ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01971

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 09/12/2020
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/12/2020
Stato iter:
06/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/07/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 06/07/2021
Resoconto ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/07/2021

SVOLTO IL 06/07/2021

CONCLUSO IL 06/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01971
presentato da
ASCARI Stefania
testo presentato
Giovedì 17 dicembre 2020
modificato
Martedì 6 luglio 2021, seduta n. 535

   ASCARI, DEL SESTO e SPADONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi 10 anni, si sono susseguite numerose piene dei fiumi Secchia e Panaro che hanno provocato gravi danni sul territorio modenese e numerosi disagi alla popolazione locale;
   tra gli eventi più tragici si ricordano le piene del gennaio 2014, in cui si verificò anche una vittima, del dicembre 2017, quando l'esondazione del fiume provocò l'allagamento delle zone circostanti e danni agli agricoltori e imprenditori locali, e, infine, la piena di questi giorni, che ha devastato intere aree della campagna modenese e alcune città della provincia;
   erano 20 anni che non si registrava una piena del genere del fiume Secchia e ben 50 anni del vicino fiume Panaro: in 24 ore sono caduti circa 370 millimetri di pioggia;
   alcuni ponti posti su questi fiumi sono a serio rischio di possibili cedimenti, un pilone del ponte di Samone è crollato, un argine del fiume Panaro a Castelfranco ha ceduto, 2.700 famiglie sono rimaste senza luce, un numero indefinito di abitazioni è stato allagato e le famiglie sono state costrette a lasciare le proprie case oppure, dove possibile, a trasferirsi ai piani alti;
   ancora non è possibile contare i danni fatti alle attività produttive, molte delle quali sono andate completamente distrutte. Nonostante i puntuali e recenti eventi di piena, l'Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po e l'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) hanno classificato tali piene, che si verificano con drammatica periodicità, come di minore entità;
   secondo quanto denunciato da alcuni comitati locali di salute pubblica, i finanziamenti per garantire la completa messa sicurezza in caso di piene medie o maggiori del Secchia non sarebbero sufficienti;
   la capacità dell'attuale cassa di espansione del Secchia, realizzata negli anni ’70, risulta insufficiente anche per le piene medie e in caso di piene grandi si rischia il cedimento degli argini in terra;
   il territorio modenese è da sempre caratterizzato da numerose attività industriali, agricole e culturali che rischiano di essere fortemente penalizzate dalle continue esondazioni del fiume;
   la viabilità stessa è stata fortemente compromessa a causa della chiusura di diversi ponti sui due fiumi, nonché dalla chiusura di altri tratti viari, che rendono particolarmente difficili le comunicazioni sul territorio, anche in relazione alle attività di emergenza e salvataggio –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Governo affinché si faccia chiarezza sullo stato ambientale, idraulico e funzionale dei fiumi Secchia e Panaro, al fine di verificare quali siano i lavori di manutenzione e messa in sicurezza effettivamente necessari e l'entità dei finanziamenti da investire, anche contro le eventuali piene medie e grandi (definite TR50 e TR200), evitando ulteriori danni alla popolazione, alle realtà economiche e produttive della zona e al patrimonio culturale e ambientale del territorio.
(3-01971)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

sanita' pubblica

inondazione