sul piano finisco e mentale e quali si intendano adottare in futuro.
(3-01978)