ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 434 del 27/11/2020
Trasformazioni
Trasformato il 04/01/2021 in 4/07919
Firmatari
Primo firmatario: NAPPI SILVANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 23/11/2020
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 23/11/2020
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/11/2020
Stato iter:
04/01/2021
Fasi iter:

TRASFORMA IL 04/01/2021

TRASFORMATO IL 04/01/2021

CONCLUSO IL 04/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01945
presentato da
NAPPI Silvana
testo di
Venerdì 27 novembre 2020, seduta n. 434

   NAPPI, DEL SESTO, IORIO e VILLANI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 19 novembre 2020 il giornale «Il Mattino» di Napoli pubblicava un articolo avente ad oggetto la procedura di modalità di restituzione del corpo della persona defunta con Covid ai propri cari;

   tale articolo riportava la drammatica storia di un nostro concittadino, uno dei tanti, che si è visto strappare dal proprio affetto un caro, un familiare, che non ha più potuto vedere, né riconoscere a causa di una procedura che si va in questa sede sommariamente a descrivere:

    le salme dei pazienti risultati positivi vengono sanificate attraverso una consistente dose di Amuchina, la testa viene coperta da una sorta di cappuccio in modo da evitare possibili dispersioni di residui d'aria dalla bocca;

    il defunto viene a questo punto infilato in due sacchi, di quelli usati per il recupero dei cadaveri raccolti negli incidenti stradali;

    la salma così insaccata è pronta per essere portata al cimitero dagli operatori delle onoranze funebri o alla cremazione;

   lo strazio aggiuntivo per i familiari è non poter dare l'ultimo saluto a chi se ne va dopo essere rimasto solo in ospedale;

   un'interruzione di rapporti che rende ancora più lacerante il lutto ed oltretutto un procedimento che non permette il riconoscimento del proprio defunto;

   «Procedura standard a causa del rischio biologico», queste sono le parole che i familiari delle vittime Covid devono ascoltare e queste sono state le parole pronunciate da un ospedale di Napoli che il 18 novembre 2020 rispondeva alla preghiera di un figlio che voleva solo salutare la sua mamma anche da lontano, per l'ultima volta;

   si tratta di una condizione atroce e disumana, un dolore che non può trovare pace perché solo attraverso il commiato si può dire addio alla persona che si ha perso ed elaborare il lutto –:

   se il Ministro interrogato sia consapevole del dramma che vivono tutte le famiglie che affrontano questo immenso dolore, nel silenzio di queste morti che fanno tanto rumore in televisione ma che lasciano nello sconforto, nella sofferenza, oltre che nella solitudine, coloro che restano e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per dare la possibilità in qualunque modo possibile alle famiglie di dire addio ai propri defunti.
(3-01945)