ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 437 del 02/12/2020
Trasformazioni
Trasformato il 29/04/2021 in 5/05893
Firmatari
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 30/11/2020
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 02/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 01/12/2020
Stato iter:
29/04/2021
Fasi iter:

TRASFORMA IL 29/04/2021

TRASFORMATO IL 29/04/2021

CONCLUSO IL 29/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01959
presentato da
MOLLICONE Federico
testo di
Mercoledì 2 dicembre 2020, seduta n. 437

   MOLLICONE, ALBANO e FRASSINETTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   il 30 novembre 2020 Il Tempo ha pubblicato in esclusiva i rilievi dei documenti prodotti dal collegio dei revisori dei conti del Teatro di Roma;

   si legge nell'articolo che, al Teatro di Roma, «ogni anno si sperperano centinaia di migliaia di euro tra appalti e consulenze – addirittura 260 mila alla voce grafica eventi manutenzione – persino nel 2020 del Covid. Per fare cosa nessuno lo sa»;

   «i revisori dei Conti hanno messo nero su bianco tutte le irregolarità a cui il presidente del teatro Emanuele Bentacqua (...) ha risposto in una maniera incredibile», si legge ancora nell'articolo;

   «a quanto risulta a Il Tempo solo a febbraio (2020) il presidente Bevilacqua si degnò di avvisare il collegio dei revisori dei Conti, allora presieduto dal dottor Giuseppe Signoriello, che ben tre mesi prima, il 10 dicembre 2019, erano arrivati i carabinieri. L'Arma aveva fatto accesso al Teatro Argentina e al Teatro India. I sei militari erano a caccia di documentazione. In pratica, avevano i verificato che in una sola giornata erano stati assegnati lavori di manutenzione ad una sola ditta per novantamila euro, ma suddivisi in diversi appalti “senza adempiere alle procedure obbligatorie di gara e trasparenza”»: così Signoriello nella sua prima denuncia sul tema. Nella nota, il presidente dei revisori chiedeva le dimissioni di chi aveva firmato i singoli appalti e di «tutte le persone coinvolte»; la costituzione di un nucleo di valutazione per verificare l'accaduto; l'immediata nomina dell'organismo di vigilanza scaduto da otto mesi. Dieci giorni dopo – il 19 febbraio 2020 – Signoriello tornava alla carica con ancora più dettagli. Svelava l'esistenza di un procedimento penale in procura (numero 501116/201), l'entità dei lavori parcellizzati, l'affidamento alla ditta Edil Svim Co srl, il «dettaglio» della firma dell'affidamento da parte del solo direttore senza alcun appalto. L'11 febbraio 2020 il direttore Barberio Corsetti si era dimesso – diventando poi consulente... – e quindi bisognava nominarne uno nuovo per evitare una gestione affidata impropriamente al Cda continua il pezzo;

   «Con il nuovo collegio dei revisori – subentrato al precedente a giugno 2020 – la musica non cambia. Fino alla clamorosa relazione del 23 novembre scorso: il presidente dell'ente ha continuato ad agire come direttore “procedendo a stipulare molteplici contratti di consulenza estera e ad affidare alcuni contratti di servizio”»;

   «I revisori lamentano il rischio di “danno erariale” per “gli incarichi esterni a professionisti”. In taluni casi si è “duplicata la medesima consulenza, con il latente rischio che sia riconosciuta la natura subordinata della prestazione”. E comunque ogni scelta dei contraenti del Teatro di Roma “è stata effettuata in assenza parziale o totale delle procedure previste dal codice degli appalti”». Addirittura si è affidato il controllo di gestione ad una società esterna, col parere contrario dei revisori, per una spesa di oltre 27 mila euro, «in piena pandemia e con l'attività dei teatri sospesa», conclude l'editoriale –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Ministro interrogato al fine di ripristinare la legalità e la trasparenza dell'ente, da sempre istituto culturale di altissimo valore, e se per questo non ritenga necessaria valutare la sussistenza dei presupposti per il commissariamento dell'ente Teatro di Roma.
(3-01959)